Comunica Giovanni Carapella, Presidente della Commissione Lavori Pubblici della Regione Lazio, che “Da questa mattina gli abitanti di via Veientana Vetere, nella parte bassa del quartiere Labaro, protestano contro una decisione alquanto singolare del Consiglio di Stato. Singolare perché ha accolto la richiesta di un singolo ricorrente, grosso imprenditore edile, che, per consentire al traffico pesante di entrare più facilmente nei propri impianti e capannoni abusivi, ha ottenuto, in sfregio agli interessi della collettività e dei residenti, una sentenza che ordina al Comune di Roma di ripristinare su via Veientana Vetere il doppio senso di marcia, benché la strada stessa sia larga poco più di 4 metri e mezzo, sia totalmente priva di marciapiedi e parapedonali e destinata alla mobilità di quartiere, compresa quella pedonale, e non certo al traffico pesante”.
“Le sentenze vanno rispettate – aggiunge Carapella – ma qui ci troviamo di fronte ad un altro caso di giustizia ad personam che rischia di creare nel popolare quartiere di Labaro un clima di tensione e una situazione di emergenza assolutamente evitabile. Chiediamo pertanto al Prefetto di Roma un intervento che, tenendo conto del parere dato dalla magistratura amministrativa, consenta di concordare tra Comune e residenti una soluzione per la viabilità che sia rispettosa della sicurezza stradale, della quiete del quartiere e della mobilità e fluidità veicolare per tutti, per il singolo beneficiario della sentenza, nonché per tutti gli altri abitanti”.
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