Home ATTUALITÀ A Roma le Olimpiadi 2020, previsto l’ok anche della Provincia

A Roma le Olimpiadi 2020, previsto l’ok anche della Provincia

Galvanica Bruni

Costituito un tavolo tecnico Comune-Provincia-Regione   –  In relazione all’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio Comunale della mozione con la quale si propone Roma come sede delle Olimpiadi 2020 (leggi qui), Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma, ieri ha annunciato che “La prossima settimana anche il Consiglio provinciale sarà chiamato ad esprimersi su una mozione a sostegno della candidatura e sono certo che maggioranza e opposizione saranno unite nella difesa degli interessi di Roma”.

“L’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio comunale della mozione a sostegno della candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2020 – ha aggiunto Zingaretti – è un segnale molto importante, che conferma la piena coesione politica di fronte ad un evento prestigioso per la Capitale e significativo per lo sviluppo economico di tutto il territorio. Le esperienze del passato ci insegnano che solo attraverso una totale unione di intenti è possibile centrare un traguardo così ambizioso, che la nostra città merita e che ha tutte le carte in regola per raggiungere”.

Continua a leggere sotto l‘annuncio

E tanto per far vedere che tutti fanno sul serio Comune di Roma, Regione Lazio e Provincia di Roma a partire da oggi saranno parte attiva del tavolo tecnico, che valutera’ lo studio di avanzamento del progetto per Roma 2020. E’ questo l’esito del vertice che questa mattina si e’ tenuto in Campidoglio. ”Il sostegno gia’ espresso dal Consiglio regionale del Lazio e che sara’ espresso la prossima settimana dalla Provincia di Roma – ha dichiarato il sindaco Gianni Alemanno – e’ un passaggio importante che testimonia l’unita’ del territorio sulla candidatura olimpica. Questa e’ una sfida che si vince solo se non ci si divide. Nella costruzione del dossier noi useremo ogni accorgimento pur di giungere a un progetto condiviso, che valorizzi il ruolo della Capitale d’Italia nella corsa alle Olimpiadi del 2020”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

1 commento

  1. COLATA DI CEMENTO PER IL VILLAGGIO OLIMPICO A TOR DI QUINTO: Il progetto del Comune per le Olimpiadi prevede la costruzione del Nuovo Villaggio Olimpico in un´area piena di vincoli architettonici, ambientali e paesaggistici. Il Nuovo Villaggio Olimpico dovrà ospitare atleti e team, i media, i parcheggi, l’area degli allenamenti nonché una serie di edifici immobiliari per abitazioni. Il Villaggio sarebbe realizzato tra il Foro Italico e Corso Francia, ovvero al posto dell´Ippodromo di Tor di Quinto (un´area demaniale di proprietà militare), antico Galoppatoio reale (quindi di interesse storico ed architettonico) che sorge in un´area vincolata (vincolo archeologico per la Flaminia Vecchia; vincolo paesaggistico, in quanto situata nella valle del Tevere Nord; vincolo ambientale per la confluenza dell´Aniene nel Tevere). Saranno costruiti oltre oltre 180 mila metri quadrati da dedicare ai servizi per Roma 2020 sopra una area golenica e alluvionale.
    Gli alloggi saranno oltre cinquemila, pari a circa 1500 unità abitative. Il centro media e stampa, coprià una superficie di 100 mila metri quadrati. Attorno al villaggio olimpico sembra che sorgeranno le nuove proprietà del costruttore Bonifaci, che sta già realizzando altri immobili (si veda ad esempio il centro papillo sulla via flaminia, un obbrobrio urbanistico).
    I Mondiali di calcio del ’90 ci hanno lasciato, tra l’altro, oltre uno stadio olimpico deturpato anche una linea ferrovaria (vedi stazione vigna clara!) mai entrata in funzione perché realizzata con scartamento non adeguato. I Mondiali di nuovo del 2009 ci hanno lasciato una serie di impianti privati costruiti in deroga a tutti i vincoli e al piano regolatore. Le Olimpiadi 2020 lascerebbero, al XX Municipio, una città di cemento con impatti devastanti sulla mobilità e sull’inquinamento. Però abbiamo un primato: la centralina di Corso Francia è la prima a Roma per numero di superamenti delle polveri sottili: raggiunge infatti quota 67 nel 2009, contro la soglia di 35 fissata dalla normativa europea. Quindi: incremento di tumori, asma, influenza e danni vari alla salute degli abitanti. Forse conviene cambiare quartiere, o addirittura città o forse espatriare.

LASCIA UN COMMENTO

inserisci il tuo commento
inserisci il tuo nome