Si è da poco conclusa la grande manifestazione “giustizia per Alessio e Flaminia” durante la quale la piazza di Ponte Milvio gremita di amici, cittadini e passanti si è stretta intorno ai genitori di Flaminia Giordani e Alessio Giuliani che il 22 maggio 2008 persero la vita mentre erano in scooter, travolti dalla Mercedes guidata da Stefano Lucidi.
Veramente in tanti hanno raccolto l’invito, la chiesa Gran Madre di Dio, dove è stata officiata una Messa in ricordo, era gremita, così come lo era la piazza all’uscita. Un incontro poco strutturato, semplice ma sentito.
“Questa e’ una manifestazione organizzata spontaneamente da un gruppo di ragazzi universitari che ha fondato il comitato ‘Giustizia per Alessio e Flaminia’ – ha dichiarato la mamma di Alessio – Noi siamo qui insieme all’Associazione Familiari e Vittime della strada e con il patrocinio del sindaco Alemanno per ricordare i nostri ‘cuccioli’ e per cambiare, perché vedere che la pena e’ stata dimezzata e’ devastante. Noi vogliamo giustizia. Oggi siamo qui per seminare, poi saranno le autorita’ a dover intervenire e i giudici a fare il proprio mestiere”
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Ma il sindaco Alemanno non si era limitato a dare un formale patrocinio, è stato invece presente per tutta la durata della funzione religiosa e poi, a piedi, si è diretto verso il palco eretto a pochi metri dalla Torretta Valadier di Ponte Milvio dal quale ha detto “non sono voluto mancare a questo appuntamento, perche’ sono convinto che questa forma di omicidio debba essere punita nel modo piu’ fermo possibile. Non e’ piu’ accettabile che si parli di omicidi colposi, quando persone interdette, senza patente, sotto effetto di stupefacenti e ubriachi, si mettono al volante. Questo omicidio deve essere giudicato volontario e la pena deve essere esemplare. Io aderisco a questa idea di giustizia per queste vittime veramente innocenti” ha concluso fra gli applausi.
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Vibranti poi le parole di Teresa Chiorani, madre di Flaminia Giordani “Bisogna che lo Stato ci dia una speranza per un futuro migliore. Vogliamo un cambiamento nella professionalita’ dei giudici. Non bisogna cambiare la formalita’ della legge ma la sostanza: i giudici devono decidere cio’ che e’ giusto. Quando Stefano Lucidi si e’ messo al volante, sapeva che guidando a 96 chilometri orari poteva far morire qualcuno, per questo il suo non deve essere giudicato un omicidio colposo ma volontario”
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A dare la loro solidarietà, oltre al sindaco, Fabrizio Panecaldo, Consigliere Comunale di Roma, il senatore Stefano De Lillo, Marco Perina, assessore alla cultura del XX Municipio, Fabio De Lillo, assessore capitolino all’Ambiente ed Enrico Montesano, in qualità di papà di un amico di Flaminia Giordani.
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Il movimento d’opinione, culminato questa sera nella manifestazione il cui slogan era “giustizia per Alessio e Flaminia“, ha preso l’avvio a valle della sentenza di secondo grado nei confronti di Stefano Lucidi che, contrariamente a quanto deciso dal tribunale di primo grado, gli ha ridotto la pena infittagli da 10 a 5 anni derubricando il reato da omicidio volontario a colposo. Stefano Lucidi, il 22 maggio 2008, travolse i due ragazzi, che erano insieme sullo scooter, dopo esser passato col rosso a velocità molto sostenuta. Guidava senza patente, gli era stata ritirata per una precedente grave infrazione. (red.)
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