Proroga dell’ordinanza antivetro fino al 20 Settembre nelle zona della movida romana, Ponte Milvio compreso, niente alcol fuori dai locali, via la licenza ai gestori che non garantiscono la quiete pubblica. Queste in estrema sintesi le misure, ora in vigore, prese per fronteggiare una situazione di evidente emergenza nella gestione della movida romana.
Il tutto si riassume in tre ordinanze e due protocolli. Spiega infatti il sito del Comune di Roma che la prima ordinanza, prefettizia, proroga fino al 20 settembre l’ordinanza anti-vetro già in vigore: vietata la vendita per asporto di qualsiasi bevanda in vetro o lattina a Ponte Milvio, Campo de’ Fiori, Trastevere, Testaccio, Monti, San Lorenzo, piazza Bologna, Pigneto, Torpignattara, Ostiense, Ostia.
Novità invece dalle due ordinanze del sindaco. La prima impone limiti rigorosi all’alcol nelle zone calde della movida: vietati sia il consumo che l’asporto fuori dai locali; vietata la somministrazione dentro i locali dalle 21 fino a chiusura; vietato dalle 21 alle 6 del mattino il consumo su strada e su luoghi aperti al pubblico transito. L’ordinanza, in vigore fino al 20 settembre, si applica al centro storico e alle zone di Ponte Milvio, Monti, Trastevere, Testaccio, San Lorenzo, Stazione Tiburtina e piazza Bologna, Pigneto e Torpignattara, Ostiense, Ostia. Per chi contravviene la multa è di 50 euro.
L’altra ordinanza comunale, in vigore fino al 7 gennaio 2010, riguarda i soli esercenti e prevede sanzioni progressive in base alla gravità dell’infrazione: sospensione della licenza da 3 a 60 giorni, revoca in caso di recidiva. Gli abusi sanzionabili: disturbo della quiete, comportamenti che possono causare incuria e degrado, intralcio alla viabilità, occupazione abusiva del suolo pubblico.
Il sindaco Gianni Alemanno, a seguito dei controlli effettuati nella serata di lunedì 10 agosto da ottanta uomini della Polizia Municipale (233 i controlli effettuati e due le sanzioni elevate), è intervenuto sulla questione dichiarando che “Il bassissimo numero di multati dimostra che queste ordinanze hanno un effetto più di prevenzione che di repressione, cosa che è la nostra reale intenzione.” Ha proseguito sottolineando che “Le ordinanze che abbiamo firmato nei giorni scorsi saranno applicate con estrema prudenza senza alcun intento punitivo nei confronti degli esercenti onesti e corretti. La nostra intenzione è quella di colpire esclusivamente la ristrettissima minoranza di coloro che si sono improvvisati gestori di pubblici esercizi e che senza nessuna professionalità consentono di trasformare i loro locali in punti di aggregazione di balordi di ogni tipo. I veri professionisti del commercio e dei pubblici esercizi non hanno nulla da temere dalle nostre ordinanze che anzi contribuiranno a liberarli dalla concorrenza sleale di chi non rispetta regole già ampiamente codificate nelle leggi dello Stato.”
Sull’argomento il Sindaco ha così concluso: “Come ho garantito al presidente di Confcommercio Roma e Lazio, Cesare Pambianchi, e agli altri rappresentanti di categoria, a settembre siamo disponibili a rivedere le Ordinanze al tavolo di concertazione con le categorie con le quali speriamo di firmare il protocollo per l’autoregolamentazione delle attività di pubblici esercizi nelle ore e nelle zone della movida romana”. (fonte Comune.Roma.it)
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