Lo scorso 1 agosto, come avevamo preannunciato, ha aperto i battenti la 22° edizione del Cineporto, la più longeva iniziativa dell’Estate Romana. Ci siamo recati a Via Antonino di San Giuliano (100 m da Piazzale Ponte Milvio in direzione Stadio Olimpico), da sempre sede di tale manifestazione per cinefili più o meno incalliti, per intervistare gli organizzatori; e così, sorseggiando una buona birra (gentilmente offertaci), assaporando un delizioso aroma di kebab che aleggiava nell’aria, con davanti agli occhi le bellissime foto delle due mostre fotografiche ospitate nell’area dedicata alla ristorazione e al cabaret, mentre nell’arena adiacente scorrevano le immagini dell’ultimo film di Ficarra e Picone “La Matassa”, abbiamo scambiato due piacevolissime chiacchiere con Stefano Del Grande, ideatore e fondatore con Tony Vagnarelli del Cineporto, e con Alberto Castagna, curatore della programmazione insieme ai due fondatori, responsabile dell’ufficio stampa nonché critico cinematografico del settimanale Romac’è.
VignaClaraBlog: 22 anni fa ci fu la prima edizione del Cineporto, come arrivaste a scegliere questa zona per la vostra manifestazione?
Stefano Del Grande: nel 1988, anno della prima edizione, l’Estate Romana impazzava, ma solo nel centro della città, mentre nei quartieri appena più periferici non accadeva nulla; la nostra intenzione fu quella di portare l’Estate Romana fuori dal centro perché ne potesse fruire comodamente tutta la cittadinanza. Girando per la città trovammo poi quest’angolo che era perfetto per quello che volevamo fare: sufficientemente lontano dalle abitazioni per consentirci di prolungare le serate fino a tardi senza recare disturbo a nessuno, facilità nel raggiungerci e nel trovare parcheggio, etc. etc.. Fummo i primi ad arrivare qui, molti allora ci presero per pazzi, ma oggi le manifestazioni estive che si svolgono in questa zona si contano numerose.
VignaClaraBlog: Prima del Cineporto avevate già avuto esperienze nell’organizzazione di eventi dell’Estate Romana?
Stefano Del Grande No, per noi fu la prima volta; però già lavoravamo nel mondo del cinema, o meglio nel mondo dei cineclub degli anni settanta…
Alberto Castagna: …sì, il cineclub Montesacro Alto, che è quello che Nanni Moretti e i suoi amici cercano sulle Pagine Gialle nel film “Ecce Bombo”, per poi invece ritrovarsi nella cucina di una normale abitazione privata con l’intera famiglia a tavola per la cena. Tra l’altro di recente abbiamo ricordato questa piccola curiosità con Moretti stesso.
Stefano Del Grande: già il Montesacro Alto, in IV circoscrizione, anche in quel caso scegliemmo di muoverci lontano dal centro.
VignaClaraBlog: quali sono le idee di base con cui definite la programmazione dei film e di tutto il resto?
Alberto Castagna: sicuramente la nostra intenzione principale è quella di coniugare intrattenimento e qualità, ovvero puntiamo su titoli di un certo livello che siano però fruibili anche da un largo pubblico; cerchiamo soprattuto di evitare il trash più spinto, anche se spesso è questo quello che fa cassetta, e, in contemporanea di non cadere nelle tentazioni intellettualoidi di nicchia estrema. Tra le serate di quest’anno, mi preme segnalare quella di domenica 16 agosto in cui proietteremo entrambe le parti del film ” Che” di Steven Soderbergh, dedicato al rivoluzionario argentino Ernesto Che Guevara. Grazie alla collaborazione con l’Archivio Storico del Cinema Italiano, ogni film sarà preceduto dalla proiezione del trailer originale su pellicola di un grande film italiano degli anni sessanta e settanta; il 14 sera, in seconda serata, li proietteremo tutti insieme. Oltre a questa del 14, nelle seconde serate, ad ingresso libero, ci saranno spettacoli di cabaret, proiezione di documentari e di cortometraggi. Di rilievo il documentario “L’ora d’amore”, di Andrea Appetito e Christian Carmosino, sulle problematiche legate al diritto all’affettività e alla sessualità per i carcerati e il cortometraggio “7 mezzo al grammo” di Matteo Dell’Angelo, esordiente assoluto ed ancora studente di liceo.
Stefano Del Grande: con un pizzico di orgoglio, penso di poter affermare che Cineporto non è una semplice arena cinematografica estiva, ma un evento culturale a 360 gradi.
VignaClaraBlog: Quest’anno avete cominciato con notevole ritardo rispetto alle edizioni passate, siete stati bloccati dai Mondiali di Nuoto appena conclusi?
Stefano Del Grande: Noi aprivamo sempre ai primissimi giorni di luglio, in genere aspettiamo le chiusure estive delle sale cinematografiche per evitare di fare loro concorrenza; invece quest’anno abbiamo dovuto aspettare il 1 agosto, ma non per i Mondiali di Nuoto, bensì per problemi con la nuova giunta capitolina che ha drasticamente modificato le modalità di gestione dell’Estate Romana, in alcuni momenti abbiamo anche temuto di dover saltare l’anno; in pratica hanno definito 11 manifestazioni”storiche” dell’Estate Romana(*) che da sole ricevono quasi il 50% dei fondi messi a disposizione dal comune (circa 1.250.000,00 € su un totale di 2.700.000,00 €) e che d’ora in poi saranno esentate dal partecipare al bando di gara, ovvero messe al sicuro da tutti i rischi e gli oneri che la partecipazione al bando comporta.
VignaClaraBlog: quali sono stati i criteri con cui il Comune di Roma è arrivato a stabilire quali sono le 11 manifestazioni storiche dell’Estate Romana?
Stefano Del Grande: vorremmo capirli anche noi che, pur essendo la manifestazione ormai più anziana tra quelle che animano le serate estive della capitale, non figuriamo in quell’elenco, mentre ci troviamo quella di Piazza Vittorio, di mollto più giovane di noi, ma che ha l’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) alle spalle, sarà un caso?
Alberto Castagna: devo dire che, durante la conferenza stampa di presentazione della delibera comunale che istituiva le 11 manifestazioni storiche, l’Ass. Croppi ha risposto molto evasivamente a domande simili a quella che ci hai appena posto.
VignaClaraBlog: sospettate che tali criteri abbiano risentito di simpatie diciamo ideologiche?
Stefano Del Grande: no, gli organizzatori delle 11 manifestazioni ricoprono bene o male l’intero arco parlamentare; magari le simpatie ideologiche hanno pesato di più nella spartizione dei fondi tra le 11, per esempio da quello che so ad una sono andati solo 15.000,00 €, che certo non è il risultato della semplice operazione 1.250.000,00/11.
VignaClaraBlog: l’aver cominciato così tardi vi ha danneggiato parecchio?
Stefano Del Grande: I numeri di questi primi giorni sono buoni, ma è evidente che spalmare i costi sostenuti su 30 giorni anziché sui soliti 60 ci ha danneggiato non poco, aggiungendo poi che ci hanno privato dei 30 giorni fisiologicamente più redditizi in termini di presenze e quindi di introiti. Per questo motivo, te lo dico in anteprima assoluta, abbiamo presentato un esposto alla magistratura, alla quale abbiamo chiesto di valutare la legittimità della delibera comunale.
VignaClaraBlog: per chiudere, ci potete fare il ritratto del frequentatore medio del Cineporto?
Alberto Castagna: famiglie o coppie, anche numerosi disabili che apprezzano sia la facilità di trovare parcheggio praticamente a ridosso dell’ingresso sia la possibilità di muoversi con facilità in tutta la struttura. Altra caratteristica di cui siamo orgogliosi è che, grazie all’atmosfera tranquilla e rilassata che permea le serate al Cineporto, molti famosi attori e registi vengono da noi in qualità di spettatori per ammirare i film dei “colleghi”.
↓seppe Guernica Reitano
(*) Le 11 manifestazioni storiche sono: ‘Villa Celimontana Jazz Festival’, ‘All’ombra del Colosseo’, ‘Roma incontra il mondo’, ‘Il Cinema attraverso i grandi festival’, ‘Festa europea della Musica’, ‘I concerti nel parco’, ‘Invito alla danza’, ‘La città in tasca’, ‘I solisti del teatro’, ‘Le Vie dei Festival’ e ‘Romapoesia’.
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