L’annuncio questa mattina.Sei campi nomadi troveranno un’altra localizzazione. Santori e Todini “bene Alemanno, una decisione attesa e condivisa”
Sei campi nomadi da spostare in altrettanti nuovi siti, questa volta regolari, nei quali verrà adottato un preciso regolamento. Il tutto verrà varato dalla giunta capitolina il 22 gennaio per essere poi sottoposto al Consiglio Comunale. Lo ha annunciato oggi in Campidoglio il sindaco Alemanno che ha incontrato i presidenti di Municipio per discutere del nuovo piano dei campi nomadi. Ad essere sgomberati saranno: Via del Baiardo in zona Tor di Quinto (XX Municipio), Tor dei Cenci (XII Municipio), Casilino 900 (VII Municipio), La Monachina (XVIII Municipio) Della Martora (V Municipio) e Foro Italico (II Municipio). Il sindaco non ha dato però alcuna informazione in merito a dove saranno spostati i sei campi perché “sarebbe scorretto – ha spiegato – ipotizzare adesso le aree che devono nascere da un processo di concertazione. Il 22 gennaio sarà deciso anche questo”.
Con il Sindaco erano presenti l’assessore alle Politiche sociali Sveva Belviso, il responsabile dell’ufficio Sicurezza generale Mario Mori e Fabrizio Santori, presidente della commissione Sicurezza.
“Nei nuovi campi saranno presenti due presidi, uno di sicurezza e vigilanza e uno socio-educativo per garantire vaccinazioni, scolarizzazione e processi di integrazione” ha anticipato Sveva Belviso. Ed inoltre permesso di soggiorno per vivere nei campi, monitoraggio con telecamere e una carta dei diritti e di doveri per i residenti. Queste le nuove norme per i nomadi della capitale.
“Abbiamo elaborato una bozza di regolamento per i campi nomadi in cui legalità e solidarietà vengono ugualmente garantite. È la prima volta che si cerca di fare un regolamento chiaro per garantire l’attenzione per la vivibilità e la legalità” ha detto il sindaco Gianni Alemanno spiegando che “l’obiettivo è quello di ridurre il numero dei nomadi all’interno della regione creando condizioni di vivibilità e integrazione per tutti quelli che rimangono, avendo cura di non creare disagio alle popolazioni facendo in modo che i campi siano distanti dai centri abitati”.
Al termine dell’incontro Fabrizio Santori, presidente della Commissione Sicurezza, ha dichiarato “esprimiamo la nostra più viva soddisfazione per questa decisione destinata a restituire decoro e sicurezza ai residenti delle zone coinvolte, stanchi di doversi confrontare tutti i giorni con gli innumerevoli disagi che la presenza dei campi comporta, dai problemi legati all’igiene e al decoro, alla mancanza di sicurezza”
“Bene il Sindaco Alemanno ad aver iniziato un processo di concertazione e condivisione con i Municipi – ha poi aggiunto Ludovico Todini, membro della Commissione Sicurezza – ora che si sta delineando un modello organizzativo diverso rispetto al passato si devono garantire alcune regole basilari a tutela di tutta la comunità ospitante ed ospitata. In particolare, occorre prevedere la permanenza nelle nuove aree sosta dei soli censiti senza carichi pendenti e disciplinare l’allontanamento di coloro che commetteranno reati, non manderanno i minori a scuola o li sfrutteranno in attività di mendicità. Inoltre, sarebbe opportuno inserire anche la contribuzione per utenze, servizi e stazionamento, così come avviene per tutti i cittadini. Solamente se si riuscirà a fornire garanzie di rispetto delle regole, attraverso controlli ed equiparazione dei doveri – ha concluso Todini – riusciremo nell’intento di mettere ordine sulle politiche dei nomadi “
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Ieri in una assemblea pubblica la Federazione rom e sinti insieme, organismo politico dei rom e dei sinti ha lanciato una proposta al sindaco di Roma:
Autogestione dei campi nomadi esistenti e utilizzo delle risorse risparmiate (circa 400 mila euro al mese) per avviare una politica della casa anche per Rom.
Saranno gli stessi Rom e Sinti ad essere responsabili della gestione dei campi, gestione che sarà monitorata e coordinata dalla Federazione Rom e Sinti insieme con la collaborazione dei servizi comunali.
Questo significa risparmiare circa 5 milioni di euro in un anno e costruirci case in muratura per rom e sinti e per cittadini romani. Se il Comune di Roma aggiunge a queste risorse altre da fondi nazionali ed europee, nell’arco di tempo di 5 anni si renderà visibile una politica della casa e in 10 anni sarà risolto la questione abitativa per tutti a Roma.
Saranno daccordo i palazzinari? Vedremo la risposta dell’amministrazione comunale, ma poi non si venga a dire che i Rom …………
ciao
Da qualche giorno, vari punti del V – Vi e VII municipio, sono lordati con numerosi manifesti che dicono “Alemanno dove sei?”. Ecco dov’è Alemanno! Era ora che si sottoponessero a regole precise (e speriamo inviolabili) i cosiddetti nomadi. A proposito sarebbe ora di chiamarli con il loro vero nome di “emarginati volontari”. Dove “emarginato” vuol semplicemente dire che preferisce vivere volontariamente fuori del contesto civile, nell’illegalità, per tornaconto, a danno della società civile, sfruttando tutte le debolezze del sistema, invocando all’occorrenza quelle leggi da beffare poi prontamente.
Lo sapete quanto ci costano, e non solo in denaro, queste “culture diverse?”
Perché sono ancora così relativamente pochi coloro che – ad altissima voce – accusano ed urlano: “DOV’E ERANO E COSA CI HANNO FATTO I PRECEDENTI GOVERNI?”
Caro Nazzareno Guarnieri , sarebbe stato simpatico se in calce alla sua firma avesse anche evidenziato : Presidente della Federazione Rom e Sinti insieme.
Si sarebbe capito subito.
Mi auguro comunque che il Sindaco non accetti neanche una ( 1 ) delle Vostre proposte.
Vengono purtroppo da un settore che per molto tempo si è dimostrato schivo ad ogni controllo ed allergico a qualsivoglia autorità.
Dopo aver fatto spendere inutilmente negli anni milioni e milioni alla cittadinanza romana ( e nazionale ) , ci consenta di continuare a spendere come diciamo noi.
Sperando che sia la volta buona.
Non debbono essere d’accordo i palazzinari , dobbiamo essere d’accordo Noi.
E personalmente non lo sono, d’accordo.
A livello abitativo ci sono altre priorità , per persone disagiate tanto quanto ma senz’altro più meritevoli.
Ci manca pure che vi diamo il controllo a cui fin’ora avete assolutamente mancato.
Un po’ come se provenzano chiedesse l’autogestione del quartiere zen.
…. ma poi non si venga a dire che i Rom …………
Infatti non dico nulla , aspetto solo la realizzazione di campi seriamente controllati dalle autorità comunali , sanitarie e dalle forze dell’ordine; così come enunciato dal Sindaco.
O diventate una comunità integrata nella popolazione italiana o del fatto che i Rom ed i Sinti siano “insieme” non mi interessa nulla.
Nel 1996 mi sono trovato casa completamente svaligiata da tre zingare e uno zingaro del campo nomadi di via del Baiardo. Una vicina li ha visti e ha chiamato le forze dell’ordine. La Polizia è intervenuta solo dopo 40 minuti. Nel frattempo si erano portati via veramente di tutto. Avevano lasciato solo l’argento poichè secondo la loro cultura porta male, lascia il nero. Un’esperienza davvero spiacevole che non dimenticherò mai ! Combattere la piaga degli zingari in una delle zone piu’ colpite dal fenomeno delle rapine e dei furti (abitazioni di Roma Nord) non fa che aumentare la mia stima nei confronti del neo eletto sindaco. Continui così On. Alemanno ! Le precedenti amministrazioni oltre a proteggerli, a suo tempo aveva avuto il coraggio spudorato di costruire ai “SIGNORI Rom” delle villette con patio. Si volta finalmente pagina: “E’ finita l’era dei piacioni e degli inciucioni. Rutelli & Veltroni siete stati la vergogna nella vergogna. Scusate lo sfogo ! Ora fortunatamente sono solo brutti ricordi.
G.M.T.
Onestamente tante volte non capisco l’odio verso gli zingari di alcune persone.
Persone oneste e per bene CI SONO in tutte le popolazioni ed io, zingaro, non accetto lezioni di morale da queste persone in merito alla illegalità di Rom e Sinti non solo perchè non siamo un popolo di ladri e criminali e che ladri e criminali ci sono in tutte le popolazioni ( basta vedere quando tempo dedicata la magistratura alla illegalità della classe politica italiana e degli evasori), ma perchè si continua a generalizzare a tutti Rom i reati da attribuire al singolo.
Se veramente si vuole l’integrazione degli zingari, come prescrive la costituzione italiana, bisogna smetterla di politizzare il problema e adottare soluzioni utili a tutti i cittadini.
Personalmente sono stato molto critico con il centro sinistra che ha governato Roma per aver sbagliato tutto sui Rom, ma da quello che vedo la giunta Alemanno VA NELLA STESSA DIREZIONE ed i danni saranno ancora una volta pagati da tutti i cittadini.
Il ragionamento che io faccio è il seguente. Il centro sinistra per 14 anni ha speso tanti milooni di euro per fare i campi nomadi, i quali non servono a nessuno, perchè con gli stessi soldi non ha costruito case per tutti? Se avessero adottato questa scelta oggi TUTTI i cittadini presenti a Roma, compreso Rom e Sinti regolari, avrebbero condizioni di vita dignotosi.
Temo che la giunta Alemanno stia facendo la stessa cosa del centro sinistra per accontentare qualche disinformato che è rimasto al medio evo.
Quale presidente della federazione Rom e Sinti insieme ho ritenuto opportuno avanzare una proposta concreta e seria al sindaco alemanno, il quale sono convinto che accetterà e continuerà con le stesso metodo del centro sinistra per cercare di illudere i propri elettori.
Di seguito riporto la proposta della federazione:
A Roma continua la telenovela sul destino delle minoranze Rom e Sinte, ogni giorno una scelta, mai una soluzione adeguata utile a tutti.
Recentemente, tanto per buttare benzina sul fuoco, il Sindaco Alemanno ha sollecitato i presidenti dei municipi ad individuare aree dove trasferire i campi nomadi, l’ennesimo “travaso”, ma anche l’ennesima demagogia politica per scaricare le proprie responsabilità.
Questo “travaso” non piace a nessuno, non piace a noi e non piace ai cittadini.
Non ci piace perché si tratta delle solite politiche differenziate per Rom e Sinti con l’assistenzialismo e la segregazione, che nel passato hanno condotto al fallimento ogni iniziativa.
Non piace ai cittadini perché ancora una volta il Comune di Roma sperpera risorse pubbliche senza alcuna possibilità di risultati positivi.
La Federazione Rom e Sinti insieme sollecita il Comune di Roma a programmare politiche “normali” per le minoranze Rom e Sinte e formula una concreta proposta.
Qualche giorno fa l’assessora alle politiche sociali del Comune di Roma ha dichiarato la disponibilità di 8 milioni di euro per la sistemazione (il travaso!) di alcuni campi nomadi, inoltre il Comune di Roma spende da alcuni anni circa 5 milioni di euro l’anno per la gestione di sette campi nomadi.
Perché non impegnare questi 13 milioni di euro, già disponibili, per incrementare o avviare una politica della casa anche per Rom e Sinti nella Capitale, invece di utilizzarli per soluzioni che si sono manifestate fallimentari a tutti i livelli?
La Federazione Rom e Sinti insieme propone al Comune di Roma che i campi nomadi esistenti a Roma siano auto gestiti dagli stessi Rom e Sinti con la collaborazione delle associazioni di volontariato ed il monitoraggio dai servizi Comunali.
La Federazione Rom e Sinti insieme “ci mette la faccia” e si rende disponibile a collaborare attivamente con il Comune e coordinare l’autogestione.
Questa scelta politica comporta la sospensione di tutte le convenzioni per la gestione dei campi nomadi ed evitare il loro “travaso”, e permette la immediata disponibilità dei 13 milioni di euro sopra descritti da utilizzare per iniziare a programmare una politica diversificata della casa anche per Rom e Sinti, tale da avviare SUBITO il superamento della disastrosa ed onerosa politica abitativa del campo nomade.
Rifiutare questa nostra “normale” proposta politica significa che l’amministrazione comunale di Roma non ha la volontà politica di risolvere la questione Rom e Sinti, ma di mettere in atto iniziative disastrose per tutti i cittadini per fare dei Rom e dei Sinti i capri espiatori perfetti per ricercare il consenso.
Il presidente
Nazzareno Guarnieri
Caro Nazzareno,
credo che nessuno possa negare ci siano le persone buone in ogni popolazione.
Fare di tutta l’erba un fascio è quasi sempre un errore.
Credo, però, sia innegabile notare le problematiche legati agli zingari ed ai campi nomadi.
Mi spiego nel dettaglio.
Parlando di integrazione, i primi a volerla dovrebbero essere gli stessi nomadi che, invece, ghettizzandosi, non lavorando, non mandando i figli a scuola (a spese nostre), delinquendo, sfruttando i minori ai semafori, ecc… Perchè quindi dovremmo andare spingere verso l’integrazione di chi non la vuole?
La giunta Alemanno, a mio avviso, si sta muovendo in tutt’altra direzione rispetto alle giutne precedenti.
Prima regnava il “buonismo”, il “volemose bene”, anche se poi si prendevano continui schiaffi in faccia: scuolabus quasi vuoti per portare i bambini rom a scuola, macchine di lusso e altri beni nei campi nomadi (il Casilino900 è solo uno dei casi), accattonaggio ovunque (semafori, supermercarti, ecc) e per fare il caso di via del Baiardo furti e delinquenza o peggio ancora incidenti veri e propri (come è successo anche a me: investito e lasciato in mezzo all’erba con il motorino).
Ora, invece, si va verso un po’ più di intransigenza.
Il ragionamento non è sbagliato.
Prima bisogna vedere la buona fede, la voglia di integrazione e la voglia di cambiare davvero la situazione e poi allora ci si può venire incontro.
Il contrario, come appena detto, non ha prodotto nulla di positivo.
Infine riguardo alle case: ci sono tanti romani, cittadini italiani che sono in condizioni pietose e dovremmo spendere milioni di euro per dare delle case ai residenti dei campi nomadi? Eh no.
Ripeto: le brave persone ci saranno anche tra i rom, ma vista la grande presenza di chi non lo è (mostrata dai fatti) è giusto muoversi di conseguenza.
p.s. riguardo alla delinquenza: in Italia con 56 milioni di cittadini italiani su 60 milioni di popolazione totale è decisamente più probabile che a delinquere sia un italiano rispetto ad uno straniero, ma ciò non cambia che la cosa va condannata ugualmente.
E già, il problema è sempre quello: un conto e non potere integrarsi (per tanti motivi) altro è non VOLERE integrarsi, come, con malcelato orgoglio, gli zingari – di qualsiasi etnia – dicono di voler fare.
Onestamente, e lo dico senza alcun odio razziale semplicemente perché per mia indole e cultura sono incapace di odiare, non è possibile che in un paese civile del mondo occidentale, nel terzo millennio, 2.500 anni dopo l’insegnamento di Socrate, venga tollerata la pretesa di essere liberi dall’osservare le leggi che qualsiasi consorzio civile si deve dare (“Ubi homo, ibi societas. Ubi societas, ibi ius. Ergo ubi homo, ibi ius”.)
E per favore non mi si venga a dire che per gli zingari questo non è vero, che vuol dire fare qualunquismo, o che sia un luogo comune.
Basta uscire di casa per vedere sfruttamento minorile e maltrattamento. Basta leggere la cronaca di qualsiasi giornale per toccare con mano l’illiceità e l’illegalità nella quale vivono queste persone.
Dunque la prima regola, prima di parlare di integrazione, è quella di accettare le leggi del paese in cui si vive. Altrimenti – e mi venga a dimostrare il contrario chi ne è capace – è impossibile qualsiasi forma di integrazione.
Per ciò che concerne l’assegnazione di case in muratura anche a sinti e rom, la pretesa è senz’altro legittima, purché vengano rispettate, con criteri di assoluta paritàed equità, graduatorie, priorità e diritti di TUTTI i cittadini.
Perché privilegiare una categoria a discapito di un altra, questo sì che è razzismo. Conosco personalmente persone che vivono da anni in emergenza abitativa e che non hanno mai commesso alcun reato.Molte hanno fatto da tempo (troppo) domanda per una casa del Comune o di altro ente pubblico preposto, ed adesso dovrebbero vedersi scavalcate? E perché? In nome di quel diritto?
Mi permetto perciò anche io di dare il mio modesto sostegno al sindaco . Forza Alemanno chi ben comincia è a metà dell’opera!
Caro Pierluigi
mi permetto di farti notare che la questione Rom è da te visto da un’ottica sbagliata.
Nessuno nega che ci sono rom che come altri cittadini vivono di illegalità e questo è da condannare con chiarezza, ma l’integrazione culturale non è una bontà di chi governa l’Italia ma un preciso dovere sancito dalla Costituzione.
In un paese multiculturale politiche di integrazione culturale sono la normalità e quando si parla di integrazione culturale non si può fare a meno della partecipazione attiva.
Voglio dire che il governo e gli enti locali dovrebbero decidersi ad utilizzare anche la partecipazione di Rom e Sinti per condividere politiche di integrazione, ma questo non accade, PERCHE’?
Non è affatto vero che la maggioranza di Rom e Sinti vivono di illegalità anche se questo è quello che i media Italiani ti fanno arrivare.
Qualsiasi proposta venga fatta per i Rom NON VA BENE proprio perché esiste un gravissimo odio razziale contro questa popolazione, odio che nasce non solo dai pregiudizi e stereotipi ma anche dalle campagne razziste dei media e della politica Italiana.
Faccio un esempio
In una città sono due anni che con cadenza bimestrale con blitz mediatici (alle 5 del mattino ci sono le telecamere delle tv sotto le case dei Rom dai arrestare, avvisate da chi?) arrestano SEMPRE LE STESSE PERSONE con ampio risalto mediatico, ma dopo pochi giorni queste persone vengono scarcerate ma la stampa ignora totalmente la scarcerazione.
Diverso è stato per l’arresto del sindaco di questa città, al quale sono stati notificati diversi avvisi di garanzia e qualche settimana fa agli arresti domiciliari e dopo le dimissioni da sindaco è stato rimesso in libertà con una chiara ordinanza del giudice nella quale afferma che la libertà è necessaria perchè l’indagato non può più inquinare le prove essendosi dimesso da sindaco e sempre nell’ordinanza il giudice afferma che “il quadro accusatorio è confermato e rafforzato”, eppure tutta la stampa nazionale parla di errore giudiziario solo perchè coinvolge un sindaco e segretario regionale del PD.
Premesso che la giunte di centro sinistra a Roma hanno fatto molto male con la questione rom producendo danno a tutti i cittadini, ma a mio avviso per come si sta muovendo Alemanno i risultati saranno peggiori ed io mi auguro, per diverse motivazioni, un suo radacale cambiamento nell’affrontare la questione rom.
I campi nomadi sono stato un fallimento degli ultimi 40 anni, ed Alemanno ed il prefetto di Roma cosa fanno? propongono ancora campi nomadi, cioè propongono una politica che si è dimostrata fallimentare con danni irreversibili per tutti.
L’emergenza abitativa ci sarà sempre se non viene programmata una politica della casa e per fare questo occorrono risorse le quale sono disponibili per alcune categorie di persone tra questi Rom e Sinti.
Il mio ragionamento nella proposta al sindaco di Roma è di utilizzare i milioni di euro sperperati per i campi nomadi per costruire case per tutti i cittadini, rom compresi.
E’ sbagliato? allora si tratta solo di odio razziale.
Fare demagogia e molto semplice ma non risolve la questione.
Spesso provocatoriamente dico agli enti locale e le istituzioni:
gli “zingari” ci sono sempre stati e sempre ci saranno, tanto che molti sono PIU’ Italiani di tanti altri Italiani, allora la politica deve decidersi se programmare una adeguata politica di integrazione culturale per Rom e Sinti oppure deliberare chiaramente la ghettizzazione nei lager e la esclusione di Rom e Sinti, senza fare demagogia davanti alle istituzioni Europee ed Internazionali per smentire quando deciso, come molto spesso è accaduto ( vedi schedatura ed impronte).
nazzareno guarnieri
Traduco quanto inviato in precedenza e non pubblicato , considerata l’allergia della Redazione al linguaggio di Pasquino.
Dalla lunga dissertazione di Nazzareno , si evince che qualsiasi cosa sia contraria al far vivere i rom e sinti come loro desiderano , è frutto di bieco razzismo anzi odio razziale.
Nessuno afferma che tutti gli “zingari” delinquono , si constata semplicemente che lo fa una stragrande maggioranza.
Nessuno afferma che non debbano abitare in case di mattone , si constata che per farlo debbano avere documenti regolari e non sfuggire ai controlli; ambedue cose a cui gli “zingari” si sottraggono volentieri.
E’ successo già molto spesso , tra l’altro , che gli assegnatari rom delle case , preferiscano subaffittarle e ritornare nei camper o “baracche”.
Non sento mai insomma un minimo di autocritica.
E’ sempre solo colpa degli altri.
Nazzareno , ma in quale realtà vive ?
Cosa vorrebbe farci credere ?
Il suo “omologo” Conversano ha recentemente affermato e verificato l’assoluto fallimento della politica scolastica.
Su 5 pulman che andavano in un campo per portare a scuola i ragazzi , solo 1 tornava “pieno” per metà , gli altri desolatamente vuoti. Ossia circa 20 su 250.
Si debbono impegnare i loro genitori o li si deve prelevare con forza ?
O pure questo è colpa nostra ?
Dica lei.
E questi anche sono milioni di euro , a mio avviso , buttati.
Se non cominciate voi , sarà difficile andare avanti.
Un po’ come a Scampia , dove certamente non tutti sono camorristi ma conniventi in stragrande maggioranza , questo si.
Cominciate ad isolare e denunciare la delinquenza che si annida e prospera nel vostro tessuto sociale.
Cominciate a fare il vuoto intorno a quelle famiglie che storicamente detengono il potere e l’autorità tra le vostre etnie, basando il tutto su malaffare.
Verificato questo , faremo anche noi la nostra parte molto più volentieri.
Detto questo auguro Buon Anno a tutti e chiudo il discorso.
Ops ! Caro Aragorn … volevo rispondere alla Pasquino (censurato) … ma sinceramente mi ha tolto le parole di bocca ! Bellissima la Sua morbida e affettuosa replica a Nazzareno. Complimenti ! Felice anno a Lei e a tutti i lettori del BLOG !
G.M.T.