In diversi negozi di Vigna Clara, del Fleming ed in genere di Roma Nord sono già iniziate le vendite promozionali. E’ la prima volta che accade alla metà del mese di Novembre. Il motivo è semplice: secondo una stima del Codacons è previsto un forte calo delle vendite nel periodo delle prossime festività natalizie, calo che potrebbe raggiungere in certi settori anche il 25%. Inoltre, sempre dalle previsioni del Codacons, emerge che la maggioranza dei consumatori chiede a gran voce i saldi prima delle feste in modo da consentire alle famiglie di fare regali senza dilapidare l’intera tredicesima.
Per analizzare compiutamente i dati del reale andamento delle vendite natalizie e quindi l’andamento del mercato dovremo attendere la fine della prima quindicina di Dicembre. Nel frattempo i negozianti si adeguano, forzando la mano alla legge sui saldi, inventando campagne promozionali, svendite per rinnovo locali, sconti per anniversari dell’apertura di un negozio. Del resto le vendite avevano registrato un calo generale da alcuni mesi e i saldi estivi non erano andati bene anche in quartieri abitati in prevalenza da persone benestanti. In questi giorni appaiono quindi nelle vetrine dei principali negozi di abbigliamento uomo-donna e calzature grandi cartelloni che evidenziano vendite promozionali e forti sconti che vanno dal 20 al 70%. Saranno utili queste mosse strategiche a risollevare il mercato in crisi?
Un dato è certo. A Roma Nord così come in tante altre zona della città i romani tirano la cinghia. Dal taglio alle spese voluttuarie sono passati ai generi alimentari, lo si vede quando vanno a fare la spesa nei mercati (leggi vignaclarablog.it del 14.10.08) o nelle grandi catene alimentari. Le famiglie romane arrivano alla cassa con meno cibo nel carrello. Secondo Infoscan Census (Rilevatore di dati di vendita dei prodotti di largo consumo) sono calati gli acquisti di latte, caffè, biscotti e pasta. La crisi inoltre ha causato il declino dei negozi tradizionali a favore dei discount, quindi un’inversione di tendenza riferita ai luoghi dove viene effettuata la spesa. Le vendite dei discount infatti sono aumentate su base annua del 3% mentre quelle dei supermercati tradizionali solo dell’1%. E’ scomparsa la ritrosia ad entrare nei discount perché l’importante è risparmiare.
E quel ch’è peggio, non è più raro vedere, anche in quartieri benestanti, persone frugare nei cassonetti incuranti dello sguardo dei passanti. “sono scene che mi è capitato vedere di frequente, soprattutto qui di fronte al supermercato e che fanno riflettere perché queste persone sono vestite con abiti puliti e non laceri e consumati stile clochard” ci confida una signora. Non sono più solo nomadi, extracomunitari, comunque bisognosi a prescindere dalla cittadinanza quelli che frugano nei cassonetti e che descrivemmo nel nostro servizio dello scorso anno (leggi vignaclarablog del 14.7.07). Sono invece “i nuovi poveri”, quelli che vivono tante situazioni diverse ma con un comune denominatore: trovarsi all’improvviso in uno stato di difficoltà e forte disagio economico.
Fra poco più di un mese sarà Natale, il primo Natale in periodo di recessione dopo molti anni. Festività all’insegna dell’oculatezza e della sobrietà dunque e con meno stress da regalo.
Alessandra Stoppini
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