“Appare evidente che per affrontare ogni vicenda complessa occorra un metodo di lavoro serio ed approfondito, esattamente come sta accadendo con il censimento dei nomadi” ha dichiarato oggi il Consigliere Comunale di Roma del PdL, Ludovico Todini. “Appare, però, altrettanto evidente – ha aggiunto – capire cosa succederà dopo il censimento dei nomadi e dove finiranno coloro che saranno sgomberati. C’è necessità di una strategia, di un modello da applicare e rendere operativo, di un progetto complessivo che segnino una profonda discontinuità rispetto alle fallimentari opzioni adottate dai precedenti governi capitolini”.
“Vi sono molteplici riferimenti normativi e giurisprudenziali che possono aiutare ad affrontare in maniera risolutiva e pianificata la questione nomadi” ha ricordato Todini elencando i più importanti quali “La Legge della Regione Lazio 82/85, il pronunciamento del Comitato Europeo per i Diritti Sociali, La Carta Sociale Europea, la sentenza della Cassazione n. 17857/2002 ed, infine, la Direttiva Europea 38/2004. Nell’ambito delle proposte plausibili – ha concluso – varrebbe la pena di valutare le soluzioni adottate da altri paesi europei, come la Germania e l’Austria “.
(Per contatto diretto: Ludovico Todini – 347. 4990889)
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