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L’ultimo miglio della Stazione Vigna Clara

lavori al rush finale, il primo treno dovrebbe partire domenica 12 giugno

stazione vigna clara
Galvanica Bruni

In telecomunicazioni con il termine ultimo miglio si intende la tratta di cavo che connette le centrali telefoniche agli utenti finali. Traslando, si può dire che anche la Stazione Vigna Clara è all’ultimo miglio perché manca un mese alla fine dei lavori. Il successivo sarà necessario poi per ottenere collaudi e certificazioni dall’Autorità per la sicurezza ferroviaria. Infine, se tutto fila, il 12 giugno, dopo 25 anni di chiusura, i cancelli verranno riaperti e il primo treno partirà in direzione Valle Aurelia.

Fervono dunque i lavori all’interno della stazione dove ogni giorno sono all’opera circa una cinquantina di persone.

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L’armamento dei binari è finito, i marciapiedi rialzati, la pavimentazione completata. La linea elettrica lungo il tracciato verrà invece stesa negli ultimi giorni per evitare danni o furti durante le ore di chiusura del cantiere. Anche la stazione stessa è quasi finita, una corposa opera di pulizia si è resa necessaria per ridarle lustro e decoro. Nel prossimo periodo si provvederà all’installazione degli ascensori e dei sistemi di videosorveglianza.

L’obiettivo, come detto, è il 12 giugno, giorno di cambio orario, da invernale a estivo, delle Ferrovie e giorno nel quale si vorrebbe far sentire il primo fischio di partenza a Vigna Clara.

stazione vigna clara lavori 3Ricordiamo che la riattivazione del collegamento stazione Vigna Clara con stazione Valle Aurelia si inserisce nel quadro più ampio dell’accordo sottoscritto a dicembre 2014 tra il Campidoglio e le Ferrovie per la definizione di sei interventi da realizzare all’interno del nodo ferroviario di Roma per il potenziamento del sistema ferroviario metropolitano e regionale.

Grazie ai 102 milioni stanziati dal governo negli ultimi mesi del 2015, la nuova linea, lunga circa 7 chilometri dei quali 4,4 interrati nella galleria Pineto, consentirà agli utenti di Roma Nord, e in particolare ai pendolari dell’hinterland, di lasciare l’auto a Vigna Clara e andare a Valle Aurelia dove passa sia la Metro A che la linea ferroviaria regionale FL3 Cesano-Viterbo utile per raggiungere le stazioni di Roma San Pietro e Roma Ostiense in meno di trenta minuti.

stazione vigna clara lavori 4Non ci sono infatti fermate intermedie. La stazione “Pineto”, ubicata a metà di via Damiano Chiesa, alle pendici della collina sulla quale svetta il policlinico Gemelli, e la stazione “Farneto”, in fondo a via Monti della Farnesina alle spalle del Ministero degli Esteri, non svolgeranno la funzione di stazione né di fermata ma saranno aree dedicate al servizio e soprattutto fungeranno da uscite di sicurezza in caso di necessità.

Trattandosi di una linea ad un solo binario – anche se il tracciato è stato già predisposto per il raddoppio, realizzarlo è solo una questione di finanziamenti – i treni partiranno ogni massimo trenta minuti e la percorrenza sarà di otto. E’ stato calcolato che chi vorrà proseguire fino ad Ostiense, da Vigna Clara ne impiegherà non più di venti.

Da un punto di vista sicurezza, la stazione sarà recintata ma “remotizzata”, priva cioè di personale di sorveglianza, ci saranno solo telecamere collegate con le forze dell’ordine, e questo crea non poche preoccupazioni in chi risiede nei pressi.
L’assenza di personale può favorire la presenza di malintenzionati. Restano però gli attuali due locali commerciali, soprattutto il bar a far luce fino a sera, così come di giorno resterà l’adiacente mercato rionale che prende vita dalle primissime ore del mattino.

stazione vigna clara lavori 2Piazza Diodati, che confina con la stazione, sarà adibita ad area parking, l’unica disponibile.
Una nota critica questa, è facile supporre che i posti auto non saranno sufficienti se la piazza diventerà una sorta di parcheggio di scambio per i pendolari e per chi deve raggiungere la zona  Aurelia nella quale insistono tre punti di grande affluenza quotidiana, tutti facilmente raggiungibili dalla stazione Valle Aurelia: l’ospedale dermatologico IDI, la sede Equitalia per Roma Nord e la Telecom di ValCannuta dove ogni giorno si riversano complessivamente migliaia di persone.

Se solo anche meno di un decimo partisse da Vigna Clara ecco che piazza Diodati, unico parcheggio a servizio della stazione, sarebbe assolutamente insufficiente.

Imprescindibile dunque mettere mano alla viabilità locale creando nuovi posti auto sfruttando tutti gli spazi possibili come, ad esempio, la striscia di terra che si frappone fra via Monterosi e il tracciato ferroviario – area oggi occupata solo da vegetazione incolta – o il terreno inutilizzato di proprietà del Comune di Roma alla fine della stessa via.

Provvedimenti che vanno messi in cantiere subito, in parallelo a quello delle ferrovie, perchè il 12 giugno è praticamente domani.

Claudio Cafasso

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28 COMMENTI

  1. Eh… inventarsi i posteggi… ci vuole mago Zurlì, mica un urbanista! Ma, visto che ci sono voluti 26 anni per mettere in funzione la linea (sempre che parta davvero)… speriamo che nel breve volere di altri 26 anni si realizzi un parcheggio! Magari nell’area che una volta era occupata dalla Piaggio.

  2. peccato ed è stato omesso che sono stati levati alcuni alberi come alcuni magnoli ed hanno fatto un bordo per le due sole magnolie rimanenti ridicolo, se non lo allargano adesso non lo faranno più , nessuno ha detto loro che le magnolie crescono immensamente come alberi? un lavoro già sbagliato prima ancora di iniziare? se conoscete vi prego di dir loro qualcosa grazie

  3. la stazione Vigna Clara doveva essere una dell’anello ferroviario intorno a Roma e l’anello non c’è ! dopo 25 anni c’è sempre un solo binario e quello che è assurdo la zona è sempre con gli stessi parcheggi, ma che stazione di scambio può essere se chi viene da fuori non ha posto per lasciare l’auto già scarsi per i residenti. Peggiorerà di sicuro per i residenti, che non credo siano molti che tutti i giorni debbano andare in quella direzione e per i pendolari senza posti auto .

  4. Egregio Signor Cafasso,
    è bello e facile parlare a spese degli altri: dove le mette lei centinaia, migliaia di automobili degli utenti di Roma Nord, e in particolare quelle di tutte le migliaia di pendolari dell’hinterland, per lasciare l’auto a Vigna Clara e andare a Valle Aurelia dove passa sia la Metro A che la linea ferroviaria regionale FL3 Cesano-Viterbo utile per raggiungere le stazioni di Roma San Pietro e Roma Ostiense in meno di trenta minuti, come dice lei nel suo bel articolo ?

    Io credo che tutta l’are di Corso Francia già molto congestionata tutti i giorni ed anche inquinata, si bloccherà del tutto.

    Ma per lei è facile prendere la tastiera e scrivere un altro dei suoi belli articoli.

  5. L’articolo si “limita” a raccontare una situazione. Non è né bello ne’ brutto. Non è poesia, è informazione su di un fatto e come tale va letto. È mero servizio informativo. Se poi l’informazione non ci piace, è altra cosa.

  6. @S.A. – Chiamare in causa il “povero” Cafasso che di questa storia è cronista mi pare ingiusto, ed ingeneroso per il lavoro che ha svolto con VCB. Sono altre le persone che dovrebbero essere chiamate a rispondere delle oro azioni e (soprattutto) delle loro omissioni. Attendiamo di vedere come, dalla corsia della Flaminia che arriva dal Raccordo, i pendolari effettueranno l’inversione per raggiungere la stazione ed il parcheggio… a meno che non si incolonnino lungo l’ampia via Monterosi…

  7. Good news! dopo soli 25 anni un briciolo di opzioni in più per noi sudditi di Roma nord che non hanno mai avuto accesso alla rotaia. Adesso Sig.ra Prossimo Sindaco, avanti con un parcheggio e il raddoppio della linea magari senza aspettarne altri 25…

  8. A quei signori che hanno commentato il mio commento, dico che bisogna commentare l ‘articolo e non il commento degli altri.
    Il Signor Cafasso sicuramente è in grado di replicare da solo.

  9. L’articolo del Dr Cafasso è chiaro ed illustrativo in ogni suo punto. Ha descritto perfettamente il servizio che andrà a volgere questo ulteriore tratto di ferrovia urbana.Il problema del parcheggio di tutti coloro che vorranno servirsi di questo mezzo di trasporto, come d’altra parte messo in risalto dal Dr. Cafasso è al momento l’Handicap da risolvere. Le aree da utilizzare sono molteplici e sono:
    lo spazio che da Via Monterosi arriva a via di Tor di Quinto, l’area di via flaminia vecchia ,opportunamente drenata dove pascolano cavali ed attualmente occupata da un rivenditore di automobili, l’area, previo convenzione della parte terminale delle caserme, sempre su via flaminia vecchia, deposito di mezzi cingolati dell’eesrcito. per non parlare della vasta area sulla via flaminia nuova occupata da vendita automobili.
    Lo spazio c’è e non ultima soluzione lo spazio di Via di Tor di Quinto, dove abitualmente si collocano i circhi che con una navetta facilmente si arriva alla stazione vigna Clara A calcolo complessivamente il posteggio potrebbe esserci per oltre 1500 autovetture e a Roma un parcheggio di tali dimensioni non esiste

  10. ma i tornelli per l’accesso al treno sono bassi come quelli attuali della metro?
    Se così è facile prevedere che anche in questa stazione ci sarà un’intensa attività fisica di scavalco!!!!!

  11. Paolo, il comune ha a cuore il benessere fisico dei suoi concittadini e quindi patrocina ogni attività fisica, compreso il salto ad ostacoli.

  12. Per me vanno ridotti i giardini di Corso Francia tra Via Cassia e Via De Viti De marco dove non ho mai visto nessuno tranne qualche barbone a dormire creando un parcheggio per chi proviene da Via Cassia. Ce ne sarebbero cmq molti altri come in Via Valdagno, Via di vigna Stelluti e Via Stefano Jacini per i cani….

  13. Egregio si. Cafasso nel leggere il suo interessante articolo, non posso fare a meno di farle notare una piccola imprecisione:una delle fermate tecniche del treno in articolo non si trova a metà della via Damiano Chiesa bensì su via di Valle Aurelia. Via Damiano Chiesa inizia a largo Damiano Chiesa e finisce alla curva che immette immediatamente su via di Valle Aurelia appunto. È una imprecisione in cui incappano molti. Grazie

  14. E’ un ottima notizia per la viabilità di buona parte del quadrante nord, un collegamento veloce alla metro e una buona alternativa all’automobile. Attendiamo adesso la chiusura dell’anello con il contestuale spostamento della zona artigianale.

  15. @Andrea ma sta scherzando? qui l’unica cosa da non ridurre ma da aumentare è il verde e lei vuole togliere un pezzo dei giardini che tra l’altro si chiamano giardini di Vigna Clara non di corso Francia. i parcheggi vanno fatti a spina in via monterosi dove spazio e possibilità c’è.

  16. Finalmente un’opera che si conclude, per quanto incompleta e a binario unico. Diamo il giusto merito al Parlamento che ha stanziato i fondi, e all’assessore Guido Improta della Giunta Marino, che ha seguito e perfezionato il contratto con la Rfi per la realizzazione dell’opera. Non ci dimentichiamo, e sono sicuro che VCB non se ne dimenticherà, che il progetto va completato, con la posa del secondo binario e con l’allaccio alla ferrovia Roma Nord, la famosa chiusura dell’anello ferroviario, che si attende da trent’anni e per il quale già esiste il tracciato, solo allora avremo un collegamento efficace di metropolitana. Per quanto riguarda i parcheggi di scambio, le idee che ho letto sono buone, ma bisogna essere cauti, perché le vie Flaminia e Tor di Quinto sono già al collasso, sia la mattina che la sera, e richiamare altro traffico potrebbe peggiorare la situazione, bisognerà affrontare la questione della viabilità, e campa cavallo…

  17. Abito nel palazzo sopra l’Unicredit- praticamente all’angolo della stazione – e posso testimoniare che già prima parcheggiare in via Amoroso e piazza Diodati era problematico , specie al mattino, mentre la sera la piazza, spopolata e appartata, era sede di traffici…poco rassicuranti. Per cui va bene la riattivazione della stazione dopo tanti anni di abbandono ma spero che siano previsti parecchi posti in auto in più nella sistemazione finale della piazza- sfruttando al massimo lo spazio esistente e magari anche l’inutile bordura incolta di via Monterosi e l’altrettanto inutile spazio incolto all’inizio di via Valdagno, lasciando a verde il piccolo parco giochi successivo, peraltro sempre deserto- – e che le telecamere di sorveglianza siano attive anche nel parcheggio ….purtroppo l’esperienza mi dice che il ” peggiorismo” è in agguato anche nelle belle iniziative !!!!!!! Antonella Buono

  18. Attenzione!C’è un dato frainteso fra tanti commentatori: finora si è sempre parlato di una frequenza di ogni MASSIMO 30 minuti (e non ogni minimo). Suppongo che sarà la frequenza nei giorni festivi!
    Il mio auspicio è che negli orari di punta dei giorni feriali possa scendere a 15/20 minuti (binario singolo permettendo…). Tutto dipenderà da come verrà modulato il programma di esercizio insieme alla Regione Lazio. Speriamo che non venga fatta una scelta eccessivamente ispirata a criteri di risparmio, sarebbe un peccato!
    Inoltre sono interessato da come l’Atac riorganizzerà il servizio dei bus nella zona per permettere lo scambio alla stazione. Al fine di favorirlo sarebbe opportuno far coincidere gli orari di almeno una linea Atac con quello dei treni, altrimenti non sarebbe più conveniente fare lo scambio se si devono aspettare 30 minuti in stazione; per arrivare in centro si farebbe prima proseguendo il viaggio per piazza Mancini o per Lepanto o addirittura per Termini con il 223 “lumaca”.

  19. Cara Beatrice ma per il verde c’è tutto il parco dell’insugherata 300 metri più avanti da sfruttare ed ancora lo cerchiamo a C.so Francia….Cmq ho parlato di “riduzione” e non di “eliminazione” dei giardini. La mia paura è che chi verrà da Via Cassia per trovare un posto dovrà posteggiare sul vialone di Via Cassia Nuova con annessi e connessi…

  20. Mi sfugge dove sia questa “via Monterosi” in cui poter parcheggiare a spina… io conosco una via Monetrosi (parallela al tracciato ferroviario) in cui già le auto parcheggiate parallele alla strada creano intralcio alla circolazione nei due sensi. Ce ne deve essere un’altra…

    Se la tratta si percorre in 8 minuti, a binario unico, è facile prevedere che 8+8 di viaggio, più 4/5 minuti di “inversione”, salita e discesa passeggeri… la frequenza non potrà essere inferiore ai 20 minuti.

  21. Primo: Andrea il parcheggio fallo costruire sotto casa tua. Quando apro la finestra voglio vedere gli alberi non il cemento. Secondo: state creando un caso esagerato visto che bisogna essere tutti contenti del l’attivazione della stazione sia a livello economico (sale il valore delle case) sia a livello pratico. La mattina il flusso di lavoratori è verso la nostra zona basta vedere la tangenziale sempre bloccata verso Roma nord o la Cassia. Magari imparerete anche a mollare a casa questi mega suv inutili e a lasciarli in tripla fila. Roma deve essere liberata dal traffico! Non se ne può più

  22. I treni che partiranno dalla stazione Vigna Clara termineranno la corsa a Valle Aurelia o Ostiense? Su questo punto non si capisce bene.

    • i treni arriveranno solo fino a Valle Aurelia, per andare a Ostiense bisognerà cambiare e prendere un treno della Roma – Viterbo che fa fermata a Valle Aurelia.

  23. Voglio solo correggerle un paio di imprecisioni.
    La stazione Pineto si trova si’, nella zona in cui riferisce ma in via di Valle Aurelia, non in via Damiano Chiesa.
    La stazione Pineto sarebbe perfettamente inutile riaprirla, perché si trova in una zona totalmente disabitata e le zone adiacenti sono ben servite dalle stazioni Balduina e Gemelli della FL3.
    Altra imprecisione. Il servizio non potrà essere esercitato da treni che da Vigna Clara termineranno la corsa a Valle Aurelia, perché tale fermata non ha un binario disponibile per attestare un treno. Per cui il servizio sarà Vigna Clara – San Pietro o Vigna Clara – Ostiense.
    Grazie

    • Gentile Alberto, ha ragione lei, via Damiano Chiesa finisce alla prima curva e da lì inizia via di Valle Aurelia a metà della quale c’è la stazione Pineto. Per quanto riguarda la tratta le confermiamo invece (è la stessa RFI ad affermarlo) che il percorso sarà esclusivamente Vigna Clara – Valle Aurelia da dove per raggiungere San Pietro o Ostiense occorrerà avvalersi della linea ferroviaria regionale Roma-Viterbo.
      Cordiali saluti.

  24. Il problema parcheggio è già risolto: la maggior parte degli utenti potranno tranquillamente arrivare alla stazione in bici, magari di quelle pieghevoli per portarsela appresso.

  25. Ma come è possibile attestare i treni a Valle Aurelia? Mancano i binari liberi, per cui il servizio credo debba necessariamente arrivare a San Pietro

  26. Secondo c’è stato un problema di comunicazione in capo a RFI. Basta aprire questo documento ufficiale di cui allego il link alla pag. 16, in cui si dice: ” Il collegamento consentirà l’interscambio con gli altri servizi del Nodo ferroviario di Roma (FL1 – FL2 ‐ FL3 ‐ FL5) e l’interscambio con la Metro A (Vigna Clara) e la Metro B (Ostiense e Tiburtina).”
    Non mi sembra un collegamento limitato a Valle Aurelia, dove passa solo la FL3.

    https://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/Incontro_pubblico_Ripristino_ValleAureliaVignaClara_01.12.2015.pdf

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