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Posata all’Olgiata la prima pietra della futura chiesa

Galvanica Bruni

Sabato 28 gennaio ha avuto luogo la posa della prima pietra della futura chiesa dell’Olgiata che sorgerà nei pressi dell’ingresso sud del comprensorio. Alla presenza del sindaco Gianni Alemanno, del presidente del XX Municipio Gianni Giacomini e di altre personalità, il vescovo della Diocesi suburbicaria di Porto Santa Rufina, Gino Reali, e il parroco della Chiesa di San Pancrazio, Don Quirino Imperi, hanno proceduto al cerimoniale attorniati da una larga schiera di fedeli e curiosi.

Si tratta del primo atto di un progetto nato quasi trenta anni fa, nel 1983, quando l’allora Vescovo della Diocesi, Monsignor Andrea Pangrazio, menzionò la possibilità di costruire una nuova parrocchia che avrebbe dovuto accogliere i diecimila fedeli residenti nella zona Olgiata-Cerquetta che ancora non avevano un edificio di culto ubicato nel loro territorio.

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Quella fu la prima volta che si parlò del progetto, ma fu necessario attendere altri sei anni, vale a dire il 2 ottobre 1989, perché la Parrocchia ottenesse dalla Diocesi di Roma un terreno di 7.800 mq su cui costruire la chiesa (terreno concesso dal Comune di Roma). A quel punto vennero incaricati dei tecnici per mettere su carta un progetto, ma col passare degli anni il terreno originario venne ritenuto non più idoneo e nel 2006 fu permutato con un altro sempre di proprietà del Comune, più grande (8.780 mq) e più idoneo ad accogliere il numero di fedeli che nella zona era nel frattempo notevolmente aumentato.
A questo punto si decise di procedere al bando di un concorso per scegliere il progetto su cui si sarebbe basata la costruzione della chiesa sul nuovo terreno. Nella primavera 2008 su sei studi presentati fu scelto quello dell’architetto Stefano Mavilio.

Il progetto prevede tre locali principali: la chiesa (che comprende la cappella feriale e la sacrestia), la canonica (che ospita l’alloggio del parroco e di due assistenti) e gli uffici parrocchiali con aule per il catechismo e il salone parrocchiale.
Il tutto secondo uno stile moderno, dove svettano le linee geometriche tipiche dell’architettura religiosa contemporanea: un campanile in mattoni e la facciata in travertino convessa, con la grande finestra in vetro policromo (unico elemento in linea con la tradizione delle grandi basiliche romane).

Costo previsto: tre milioni di euro (il 75% a carico della CEI e il restante 25% a carico dei fedeli). Per ultimo, l’8 settembre 2011 l’affidamento dei lavori è stato dato all’impresa Pessina Costruzioni, con data di ultimazione degli stessi prevista per l’8 gennaio 2014.

Questa la storia che ha preceduto la giornata di sabato 28 gennaio 2012, giornata in cui non sono mancate le Autorità, a partire dal sindaco Gianni Alemanno e dal Presidente del XX Municipio Gianni Giacomini.

“Per noi è un momento di grande emozione e gioia la costruzione di una nuova chiesa – ha dichiarato il sindaco Alemanno – dopo aver preso visione del progetto, posso dire che si tratta di una bellissima opera che migliorerà questo contesto. Anche i non cattolici devono apprezzare la nascita di una nuova chiesa, senza polemiche, perché si tratta di un arricchimento che riguarda tutta la comunità. Si contribuisce così a costruire luoghi fondamentali per l’aggregazione sociale, per l’integrazione, per dare un’anima a interi quartieri. Incredibilmente l’Olgiata non ha una parrocchia al proprio interno, è una delle tante contraddizioni derivate dal complesso urbanistico di queste aree. Si sa quanto peso burocratico ci sia dietro certe vicende. Questi anni di attesa sono stati davvero troppi, ma il nostro impegno è stato tale perché ci tenevamo che anche questo quartiere avesse un suo punto di riferimento. Tutto ciò è stato reso possibile grazie al XX Municipio e alla collaborazione tra la nostra amministrazione e la Diocesi di Porto Santa Rufina.”

E per quanto attiene alla viabilità locale? “Ci impegniamo anche a realizzare il ponte che collegherà la piazza a Via Tieri, per risolvere così i problemi di viabilità che si presenteranno con la realizzazione della chiesa” ha annunciato il sindaco sottolineando che “non sono impegni facili poiché viviamo momenti difficili dal punto di vista economico ma tre o quattrocentomila euro per fare quest’opera nel bilancio comunale si troveranno. Questo – ha concluso il sindaco – è un momento di grande gioia, perché si tratta di valori condivisi che partono da una sede religiosa e da una comunità per contribuire a superare i problemi di tutta la società”.

Anche il Presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, ha espresso la sua soddisfazione dichiarando che la posa della prima pietra costituisce un “momento storico perché tutti, in particolare i credenti, lo aspettavano da tempo. Finalmente si è riusciti a fare in modo che gli anziani che vivono all’Olgiata e alla Cerquetta abbiano la loro chiesa. Ma questo è un avvenimento importante per il XX Municipio tutto, in quanto la costruzione di una nuova chiesa è un passo in avanti per fare in modo che la gente torni a credere, perché si ritrovi il senso dello stare assieme”.

Alla cerimonia erano presenti molti residenti della zona, alcuni dei quali hanno dato il loro contributo economico per raggiungere il citato 25% della somma totale. Evidente la soddisfazione di ognuno per la partenza concreta della costruzione, dopo tanto parlarne, ma evidente anche, nel parere di alcuni, il timore che i lavori possano bloccarsi per mancanza di fondi.

Nella prima pietra, che riportava la scritta “Annus Domini 2012”, sono stati inseriti dal sindaco una medaglia del Comune di Roma e una pergamena firmata da Autorità, esponenti del clero e progettisti. Successivamente, dopo la messa celebrata dal Vescovo Gino Reali, si è provveduto a inserirla nella buca che d’ora in poi sarà il centro da cui partiranno i lavori per la costruzione della chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo.
Le previsioni parlano di due anni di lavori affinché sia completata. Vedremo allora se sarà fatto in due anni ciò di cui ormai si parla da trenta.

Adriano Bonanni
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