Notizia flash – A Myanmar la repressione governativa sta facendo le sue vittime.
Le notizie di oggi parlano di morti, di feriti, di monaci buddisti arrestati a centinaia mentre le manifestazioni contro la dittatura militare, che da oltre 45 anni reprime il paese, continuano senza sosta. Proprio per questo, in via della Camilluccia 551 – a sostegno del grande movimento non violento birmano, per chiedere la fine dell’uso della forza nei confronti dei dimostranti e la liberazione dei prigionieri politici (compresa Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace ed in prigione da 17 anni) – si terranno due sit-in di fronte all’Ambasciata di Myanmar. ( vedi mappa ). Il primo questa sera alle 21.00 organizzato dalla Unione Buddisti Italiani ed il secondo alle 17.30 di domani, venerdì 28, promosso dalla sezione italiana di Amnesty International.
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