Si chiamava Andrea Guastalla, viveva in zona Eur-Tintoretto. Si è schiantato sull’Olimpica col suo scooter, un SH 150, nel primo mattino di giovedì 19 settembre. Aveva 37 anni, li aveva compiuti e festeggiati con gli amici poche ore prima dell’incidente.
Ha perso la vita all’altezza dell’uscita per Corso Francia, direzione Salaria, proprio di fronte al punto dove il 16 febbraio del 2021 una Opel Astra sfondò la barriera antirumore precipitando, dopo un volo di circa 7-8 metri, su un parcheggio privato sottostante in via Orti della Farnesina. Il conducente, 51 anni, sposato e padre di due ragazzi, morì sul colpo.
Allora si parlò di malore dell’uomo, di un colpo di sonno o di un’auto pirata che lo strinse troppo sulla destra facendolo sbandare. Ironia della sorte, anche per la morte di Andrea Guastalla le ipotesi sono le stesse. Ha avuto un malore che gli ha fatto perdere il controllo dello scooter? Oppure l’incidente è stato causato dalla manovra azzardata di un pirata della strada?
Su questi due scenari si sta concentrando l’attenzione degli investigatori della Polizia Locale di Roma che potranno avvalersi delle immagini delle telecamere di sicurezza presenti nella zona. Saranno utili a sciogliere alcuni dubbi, il primo dei quali come possa il corpo dell’uomo essere finito nello spazio limitato che c’è fra il guardrail e la barriera verde antirumore. Il che potrebbe far supporre un tamponamento o un urto da parte di un altro mezzo poi fuggito.
Anche l’ora dell’incidente è al momento incerta. Il corpo di Andrea Guastalla, per di più seminascosto dalla vegetazione, è stato notato da un camionista dall’alto della sua cabina. Erano circa le 7 quando si è fermato e ha chiamato subito il 112. Ma da quanto tempo il corpo stava lì? Non si esclude che la morte possa essere avvenuta anche ore prima. A sciogliere questo dubbio saranno le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona. Nel frattempo, il magistrato ha disposto l’autopsia sul corpo di Andrea.
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