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Labaro, il Comitato Colli d’Oro sulla demolizione dell’ecomostro

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Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

A commento della notizia che è iniziata la demolizione dell’ecomostro del Parco Colli d’Oro a Labaro, evento al quale ha presenziato il sindaco Roberto GualtIeri accompagnato dal presidente del XV Municipio, Daniele Torquati, il Comitato Colli d’Oro così scrive in una nota.

“La vicenda  del palazzetto a Colli d’Oro era iniziata tanti anni fa, con un progetto di un palazzetto dello sport iniziato e mai finito, rimasto per anni nell’abbandono, tagliando a metà un parco curato dai cittadini e già in parte riqualificato dal Municipio. L’annuncio della realizzazione di una nuova struttura sportiva inserita un anno fa tra i progetti del PNRR, con annessi parcheggi e svariate altre strutture sportive all’interno del parco, ha destato allarme nel  Comitato del Parco Colli d’Oro, che da anni  si batte perché il rudere sia  eliminato e l’area verde restituita all’uso pubblico nella sua interezza”

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Il Comitato – continua la nota – ha presentato una proposta alternativa al progetto comunale affinché, con l’uso del palazzetto a disposizione anche dei residenti, si possa salvare il resto del parco pubblico. Proposta che finora è stata ignorata dall’amministrazione che sembra restia a caricare la futura società concessionaria di tali responsabilità, lasciando l’onere di questa concessione tutto sulle spalle della cittadinanza che, oltre a sobbarcarsi l’orrore di avere all’interno del parco una nuova struttura cementizia, si vedrà depauperato e tagliato le alberature di quel che resta. Infatti, il progetto di costruire una cittadella dello sport con parcheggi, skate park, campi sportivi dentro il parco pubblico mal si concilia (quando non è un vero attentato al verde pubblico ed al suo consumo di suolo) con la destinazione di utilizzo pubblico che l’area detiene”.

Il Comitato Colli d’Oro sostiene inoltre “che le parole “…la tutela integrale dell’attuale parco di Colli d’Oro e le aree di parcheggio esterne al parco” dette dal Presidente Torquati, che si ritiene soddisfatto “perché sono state esaudite tutte le richieste del Municipio”, come “ l’utilizzo di materiali ecosostenibili” e “la realizzazione di due percorsi che collegano zone e quartieri oggi separati…” sono fuffa non corrispondenti al vero del progetto e a quello che ora sta accadendo dentro il parco”.

Pesante affermazione quella del Comitato, secondo il quale “Non esiste nessuna “tutela integrale” quando si progetta il completo e radicale cambio d’uso di un giardino che fu creato a sua volta come compensazione della fascia di edificabilità del comprensorio Colli d’Oro. Di compensazione in compensazione il nostro parco è stato ridotto a poco più di 1 ettaro a fronte dei 6 ettari degli anni ’80. Quindi la positività della notizia che finalmente è iniziata la bonifica del rudere è legata a quello che verrà fatto dentro il parco”.

Per il Comitato Colli d’Oro “Non ci sono più alternative: o il progetto si limita al solo palazzetto riuscendo così veramente a risanare una incompiuta, con un palazzetto armonicamente inserito dentro un verdeggiante parco pubblico…o al parco potremmo anche dirgli addio. Per questo noi chiediamo:  chi potrà utilizzare il nuovo palazzetto dello sport che verrà costruito con i soldi del PNRR? Potranno i residenti di Labaro/Prima Porta affittare il campo a tariffe comunali in ore e giorni prestabiliti per  una partita di calcetto, o di pallavolo? La struttura saprà armonizzare quelli che sono i “valori” di un quartiere, un efficiente impianto sportivo liberamente aperto alla cittadinanza all’interno del più bel parco della zona, senza consumare ulteriore suolo e  senza sacrificare  altri alberi per costruirvi ulteriori  campi e inutili campi sportivi?

“Non serve gettare fumo negli occhi dei cittadini di Labaro e Prima Porta parlando di “tetti in erba”, “bosco sopra il tetto del palazzetto”, “pannelli solari”.  Quello che ormai è chiaro sotto gli occhi di tutti è che l’inclusione sociale che la funzione dello sport compie nel territorio non abbisogna dello smantellamento del parco Colli d’Oro. Anzi è il contrario. C’è vera inclusione quando si rispetta il tessuto sociale del quartiere. La differenza – conclude il Comitato – è tra un progetto in grado di risanare una cicatrice troppo a lungo lasciata nel quartiere, o nuovo cemento per profitti privati camuffato da “verde sportivo”, troppo spesso cavallo di Troia dei rigurgiti edificatori cementizi”.

Gualtieri a Labaro per la demolizione dell’ecomostro

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7 COMMENTI

  1. Come residente nel quartiere di Labaro mi auguro che venga realizzato prima possibile il palazzetto. Andiamo avanti. Si è già perso troppo tempo dietro a una minoranza rumorosa.

  2. Personalmete approvo il progetto del comune, di parco ne resta tantissimo, e poi nella zona non ci possiamo assolutamente lamentare, di verde ce ne è in abbondanza, sopratutto in quella zona. Centri sportini privati ce ne sono diversi, pubblico 0 quindi avanti con il progetto e fate anche in fretta che sappiamo come vanno le cose, vedi tutti gli anni trascorsi…………

    • X Marco
      Si, anche alcuni anni fa dicevano che avevamo tanto verde nel nostro quartiere…
      …ed e’ così con questa narrazione che degli 80 ettari di parco ne rimarrà 1 solo.
      Se il verde non lo difendi …lo perdi…

      Nella zona di Labaro Prima Porta (non dico del XV Municipio che e’ enorme) vi sono la bellezza di 11 impianti sportivi privati (che fa del nostro quartiere il Municipio con più impianti sportivi e più verde), MA NESSUNA CONVENZIONE CON IL COMUNE O MUNICIPIO…

      Addirittura ci sono impianti sportivi comunali dati in concessione e nei quali c’è chi non paga neanche il canone al Comune, come quello affianco al poligono di tiro di Tor di Quinto.

      Oggi se non si ci informa costantemente si rischia di dire delle corbellerie…

  3. Restano sempre alcune domande che devono attivare la cittadinanza a pretendere il controllo e la valutazione della realizzazione del progetto:
    Come verrà garantita la sostenibilità dei costi di gestione dell’impianto sportivo una volta concluso?
    Come verrà preservata la sua utilità sociale e comunitaria?
    Se verrà affidata a privati quali saranno le condizioni del suo funzionamento e dell’accessibilità dei cittadini del quartiere e come verrà garantito l’accesso a scuole e persone che non hanno grandi disponibilità economiche?
    Che cosa si prevede di fare per mitigare i problemi di accessibilità e mobilità già critici nel quartiere?

  4. X Simone
    I cittadini che ci sostengono ed hanno firmato la nostra proposta presentata al Comune NON E’ UNA MINORANZA RUMOROSA.

    Il Comitato e i cittadini che lo sostengono sono favorevoli alla bonifica del rudere e sulla costruzione del nuovo palazzetto, visto come il male minore…

    Si possono coniugare sport e rispetto del verde, basta volerlo, senza mettersi le fette di prosciutto davanti agli occhi per non voler conoscere come si può fare…
    … ma semplicemente per continuare ad essere bastian contrari su ogni proposta e lavoro fatto da cittadini che da anni si impegnano per cercare di salvaguardare “capra e cavoli” come si dice a Roma, a fronte di chi non vive il quartiere ma si permette di disprezzare quello che cercano di fare e costruire chi ci vive veramente dentro..

  5. X Pira
    Sono tutte domande che da mesi stiamo affrontando con la Presidenza della Commissione Speciale PNRR del Comune….

    Ma da cui non giunge ancora nessuna risposts

  6. La sola certezza è che sparisce tre quarti di parco !
    Per Marco, forse nn ha capito che non c’è nessuna certezza delle tariffe comunali? Non ha capito , non é abbastanza informato sull uso del palazzetto! La sua gestione sarà affidata ad una società sportiva che dovrà gestire campionati di sport come pallavolo, e altri sport minori . La narrazione che sarà per incrementare sport per i giovani del quartiere é pura illusione se non abbiamo la certezza di almeno una convenzione.
    Questo mega impianto porterà un gran casino nel quartiere.
    Già ne vediamo i primissimi effetti dai parcheggi scellerati inventati a via Magnano di Riviera a ridosso dell incrocio con via Clauzetto. Chi é stato il genio che li ha approvati? Sono pericolosi perché non permettono la visuale e la possibilità di svoltare in sicurezza.! Un angolazione diversa avrebbe permesso più sicurezza, ma evidentemente toglieva qlc posto auto. Il parcheggio é fondamentale per del palazzetto! Sono direttamente proporzionali.
    Per questo oggi via Magnano di riviera, come via di transito , ha perso metà della sua superficie e questi parcheggi non sono sicuri né per chi si ferma né per le auto che transitano sulla carreggiata ridotta. Mi auguro che vengano rivisti prima che succeda un incidente!

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