A conclusione del percorso di sensibilizzazione sulle vittime di mafia dell’associazione Libera, nel parco Volusia, a Grottarossa, alle 15.30 di sabato 23 marzo verrà inaugurato un memoriale in ricordo di Roberto Mancini, Sostituto Commissario della Polizia di Stato deceduto nel 2014.
Il memoriale è stato realizzato dagli scout del gruppo Roma 20 – che fa capo alla Parrocchia di S.Andrea – e che saranno tutti presenti all’evento assieme alla moglie di Roberto Mancini, ai colleghi dell’investigatore defunto, a una delegazione di Libera e a esponenti del Municipio XV.
Roberto Mancini
Stroncato da un tumore causato dal suo impegno, dieci anni fa, il 30 aprile del 2014, moriva Roberto Mancini, il primo poliziotto che con la sua squadra ha indagato sullo sversamento illegale di rifiuti speciali e tossici nei territori della Campania, che verranno poi indicati come terra dei fuochi, e sulle attività della camorra collegate.
Un’attività iniziata nel 1994, testardamente portata avanti per anni fra indagini sui clan e centinaia di sopralluoghi e servizi di osservazione su appezzamenti di terreno dove venivano seppelliti rifiuti tossico-nocivi e radioattivi. Un’attività che sfocerà in un processo per disastro ambientale e inquinamento delle falde acquifere iniziato nel 2011 e terminato nel 2016 con la condanna a vent’anni di reclusione a carico del maggior imputato.
Il contatto ravvicinato con rifiuti tossici e radioattivi durante l’attività investigativa portò però Roberto Mancini a contrarre il linfoma non-Hodgkin, causa del suo decesso nel 2014. Nel 2015 gli venne riconosciuta la Medaglia d’Oro al valor civile alla memoria.
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