Quando, nella notte tra martedì 1 e mercoledì 2 agosto, ignoti si sono introdotti nei locali del teatro Patologico rubando tutto il materiale necessario per proseguire le attività utili ai ragazzi che lo frequentano, l’artista non è rimasto di certo indifferente. Venuto a sapere del furto, ha subito deciso di donare ai ragazzi del Patologico un mixer suono e casse professionali.
Stiamo parlando di Stefano Fresi, attore, compositore e musicista, noto per aver interpretato ruoli iconici in numerosi film italiani e che da anni vive a Roma nord.
Lo avevamo intervistato poco più di uno fa e nel raccontarci del suo lavoro e delle sue passioni, ci aveva anche parlato dei suoi impegni sociali e di solidarietà. Uno in particolare, che coinvolge il nostro territorio, riguarda la magnifica realtà del Teatro Patologico, in via Cassia 472, che da anni – sotto la guida del regista Dario D’Ambrosi – svolge le sue attività didattiche, pedagogiche e teatrali per i diversamente abili.
“Il Teatro Patologico è una realtà incredibile – ci aveva detto Fresi – “riconosciuta al di fuori dei nostri confini che qui in Italia dovrebbe essere profondamente protetta, supportata e sovvenzionata dallo Stato”.
Il Teatro, nel dirsi commosso per il gesto così generoso e solidale da parte dell’artista romano, ha postato sulla sua pagina Facebook, oltre ai ringraziamenti, un link a cui chiunque può accedere per fare una donazione e consentire ai ragazzi di poter riacquistare il materiale sottratto nel corso del furto.
Occorre ricordare che Il teatro Patologico ha una storia ventennale e che in questi anni ha presentato i suoi spettacoli a Tokyo, Johannesburg, Rio de Janeiro, San Paolo, New York, Los Angeles, San Francisco, Londra e Stoccolma oltre a essersi esibito al Parlamento Europeo e al Palazzo delle Nazioni Unite a New York.
Se in questi anni si è riusciti a fare tanto, ad aiutare moltissimi ragazzi e loro famiglie, è stato anche grazie al contributo di molti, di semplici privati, di persone generose. Il furto delle scorse settimane è stata una ferita non solo per i ragazzi del Patologico, ma anche al cuore di tutti coloro che hanno creduto e credono nell’importanza fondamentale che il teatro ha nella crescita e nell’inserimento sociale di ragazzi con disabilità psichica e fisica.
Come non imparare dall’aiuto concreto di Fresi? Come non lasciarsi contagiare dalla sua generosità? Se ognuno di noi, nel suo piccolo o nel suo grande, copiasse il gesto dell’attore, sarebbe un bel calcio alla malavita, ai vandali.
Sarebbe un’occasione unica per poter dire che il bene è più forte del male ogni volta che si unisce e fa squadra. Per fare una donazione, lo ricordiamo, basta cliccare qui.
Valentina Ciaccio
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Bravo Stefano, grazie.