
“Credo che entro luglio la Regione quindi l’Arpa e quindi gli organi tecnici della regione, possano avere il tempo di valutare queste proposte che abbiamo introdotto e dirci se possono rispondere all’esigenza di ridurre i due inquinanti più importanti cioè PM10 e il biossido d’azoto“. Parole di Eugenio Patanè, assessore alla mobilità del Comune di Roma, intervistato il 26 giugno dall’emittente radiofonica New Sound Level.
In realtà luglio è diventato agosto, forse anche inizio settembre. Da quel che si apprende in queste ore pare infatti che la Regione Lazio e il Campidoglio avrebbero trovato un’intesa politica per apportare diverse modifiche alla proposta presentata dalla giunta Gualtieri per la futura Fascia Verde. Accordo che, secondo il Messaggero, potrebbe quindi essere ufficializzato nelle prossime settimane, una volta definiti gli ultimi dettagli tecnici.
Cosa cambierebbe
Ricordiamo prima di tutto che attualmente non possono accedere alla Fascia Verde gli autoveicoli a benzina e diesel, anche se alimentati a Gpl e metano, Euro 2 e precedenti, e tutti i veicoli diesel Euro 3.
Poi in primavera è arrivata la delibera a firma del sindaco Gualtieri in base alla quale dal primo novembre 2023 non potrebbero più accedere alla Fascia Verde le automobili alimentate a diesel Euro 4 nella fascia oraria 7.30-20.30. Stop anche per i veicoli commerciali N1, N2 ed N3 alimentati a diesel Euro 4 in alcune fasce orarie e stop a ciclomotori e motoveicoli alimentati a diesel Euro 3.
Infine, dal primo novembre 2024 anche le diesel Euro 5 e le auto a benzina Euro 3 non potrebbero più accedere alla Fascia Verde.
Successivamente, sull’onda delle contestazioni, delle petizioni con oltre centomila firme nonché dei dissapori anche all’interno della stessa maggioranza, il Campidoglio ha pensato di ammorbidire la delibera con alcuni provvedimenti che sono stati sottoposti alla Regione.
Ora, a quanto riferisce Il Messaggero, l’accordo raggiunto tra Campidoglio e la Pisana prevedrebbe il rinvio di un anno per lo stop alla circolazione dei diesel Euro 4 nella zona a traffico limitato.
Ma non solo, prevista anche la concessione ai possessori di veicoli a benzina dall’Euro 0 all’Euro 2 e a gasolio fino all’Euro 3 di 60 accessi liberi, oppure la possibilità di percorrere tra i 600 e i 4mila chilometri all’anno a seconda dell’anzianità del mezzo e a condizione di installare il dispositivo Move-In.
Infine sarebbero previsti il libero accesso ai veicoli a Gpl e metano, una trentina di bonus all’anno per le auto storiche e deroghe specifiche per alcune categorie.
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Che cosa è il dispositivo Move/In?
Egregio, ecco a lei
https://www.movein.regione.lombardia.it/movein/#/index
E chi non possiede uno smartphone?
Se ne procura uno. Si trovano a costi molto contenuti.
Mi sembra chiaro che non sia questione di prezzo, ma di obbligo. Trovo davvero antidemocratico e liberticida imporre ad un cittadino l’acquisto e l’uso di un qualsiasi oggetto. Non mi pare, leggendo la Costituzione, di avervi trovato qualcosa di simile.
Mi pare di capire che gli interventi di “aggiustamento” riguarderanno i veicoli e le loro classi di emissioni. Ma il vero problema della nuova fascia verde è la sua estensione, che sulla Flaminia arrivava sino al raccordo… impedendo di raggiungere persino il parcheggio di scambio di Grottarossa e la stazione della ferrovia urbana.
Sono d’accordo sul fatto che anche i confini della fascia verde debbano essere rivisti, o meglio, devono tornare come erano prima della modifica non annunciata e non voluta da nessuno.