Home CRONACA Fascia Verde, in arrivo le modifiche. Le ipotesi sul tavolo

    Fascia Verde, in arrivo le modifiche. Le ipotesi sul tavolo

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    Fabrizio Azzali

    Mentre continua l’installazione della segnaletica relativa ai 51 varchi elettronici che monitoreranno l’accesso alla Fascia Verde dei mezzi non autorizzati (nella foto Piazza Giuochi Delfici, a Vigna Clara, dove il varco impedirà anche ad anziani e persone deboli di fruire del parcheggio della parrocchia Santa Chiara ubicato una ventina metri dopo il cartello) dal Campidoglio arriva la notizia che la famosa delibera di giunta tanto contestata (la petizione per annullarla ha sfiorato le 90mila firme) subirà delle modifiche entro la fine del mese corrente.

    Ad annunciarlo è stato l’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, nel corso della commissione Lavori Pubblici della Regione Lazio tenutasi martedì 16 maggio nella quale è intervenuto per fare il punto della situazione.

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    Sulla nuova Fascia Verde – ha dichiarato – siamo obbligati a tenere insieme salute, qualità dell’aria e giustizia sociale. Il primo passaggio fondamentale da compiere è analizzare i dati della qualità dell’aria 2022 e 2023 per tentate di capire se sono migliorati o peggiorati, e questo al fine di fare nuove ipotesi. Poi offriremo nuovi pacchetti di modifica della delibera sulla Fascia Verde, che tengano in considerazione i vincoli regionali ma anche i diritti sociali. Con l’obiettivo di rivedere in maniera consistente le modalità di accesso. Li presenteremo tra circa una settimana“.

    Le ipotesi

    Sul tavolo della discussione diverse le soluzioni. Stando alle indiscrezioni sembra tutte le auto a gpl potranno circolare all’interno della nuova Fascia Verde a prescindere dalla classe Euro di appartenenza.

    Si parla poi di un rinvio di almeno un anno allo stop per le auto diesel Euro 4 come ai veicoli commerciali a gasolio N1, N2 e N3, sempre Euro 4. Inoltre sarebbe allo studio una sorta di ecopoass che prevede un numero di ingressi gratuiti all’anno mentre potrebbero essere ampliate le deroghe che potrebbero comprendere i veicoli utilizzati dai lavoratori appartenenti a categorie specifiche.

    Infine si parla anche di incentivi mirati per l’acquisto di nuove auto da destinare alle soglie Isee basse o per determinate categorie.

    La disciplina

    Nel frattempo è bene ricordare che la disciplina attualmente in vigore prevede che dal lunedì al sabato, festivi esclusi, le auto Euro 0, 1 e 2 non possono entrare nella Fascia Verde. Per i diesel, ci sono anche gli Euro 3. Divieto valido anche per moto e motorini Euro 0 e 1.

    La delibera di giunta capitolina del novembre 2022, quella che prevede anche i 51 varchi con telecamere di controllo, stabilisce che il divieto di accesso venga  progressivamente esteso ad altre tipologie di veicoli: i diesel Euro 4 da novembre 2023 e le benzina Euro 3 e i diesel Euro 5 da novembre 2024.

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    3 COMMENTI

    1. Provvedimenti inapplicabili in questa città caratterizzata da servizi pubblici scadenti ed inefficienti. Ormai tutto viene posto e proposto sotto l’egida dell’ecologia e della salute pubblica, ma la salute pubblica è anche quella mentale, che tali provvedimenti, laddove applicati nei modi e nei termini citati, rischiano di mettere a dura prova!

    2. Ometto ogni commento sugli incentivi per acquisto auto nuove legate all’ISEE basse.
      Le due cose sono talmente in contrasto tra di loro, tenuto conto del coste delle auto nuove, che solo proporlo significa stare fuori dal mondo reale. Gianmarco/41

    3. Ma si! Risolviamo tutto con un bel cartello lungo un metro e mezzo scritto in corpo 6.
      Sarebbe da fermarsi con l’auto sulla strada davanti al cartello, mettersi a leggere la normativa libretto alla mano e creare il panico. E quando mai per sbaglio dovesse arrivare la Municipale rispondere che si sta cercando di capire se la propria auto può passare o no, prima eventualmente di fare una pericolosissima marcia indietro dato che il cartello è piazzato proprio al limite, su strada a senso unico e con tanto di spartitraffico in cemento e non qualche decina di metri prima dove si potrebbe ancora tornare indietro senza incorrere in sanzioni.
      Poi vorrei vedere la faccia del giudice chiamato a dirimere la questione (a naso la si vince, ma non sono un legale, lascio la parola a chi ha studiato per questo).

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