
Man mano che trascorrono le ore diventa più chiaro lo scenario della tragedia avvenuta in via del Labaro 22, nell’omonimo quartiere di Roma Nord. Prende sempre più corpo l’ipotesi di un omicidio-suicidio, una dramma dell’isolamento in cui vivevano Agnese Oliva, 94 anni, e Paolo Alessandrini, il figlio sessantenne.
Il fatto sarebbe avvenuto non meno di un mese fa ed è stato il forte odore che usciva dal loro appartamento al piano terra della palazzina a mettere in allarme i vicini che nella mattina di oggi, mercoledì 29 marzo, hanno chiamato la Polizia.
Sul posto sono giunti gli agenti del Commissariato Flaminio Nuovo di piazza Azzarita che quando sono entrati hanno trovato l’anziana riversa sul letto in una pozza di sangue e a terra il corpo del figlio; accanto a lui un fucile a canne mozze, un’arma che è stato appurato essere appartenuta al padre e regolarmente denunciata.
Su disposizione della Magistratura, i corpi di madre e figlio saranno sottoposti ad autopsia per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Gli investigatori della Polizia stanno indagando sulle circostanze e la dinamica del fatto ma l’ipotesi più diffusa è che si sia trattato di un omicidio-suicidio: secondo le prime ricostruzioni l’uomo avrebbe ucciso l’anziana mamma per poi rivolgere il fucile contro se stesso.
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