Eccolo, torna il Sei nazioni. Comincia l’edizione centoventinove di uno dei tornei più prestigiosi della palla ovale e Roma ospita, domenica pomeriggio, la sfida fra l’Italia e la Francia, squadra campione in carica, imbattuta da luglio 2021, tornata a conquistare il trofeo dodici anni dopo l’ultima volta.
Una Francia che, fra le altre cose, ospita quest’anno il mondiale e che punta ovviamente a conquistarlo. Dal canto loro gli azzurri, che nel 2022 sono tornati a vincere un match del Sei nazioni dopo sette anni di sconfitte, puntano a ben figurare nel match coi transalpini, consapevoli della straripante forza francese.
In palio c’è il trofeo “Garibaldi”, nato nel 2007 proprio all’interno della competizione che vede partecipare anche Inghilterra, Irlanda, Scozia e Galles. Italia-Francia si disputa per la quarantottesima volta e le ostilità sono state affidate all’inglese Matthew Carley.
Fischio d’inizio previsto alle 16, non c’è la “domenica ecologica” (spostata per esigenze elettorali, non certo per il rugby), per cui si vivranno comunque i consueti problemi di traffico, parcheggi e compagnia cantante.
Scavalcata la sfida coi transalpini, l’Italia tornerà a giocare in casa il 25 febbraio contro l’Irlanda e l’11 marzo, antagonista il Galles.
Non solo rugby, comunque, nel fine settimana. Sabato sera, fischio d’inizio alle 18, l’Olimpico ospita Roma-Empoli, match che dovrà rappresentare per i giallorossi una sorta di riscatto dopo la clamorosa eliminazione patita in coppa Italia.
Poi, per il manto erboso dello stadio romano, una volta scavalcati calcio e Italrugby, ci sarà un breve periodo di riposo. Tornerà a essere calcato il sabato successivo, dalle 20 e 45 in poi, per Lazio-Atalanta. Gli addetti al campo sperano di mantenere integro il tappeto verde. Ovvio, gelate permettendo.
Leonardo Morelli
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