La Roma esce inaspettatamente dalla coppa Italia, la sconfitta contro la Cremonese estromette i giallorossi da una competizione che negli ultimi anni appare stregata.
La battuta d’arresto contro la squadra dell’ex tecnico della Lazio Davide Ballardini è punta dell’iceberg di una serata-no e soprattutto l’apice di un periodo nero per la squadra, che subisce il caso-Zaniolo e qualche mugugno di troppo dei tifosi, divisi sull’allenatore lusitano esattamente come negli anni Cinquanta i tifosi si dividevano fra Coppi e Bartali.
E come sempre, nella notte, i tifosi stessi si sono scatenati, con i tanti meme postati sui social, protagonista su tutti Josè Mourinho. Stasera toccherà alla Lazio, in campo contro la Juventus a Torino, tenere alto l’onore della città per quel che concerne la coppa Italia, considerata a volte come un ripiego più che una manifestazione di prestigio.
Ma non è solo il calcio protagonista di una città assetata di sport, che fra un anno avrebbe potuto ospitare i Giochi olimpici – e sarebbe stata una manna dal cielo per l’impiantistica sportiva – mentre invece sarà costretta a rimboccarsi le maniche per dare importanza a quelle che rappresentano vere e proprie cattedrali del deserto.
Basti pensare allo stadio Flaminio, che avrebbe tranquillamente potuto ospitare per esempio quel Sei nazioni di rugby che comincia sabato con la sfida interna Italia-Francia. Del secondo stadio di Roma resta la carcassa, e l’unica speranza resta qualche “ricco sciupone” che abbia voglia di investire per restituire per lo meno un minimo di normalità all’impianto sportivo realizzato alla vigilia dell’Olimpiade del 1960. N
ei giorni scorsi del Flaminio ha parlato anche l’Assessore allo Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato, ma come ha sottolineato ogni stesso… “le chiacchiere stanno a zero”.
Leonardo Morelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
