A Grottarossa, dopo l’apertura del secondo lotto del parco Volusia avvenuta nel dicembre 2021, l’ultima questione da risolvere restava quella del recupero dei tre casali che insistono sul terreno della parte alta del parco, a oggi in completo stato d’abbandono.
Già lunedì 26 aprile 2021 il Consiglio del Municipio XV aveva votato un atto col quale si chiedeva di finanziare un bando di concorso e la progettazione per recuperare le tre strutture e renderle fruibili ai cittadini per scopi socio culturali. Fuori dall’aula, si ipotizzava una biblioteca multimediale, una ludoteca, attività di ristoro e ricreative.
La conferma che questa fosse la strada da seguire è poi arrivata domenica 19 dicembre, in occasione dell’apertura del secondo lotto del parco.
“Oggi annunciamo il nostro impegno ad avviare la progettazione per il recupero dei casali la cui destinazione sarà stabilita tramite un percorso partecipato che vedrà protagonista la cittadinanza” dichiarò nell’occasione Marcello Ribera, assessore all’Ambiente del Municipio XV, spiegando che grazie alla disponibilità dell’assessore capitolino all’Urbanistica Maurizio Veloccia tutti gli scogli erano in via di superamento.
Al via il percorso partecipato
E’ stato annunciato in queste ore che l’Amministrazione municipale è pronta a realizzare la progettazione per il recupero dei casali, avviando un confronto con la collettività per raccogliere idee e contributi in merito alla destinazione funzionale di questi spazi da rigenerare.
L’appuntamento per tutti gli interessati a partecipare al percorso partecipato è per venerdì 25 marzo alle 17.30 nell’aula magna della scuola Parco di Veio in via Fosso del Fontaniletto 29/B. Saranno presenti, oltre a Ribera, il Presidente del XV Daniele Torquati e l’Assessore capitolino Maurizio Veloccia.
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Avendo una discreta conoscenza delle aree verdi (parchi e riserve) di Roma Nord e tenendo conto che il progetto di Villa Paladini (centro visita per l’Insugherata) è andato a farsi benedire la mia proposta è la seguente:
Destinare i tre casali alla realizzazione di un “Centro di cultura ecologica e ambientale” così articolato:
1° blocco: Biblioteca monotematica sulla Natura delle aree verdi di Roma Nord (flora, fauna, geologia ecc.)
2° blocco: piccolo Museo della Natura (flora, fauna, riproduzioni di ambienti naturali, ambienti geologici, esposizione di campioni naturali quali tracce, piume, fatte ecc.)
3° blocco: Centro conferenze per lo svolgimento di attività di divulgazione a favore delle scolaresche, attività svolte da organizzazioni, circoli, cooperative ambientaliste (attività soprattutto pratiche).
Il Centro di cultura ecologica e ambientale potrebbe avvalersi della collaborazione dell’Ente Parco di Veio e di Roma Natura oltre al concorso di tutte le associazioni ambientaliste.
Si tratterebbe di un progetto a totale favore delle scuole e soprattutto dei giovani che potrebbe diventare centro di riferimento per tutte le attività pratiche da svolgere nelle aree verdi di Roma Nord (Riserva dell’Insugherata, Riserva di Monte Mario, Inviolatella Borghese, Parco del PIneto, Parco di Veio)
Ottime proposte che pare (almeno dalla assenza di commenti) di scarso interesse per gli abitanti della zona! Peccato.
Per Villa Paladini, di proprietà privata, proprio oggi è iniziato l’abbattimento di alcuni Pini.