“Ridurre i consumi” sono ormai le parole d’ordine per fronteggiare l’impennata dei costi di luce e gas. Tra i corridoi del Campidoglio, proprio in queste ore, si stanno decidendo quali provvedimenti mettere in campo.
Il drammatico conflitto in Ucraina riverbera sull’Italia in varie vesti, tra cui il caro bollette e i prezzi record dei beni di prima necessità, un problema che si era già fatto sentire a inizio anno ma che è peggiorato drasticamente con lo scoppio della guerra.
Per far fonte alla situazione di emergenza, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha promesso ai cittadini di elaborare al più presto un piano di contenimento delle bollette e del carburante, che ha ormai superato i 2 euro al litro.
Nella giornata di oggi, infatti, si svolgerà una riunisce con il vertice ACEA, l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, e l’assessora ai Lavori Pubblici, Ornella Segnalini, per definire le misure necessarie a fronteggiare la crisi energetica.
“Penso sia giusto cercare di attuare una strategia di risparmio energetico in un momento come questo, ma preferisco pronunciarmi sulle misure specifiche dolo dopo le valutazioni tecniche”, ha spiegato il Sindaco, presentando comunque alcune ipotesi di strategia, riguardanti soprattutto il contenimento delle spese pubbliche non necessarie: spegnere le luci davanti a monumenti e musei; diminuire la luminosità dei lampioni sulle strade dove ciò non compromette la sicurezza stradale; abbassare di pochi gradi la temperatura dei riscaldamenti negli uffici pubblici.
Misure che a molti ricorderanno l’austerity del 1973, quando in seguito alla grave crisi petrolifera alcune città italiane dovettero emanare drastiche disposizioni per contenere i consumi non essenziali. Per sei mesi si spensero l’illuminazione pubblica e le insegne dei negozi, si stabilì la chiusura alle 23 per le attività commerciali e si imposero le domeniche a piedi.
Ognuno faccia la sua parte
Il sindaco Gualtieri sta quindi cercando delle soluzioni, anche con l’aiuto dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e spera che un supporto importante possa arrivare dal governo. A ogni modo, ricorda che “tutti i cittadini possono fare la propria parte sul risparmio energetico, indipendentemente dalle scelte che faranno le istituzioni”.
Concetto ribadito anche dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti “Tutti i cittadini che vogliono dare una mano anche al popolo ucraino possono autonomamente continuare a consumare meno energia. Può sembrare banale ma è utile, dal riscaldamento da spegnere prima, a tutta una serie di misure che individualmente si possono prendere”.
L’allarme del Codacons
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha dichiarato che l’attuale l’escalation dei costi poterà quest’anno una nuova ondata di povertà in Italia. “L’abnorme aumento delle bollette di luce e gas scattato a gennaio e i rincari delle tariffe che proseguiranno nel 2022, unitamente alla fiammata dei prezzi al dettaglio, determineranno una forte contrazione dei consumi nell’anno in corso. A tale situazione si aggiunge la guerra scoppiata in Ucraina, che rischia di avere effetti pesanti sui listini al dettaglio e, quindi, sulla spesa delle famiglie”.
“Tutti gli indicatori – chiarisce – evidenziano la necessità di un intervento urgente ed efficace del Governo per salvare industria, famiglie e imprese da una situazione non più sostenibile, attraverso misure in grado di calmierare i prezzi al dettaglio e portare ad una riduzione delle tariffe di luce e gas”.
Giulia Vincenzi
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Una motivazione in più per aprire la Stazione di Vigna Clara.. molta gente è costretta a prendere l’auto ! mancano due settimane alla fine di marzo. anche questa volta era una bugia? tutto tace e noi ci rimettiamo!