Nel Consiglio odierno del Municipio XV è stata approvata la proposta di posizionare su Piazzale di Ponte Milvio una mattonella commemorativa che parli ai passanti della violenza contro le donne.
Si tratta di “un gesto simbolico ma di grande importanza” sottolinea la Presidente della Commissione Cultura del Municipio XV, Laura Gigli, che ha presentato la proposta proprio nella giornata internazionale della donna col contestuale avvio, nel XV, del “mese della Consapevolezza”.
“Perché sia l’8 marzo tutti i giorni, ho voluto presentare questo documento che segna un altro passo importante per il nostro Municipio nel percorso avviato, sin dal nostro insediamento, a favore della parità di genere e contro la violenza sulle donne” spiega la presidente nel ricordare che si tratta di “un fenomeno purtroppo in costante crescita e i cui numeri non sono affatto consolanti. Non dobbiamo quindi abbassare l’attenzione ma piuttosto procedere con azioni mirate al contrasto e di aiuto a tutte le vittime coinvolte”.
8 Marzo, Rollo-De Angelis: “Marzo mese della consapevolezza, gli appuntamenti nel XV”
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Nel “mese della consapevolezza” è previsto per il giorno 18 presso il XV Municipio un incontro con tema: “Il cammino e la scoperta del nuovo Uomo” (uomo con la U maiuscola…). Ora a meno che non si tratti di parlare di Friedrich Nietzsche (ma dubito…) a me sembra che al momento non ci sia bisogno di nessun uomo nuovo. E’ vero, i casi di violenza ingiustificata nei confronti delle donne sono tanti e drammatici ma a fronte di una minoranza di uomini violenti (che la giustizia dovrebbe mettere sempre in galera) esistono MILIONI di Uomini che sono bravi mariti o fidanzati, ottimi padri, grandi lavoratori, in poche parole “galantuomini”. Scrive Marcello Veneziani: “In malafede si insiste a rimarcare che i crimini commessi contro le donne avvengono soprattutto tra le pareti domestiche o comunque ad opera di mariti, fidanzati e familiari. Lo scopo è delegittimare la famiglia….l’intento subdolo della denuncia è suggerire che la fonte dei crimini e misfatti sia la famiglia come istituzione”.
Ogni anno centinaia di maestre vengono denunciate o arrestate per violenze sui bambini all’interno degli asili eppure a nessuno verrebbe da dire che tutte le donne sono violente.