
Ha sparato tre colpi in aria nel cuore della notte per spaventare i ladri che gli erano entrati in casa. Ed è riusciuto nell’intento: i malviventi, in abiti scuri e col passamontagna sono fuggiti precipitosamente dal giardino, da dove erano entrati per introdursi nella casa.
Il fatto è accaduto nella notte fra martedì 22 e mercoledì 23 febbraio in via Cortina d’Ampezzo, in una villa a due piani abitata da un avvocato con la sua famiglia.
Mentre tutti dormono, l’uomo ha sentito dei rumori provenire dalla cucina al piano terra, qualcuno stava forzando la porta-finestra che dà sul giardino. Con in pugno una semiautomatica regolarmente registrata e detenuta è sceso e ha visto quattro ombre entrare in casa. Senza pensarci più di tanto, è uscito nel giardino e ha sparato in aria tre colpi sperando di spaventarli.
Il suo sangue freddo viene premiato. I quattro ladri abbandonano di corsa la casa e scappano da dove erano entrati, fuggendo probabilmente a bordo di un’auto parcheggiata poco lontano.
Sul posto arrivano le pattuglie del XV Distretto di Polizia Ponte Milvio che raccolgono le deposizioni dell’avvocato e dei familiari che però hanno poco da dichiarare: dormivano e sono stati svegliati dai colpi di pistola. Gli investigatori stanno ora acquisendo le immagini delle telecamere in strada da qualche mese installate dal Consorzio stradale Via Cortina d’Ampezzo e di quelle degli impianti dei singoli condomini adiacenti con l’obiettivo di rintracciare la targa di un’auto o di un furgone mentre si allontana nei minuti successivi alla tentata rapina.
Fatti del genere sono raramente accaduti nella zona, funestata negli ultimi tempi più che altro da furti d’auto o di pneumatici continuamente denunciati dalle vittime sui social. Ecco perché gli investigatori sono propensi a ipotizzare che la tentata rapina, o il tentato furto, non sia un fatto occasionale ma piuttosto un’operazione preparata a tavolino con il probabile supporto di qualcuno che conosceva bene la zona e la villa presa di mira.
Via Cortina d’Ampezzo, ancora furti ad auto. Ma ecco le telecamere
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Magari qualche magistrato lo riterrà responsabile di chissà cosa….ma l’avvocato si è comportato in modo corretto: non ha fatto male a nessuno e ha tutelato la sua famiglia…bravo!La proprietà privata deve essere un bene INVIOLABILE!