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    Roma Nord, slalom tra i rifiuti in attesa del piano straordinario

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    Galvanica Bruni

    Roma Nord continua a essere sommersa dai rifiuti. La situazione è invivibile, i residenti sono esasperati e attendono che gli interventi di pulizia straordinaria avviati in altre zone del XV Municipio vengano estesi al più presto in tutti i quartieri.

    Roberto Gualtieri, neosindaco di Roma, ha da subito promesso un piano straordinario per l’intera città con uno stanziamento di 40 milioni di euro, parte dei quali da dedicare all’incremento del lavoro di mille operatori Ama, alla manutenzione del verde e alla rimozione delle micro-discariche.

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    Nel XV Municipio, in questi giorni, le operazioni ordinate dal neopresidente Daniele Torquati si sono concentrate sull’aree di Valle Muricana, Labaro e Cesano, dove una squadra si è dedicata alla raccolta dei rifiuti, alla pulitura di marciapiedi e strade, alla bonifica del verde in eccesso e, quindi, alla riqualificazione del centro abitato.

    “Siamo partiti dalle zone periferiche perché non era necessario predisporre preventivamente Determinazioni Dirigenziali della Polizia Locale per modifiche provvisorie della viabilità, ma per le prossime settimane abbiamo in previsione di agire su tutti gli altri quartieri del Municipio”, ci spiega Torquati annunciando che all’inizio della prossima settimana gli interventi coinvolgeranno Collina Fleming e a seguire Ponte Milvio, Vigna Clara, Cassia, La Storta e Osteria Nuova; i tempi saranno dettati anche dalle condizioni atmosferiche.

    Prendi, per esempio, Collina Fleming…

    Numerose le segnalazioni ricevute dalla nostra redazione, denunce tutte confermate da un nostro sopralluogo. Abbiamo preso come campione il quartiere Collina Fleming dove  il cattivo odore nelle strade è tangibile, la mole dei rifiuti impressionante.

    Buste, scatole, plastiche o scarti alimentari che non entrano più nei cassonetti – spesso rotti o divelti – abbandonati a terra. Ma anche mobili, materassi, elettrodomestici e vestiti. La spazzatura invade le strade e i marciapiedi ostacolando il passaggio, come fossero discariche a cielo aperto.

    Immagini con le quali i romani convivono da tanto tempo ma che non vogliono più accettare. La sicurezza e la salute sono compromesse, oltre che il decoro che luogo in cui si vive.

    Difficile fare un elenco delle vie che hanno più bisogno di essere riqualificate. Non c’è un cassonetto che sia in buono stato e non circondato da buste della spazzatura, persino quelli che raramente si trovano vuoti; non c’è un cassonetto che dietro non nasconda una montagna di rifiuti; non c’è un cassonetto che affianco non abbia una vecchia sedia o un elettrodomestico arrugginito o uno specchio rotto o un pezzo d’armadio; a via Loria, giace da mesi lo scheletro di un motorino lasciato accanto al contenitore della plastica.

    Tante domande

    La colpa è di tutti. Dell’amministrazione in ritardo, degli incivili che abbandonano in strada i rifiuti ingombranti, dei commercianti che gettano gli scatoloni a terra senza neanche piegarli, dei servizi di raccolta e pulizia che non funzionano.

    Che fine hanno fatto gli operatori ecologici e le spazzatrici mobili? Perché la carta è il rifiuto che più raramente viene portata via? Perchè nei negozi non funziona il porta a porta? Perchè non s’incrementa il numero delle foto-trappole per cogliere in flagranza di reato chi abbandona rifiuti in strada? Sono solo alcune delle tante domande che in molti si pongono.

    “La precedente amministrazione capitolina – chiarisce il presidente Torquati – ha tolto ad AMA le competenze di diserbo e pulizia delle strade, delegandone la gestione ai municipi, che però hanno avuto chiaramente difficoltà. Noi stiamo chiedendo ad AMA la collaborazione per una riqualificazione completa e li ringrazio per quel che stanno facendo”.

    “L’assessore municipale alle Politiche Ambientali, Marcello Ribera, sta facendo un gran lavoro per riorganizzare la raccolta di rifiuti delineando un piano dei servizi che preveda un’efficienza maggiore in termini di pulizia e controllo. Tutto con le difficoltà derivate dal cambiamento dei contratti di servizi e di management di AMA”, chiarisce Torquati, e aggiunge: “Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, riteniamo che l’attuale bando di gara sia sbagliato e vorremmo aiutare AMA a stilare una gara più equilibrata”.

    Giulia Vincenzi

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    4 COMMENTI

    1. Si, è vero, la colpa è anche (in larga parte) dei romani.
      Più volte mi è capitato di vedere cassonetti vuoti e tutto intorno sacchetti o rifiuti di tutti i generi. Mi è capitato anche di vedere sacchi di plastica enormi pieni di indifferenziata nel cassonetto dell’umido quando quello dell’indifferenziata era vuoto. O anche un intero pallet di legno nel cassonetto della carta (per spregio) il cui sportello era stato forzato. Io faccio di tutto per cercare di differenziare i rifiuti, anche con disagi in casa e poi vedo che buona parte dei miei concittadini rende inutile i miei sforzi. Il comune DEVE mettere in piedi un sistema che colpisca questo malcostume perchè altrimenti i romani che si impegnano nel fare la raccolta differenziata, presto smetteranno di fare questo inutile sforzo.

    2. Quello che lascia sgradevolmente perplessi è il fatto che tutto questo continui nonostante l’AMA metta a disposizione gratuitamente le aree ecologiche e, periodicamente, effettui raccolte straordinarie ugualmente gratuite. Questo depone a favore della tesi di Accelerix sullo sfregio. Diverso è il discorso sulla raccolta a domicilio degli ingombranti, visto che questa richiede l’avvenuto pagamento della tassa sui rifiuti. Evidentemente c’è una forte evasione su tale tassa.

    3. L’impressione che a volte sia per sfregio l’ho avuta anche io.
      Altre volte invece i bidoni sono proprio pieni e non vengono vuotati abbastanza in fretta. Il risultato sono i sacchetti tutti intorno e i camion dell’AMA che passano e ritirano meccanicamente solo quello che c’è dentro i bidoni, lasciando tutto il resto a terra: bidoni vuoti e rifiuti per terra.
      C’è anche da dire che i bidoni sono fortemente sottodimensionati sia per la dimensione del quartiere che per la frequenza di raccolta.
      Di fatto l’unica cosa che viene raccolta con regolarità è l’indifferenziato.
      La plastica sono più di due settimane che non viene raccolta.
      La carta siamo arrivati a 10 giorni.
      Umido e vetro probabilmente vengono conferiti di meno e generalmente ci sono meno criticità.
      Quanto al posizionamento dei bidoni, temo che nessuno abbia mai fatto realmente una analisi seria in proposito. E dire che non dovrebbe essere troppo difficile predire quanta spazzatura verrà prodotta avendo sia i dati storici che il numero di abitanti. In mano a persone capaci e di buona volontà si dovrebbero poter fare previsioni quasi al grammo solo osservando i flussi giorno per giorno.

    4. Sicuramente l’inciviltà degli eredi dell’Antica Roma ha la sua parte.
      Vero pure che nulla incentiva
      Cassonetti sporchi , maleodoranti e malmessi che certo non ti ispirano a toccarli per aprire lo sportello o leve inferiori che mai funzionano.
      Buchi per introdurre plastica che paiono orifizi di non so cosa , spesso “costretti” a lasciare fuori oggi minimamente più ingombranti.
      Fessure per rifiuti cartacei che ti obbligano a strappi e pieghe non sempre agevoli
      Unico funzionale , il vetro fatto salvo per il “boccione”
      Vero pure che abbiamo un’alta percentuale di carta , vetro e plastica riciclata il ché sta a significare che poi la maggior parte delle persone “collabora” ( in altri luoghi si viene “premiati” con sconti od altro per questa cosa , sarebbe quasi giusto visto che paghiamo la tassa più alta d’Italia per un servizio di merda )
      Installare delle web cam costerebbe poche centinaia di euro cad. e sarebbe un deterrente ( se usato propriamente ) di assoluta efficacia ( magari potrebbero anche identificare gli operatori Ama che rubano la benzina o chiacchierano simpaticamente insieme invece di lavorare )
      Forse la soluzione l’hanno trovata a Villa Gordiani , hanno messo tutti i sacchetti in mezzo alla strada e sono dovuti intervenire ; immagino che i sacchetti fossero accatastati intorno ai già stracolmi cassonetti , non credo se li siano portati da casa.
      Aree ecologiche , secondo me poche e raggiungibili lungo strade trafficate ( Bufalotta , fila su via Olimpica come per Via dei Campi sportivi , Primavalle agonia del sottopasso) ; non tutti accettano tutto come sarebbe “normale” , mi sono trovato a lasciare il legno a campi sportivi e poi dover andare alla bufalotta per due sacchetti di calcinacci , meno paziente li avrei gettati nel cassonetto ).
      Per non parlare del personale che pare sia li per fare un favore , ho dovuto aiutare una anziana signora che non riusciva a scaricare un divano , troppa fatica per gli addetti e poi non era loro compito ( chissà quali saranno allora ? )
      Vi sovviene alla memoria quelle laboriose figure che armate di scopa con lunga saggina ramazzavano con cura e diligenza le strade ? memoria andata nel tempo
      Siamo lontani da una soluzione
      Intanto Gualtieri è impegnato a nominare assessori con il massimo dello stipendio consentito ( un obbligo verso le varie correnti , mai che gli prendesse una polmonite ! ) altro che piano straordinario di pulizia

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