
Mancano ormai tre giorni al voto che permetterà alle cittadine e ai cittadini di Roma di scegliere il nuovo Sindaco e i nuovi Presidenti dei quindici municipi.
E’ stata una campagna elettorale breve ma molto impegnativa, fatta di lunghe giornate vissute sulle strade del Municipio XV, al fianco di tutte e tutti i candidati consiglieri e soprattutto insieme alle persone.
In questi trenta giorni non abbiamo mai perso di vista il nostro obiettivo: camminare insieme alla comunità, ascoltarla, darle delle risposte e soprattutto essere sempre aperti al confronto e al dialogo.
Con tutte e tutti, nessuno escluso.
Con queste poche righe voglio spiegarvi ancora una volta perché ho deciso di candidarmi nuovamente alla Presidenza del Municipio: perché non mi piace lasciare le cose a metà. Perché il lavoro fatto durante il nostro scorso governo – frutto di un grosso impegno da parte di tutta la mia squadra, di ore e ore di studio, di notti in bianco, di attività, di presenza sul territorio e di conoscenza e confronto con le cittadine e i cittadini di questo territorio – non vada sprecato.
Ma non solo. Ho deciso di ricandidarmi anche per tutto il lavoro fatto in questi lunghi cinque anni all’opposizione, periodo in cui non ho saltato neanche una seduta di Consiglio raggiungendo il 100% di presenze e in cui non ci siamo mai tirati indietro, facendo in modo che tutta la fatica fatta nel triennio precedente non fosse vana.
In questo periodo, ma per chi già mi conosce sa che è sempre stato così, ho sempre parlato di impegni e mai di promesse. L’impegno c’è nel programma che vi propongo ma anche in tutto quello che faccio ogni giorno. Non sono abituato a fare promesse che non posso mantenere, come invece tanti altri fanno, questo anche e soprattutto per il rapporto di fiducia e lealtà che negli anni ho costruito con molti di voi. E’ per questo che alle promesse preferisco i temi reali per rimanere concentrato sulle criticità che interessano il nostro municipio e che necessitano di soluzioni, concrete e definitive.
Lo stesso vale per l’assunzione di responsabilità, un tarlo fisso per me. Pretendere che il Municipio si assuma la responsabilità, anche quando alcune questioni non sono direttamente di sua competenza, significa rispettare un patto con le cittadine e i cittadini che ci votano. Significa non rifugiarsi dietro il famoso “scarica barile” ma contribuire alla risoluzione del problema, anche quando non è di stretta competenza municipale.
E’ difficile sì, ma nessuno ci ha mai assicurato che fosse facile. E io ho sempre scelto la strada più giusta non quella più facile.
Il Municipio è il primo sportello territoriale, la prima porta a cui le cittadine e i cittadini possono e devono affacciarsi in caso di difficoltà, anche e solo per chiedere spiegazioni, per ricevere informazioni. In tutti questi anni la mia porta è sempre rimasta aperta, sia al governo che all’opposizione.
Ora passiamo ai temi e, per chi non lo avesse già fatto, vi invito a leggere il mio programma a questo link: http://www.danieletorquati.it/
Prendetevi dieci minuti e leggetelo.
Quello che leggerete non è una semplice lista della spesa, né tanto meno un copia e incolla di tematiche vecchie e nuove.
E’ un progetto, sono dei contenuti, è una visione di trasformazione del Municipio XV.
E’ la volontà di voler assicurare la vivibilità dei quartieri di un territorio più grande del Comune di Milano, potenziare i servizi pubblici come gli asili nido, i centri diurni, le ludoteche, ma anche quelli privati come centri sportivi, doposcuola e pet therapy.
E’ l’impegno, e questo lo dobbiamo soprattutto ai giovani, di assicurare la rigenerazione degli spazi da destinare alla socialità e alla cultura e garanzia della loro costante manutenzione, e anche di assicurare la conversione di immobili dismessi o inutilizzati in spazi di studio e/o co-working.
Parliamo poi di plurifunzionalità degli spazi verdi, di presenza capillare di presidi socio-sanitari, ma anche di turismo, ambiente, lavori pubblici e rigenerazione urbana, politiche sociali e di genere – tema a noi caro – e di commercio.
E poi un tema su tutti, il risanamento idraulico. La cura delle periferie passa anche da qui, le cittadine e i cittadini del nostro municipio hanno il diritto di vivere sereni e senza la paura che le loro case e i loro esercizi commerciali si allaghino a ogni pioggia intensa.
Al riguardo, nei venti anni precedenti al nostro governo non è stato fatto nulla, poi con noi dal 2013 al 2016, grazie agli investimenti pubblici, la situazione è migliorata per poi bloccarsi di nuovo negli ultimi cinque anni.
Non possiamo e non dobbiamo sottrarci al progetto di risanamento idraulico del nostro territorio, ne vale la vita e la sicurezza di tutti.
Ecco perché mi candido, perché ci sono sempre stato. Perché si deve tornare a scegliere l’esperienza e la competenza.
E voglio farlo ancora una volta insieme a tutti voi.
Colgo l’occasione per invitarvi a due ultimi appuntamenti che chiuderanno questa campagna elettorale: vi aspetto, insieme al candidato Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, venerdì 1 ottobre dalle 10, per iniziare dalla Stazione di Vigna Clara, altro tema scottante per il nostro Municipio e per cui noi – oltre ad aver riavviato e completato i lavori dopo 20 anni – ancora oggi insistiamo senza ambiguità per la sua ripartenza. Subito dopo incontreremo i commercianti dei mercati di Piazza Luigi Diodati e Piazza Monteleone di Spoleto.
Sempre venerdì 1 ottobre, ma questa volta alle 17.30, vi aspetto invece con Alessio D’Amato, Assessore alla Sanità della Regione Lazio, a Piazzale di Ponte Milvio per l’evento di chiusura della campagna elettorale.
Sarà un’altra occasione di incontro e confronto, ma anche solo un pomeriggio per stare insieme e ascoltare la bella musica di Beatrice Giliberti, una giovane cantante del nostro Municipio.
Vi aspetto e grazie.
Daniele
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