In via Valdagno al Fleming e in via Stefano Jacini a Vigna Clara sorgeranno due nuove aree cani. A renderlo noto il presidente del Municipio XV, Stefano Simonelli, sul suo profilo facebook.
A dare l’imprimatur all’operazione è stato il Dipartimento capitolino all’Ambiente con un documento che ha recepito le istanze in tal senso espresse dal Consiglio del XV.
L’area di via Valdagno di fatto è già pronta e dotata di cancello, recinzioni, panchine e finanche una fontanella, manca solo il battesimo. Quella di via Jacini, da ricavare nello spazio verde presente all’incrocio con via Cesare Ferrero di Cambiano, deve nascere da nulla e pure velocemente.
Questa è infatti quanto si aspettano i residenti della zona dopo che quella che avevano è stata loro “scippata” con un colpo di mano degli addetti al rifacimento del Parco Belloni che la ospitava, lasciandoli così senza un un solo spazio per gli amici a quattro zampe. Quello più vicino, peraltro gestito silenziosamente da un gruppo di cittadini da ben tredici anni, è in via dell’Alpinismo, a circa millecinquecento metri di distanza.
L’accordo del Municipio XV con i cittadini e con i comitati prevedeva infatti che l’area di Largo Belloni sarebbe stata chiusa solo dopo l’apertura di quella di via Jacini. Accordo saltato, prendendo di sprovvista gli stessi rappresentanti municipali, a seguito dell’azzeramento motu proprio dell’area da parte degli incaricati dal dipartimento alla riqualificazione del parco. L’aspettativa ora è che si provveda a rimediare con la massima rapidità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ho visitato l’area cani, purtroppo le recinzioni sono al di sotto di 2 metri, io ho un levriero preso da poco è un rescue e ha la tendenza a scappare se sciolto, e supererebbe facilmente reti al di sotto dei due metri e come il mio ce ne sono tanti a Roma con lo stesso problema, in tutta la città non ci sono aree adatte.
ma un’area verde per i cittadini del quartiere ?
Fabio ha ragione: in particolare mi piacerebbe sapere qual’è la situazione dei terreni in fondo a via Roccaporena, e in particolare la parte dell’ex circolo Fleming; in passato ci fu una manifestazione dei residenti del quartiere per bloccare la costruzione di alcune palazzine e chiedere la realizzazione di un’area verde, con il risultato che ad oggi, a distanza di dieci anni, l’area rimane recintata e inaccessibile e non si sa più nulla della sua destinazione; stesso discorso per piazza Monteleone di Spoleto dove negli anni sessanta c’era un giardino e ora da tempo se ne aspetta aspetta una risistemazione (ho anche firmato una petizione nel 2019) per eliminare quel che resta di un inutile e brutto mercato, ma dal municipio solo promesse e chiacchiere; per non parlare poi della mancata realizzazione a via Fabbroni dell’accesso al parco dell’inviolatella (tanto valeva non spenderci i soldi a suo tempo per la sua sistemazione!); e il quartiere nel frattempo scivola in un lento e inarrestabile degrado.
“Ricordi di scuola” è una delle tante letture consigliate quando facevamo le medie.
A memoria voleva essere di riferimento nella descrizione di un epoca recente rispetto alla nostra anch’essa divenuta epoca recente ovvero di un passato recente utile su come interpretare questo quotidiano ad esempio per come intendere “Aree Verdi” o Aree giochi” o Aree Cani” per i piccoli, per i ragazzi e per i grandi.
Ovviamente non sono pascoli o spazi verdi liberi, per questa ragione e fanno bene questi cittadini, è indispensabile sollecitare costantemente chi ha il compito di governare affinché esprima il prima possibile, con i mezzi che ha a disposizione, una qualsiasi volontà a riguardo il destino pensato di questa tante aree verdi locali gravate ad esempio da normative o norme come la raccapricciante pretesa di origine “Amministrazione Alemanno” di rendere queste povere bestiole da cortile il più possibile trasparenti, inodore ed incolore.
Recente passato fortunatamente anche l'”Amministrazione Alemanno” e le Sue stravaganze antiItaliane.
Se non voleva fare il sindaco di Roma Gianni Alemanno, lo poteva dire subito, invece di inventarsi tutto questo delirio sul “decoro” e sulla “Legalità” e rendere prigioniero il proprio elettorato.
Mi scuserei iniziando proprio da questi Cittadini del MXV.
Che dire…..tra l’Amministrazione Alemanno e quella Raggi difficile dire quale abbia fatto peggio. Il Sindaco Alemanno sconfitto dal “Generale Inverno”, una nevicata su Roma e la Sindaca Raggi sommersa da un acquazzone…due aspetti della stessa identica maledizione che da decenni colpisce i romani costretti dalla politica a votare sindaci senza alcuna esperienza da amministratori, senza determinazione, senza il coraggio delle decisioni dure, difficili e impopolari.
Sindaci lontanissimi dai problemi della cittadinanza che dovrebbero amministrare; sindaci senza coscienza dei problemi reali; sindaci schiavi dei partiti e delle alleanze; sindaci capaci di mettersi in mostra solo nelle inaugurazioni, cerimonie e negli eventi che coinvolgono una minoranza esigua della popolazione cittadina. E’ vero! Elettorato da sempre prigioniero dell’incapacità, dell’indifferenza, della presunzione, della mancanza di coraggio dei suoi amministratori.
Se questo è il “governo del popolo per il popolo” allora viva Kim Jong!