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Raccolta oli esausti, ecco dove nel Municipio XV

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contenitore raccolta nel mercato di Ponte Milvio
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Dopo il progetto sperimentale già avviato nel Municipio V, è partita in altri sei Municipi la raccolta degli oli vegetali ed animali esausti dedicata alle utenze domestiche. L’iniziativa è stata realizzata sulla base di protocollo di intesa sottoscritto da Ama con Conoe, Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli esausti.

Fra i sei municipi coinvolti c’è anche il XV nel quale gli oli vegetali utilizzati in cucina potranno essere conferiti negli appositi contenitori ubicati presso il mercato di Ponte Milvio, in via Riano, da lunedì a sabato dalle 7 alle 13.30; nella sede del Municipio, in via Flaminia 872 da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 15 e, infine, nel Centro Raccolta Ama di Olgiata, in via Cassia 1959 (km 19,680).

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“Con passi piccoli ma importanti stiamo cambiando approccio alla tutela dell’ecosistema in cui viviamo. Una rivoluzione che realizziamo ogni giorno nelle nostre case, imparando a fare la raccolta differenziata, modificando le nostre abitudini di consumo. Oggi, infatti, sappiamo che ciò che non usiamo più può essere riutilizzato o trasformato in qualcos’altro. Con questa iniziativa aggiungiamo quindi un tassello a questo più ampio disegno: lo facciamo in modo semplice, inserendo in molti punti della città, come i mercati rionali, contenitori dove ogni cittadino può portare l’olio utilizzato in cucina. Un metodo facile, ma soprattutto utile, molto apprezzato nei territori in cui è già stato sperimentato”, ha commentato la sindaca Virginia Raggi.

“Dopo l’esperienza del Municipio V, abbiamo deciso di concentrarci principalmente sui mercati rionali per l’importanza che essi rivestono nel tessuto sociale e produttivo della città, soprattutto in questo particolare periodo di pandemia. Sarà direttamente AMA ad occuparsi della raccolta con un ritorno importante per la città, sia in termini economici che ambientali. Ricordiamo che il recupero degli oli esausti evita il rischio di contaminazione delle acque che avverrebbe attraverso gli scarichi idrici e alimenta, al contempo, una filiera virtuosa destinata alla produzione di biocarburanti e glicerine per i saponi. Un esempio di economia circolare nella quale AMA deve tornare ad essere protagonista” ha aggiunto l’assessora capitolina ai Rifiuti e al Risanamento Ambientale Katia Ziantoni.

 

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1 commento

  1. Potenziamento isola ecologica dell’Olgiata: quando e come?

    Spettabile Redazione,
    leggo anche su Vignaclarablog la decisione adottata dal Comune di Roma di potenziare l’isola ecologica dell’Olgiata.
    Sarei interessato a conosce i tempi ed in cosa consista questo potenziamento.
    Spero sia auspicabile che il potenziamento consista nella possibilità di conferire il maggior numero possibile di prodotti, come avviene nelle più attrezzate e funzionali isole ecologiche che già esistono.
    Sono infatti dell’avviso che un’isola ecologica efficace, facilmente raggiungibile e ben organizzata possa evitare l’abbandono di gran parte di tutto quel “ciarpame” che siamo abituati a vedere nelle vicinanze dei cassonetti sulle strade.
    Non c’è niente di più “scomodo” di avere una sfilza di cassonetti di fronte all’ingresso della propria abitazione, ma tant’è, da qualche parte vanno messi; tale presenza diventa però veramente irritante e oltremodo penalizzante se molti maleducati e zozzoni non rispettano chi ci abita scaricando non solo i propri rifiuti, ma troppo spesso mobili, frigoriferi, divani e quant’altro.
    La mia speranza e’ chi si carica in auto questa roba si allunghi fino alla discarica.
    Non tutti lo faranno ma la “speranza e’ l’ultima a morire”.

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