Ere che cambiano. A cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta eravamo soliti dire che se pioveva era colpa del “Governo ladro”. Dovevamo sfogarci in qualche maniera, e avevamo bisogno di puntare il dito contro qualcuno, dunque, il governo.
Poi, a seguire, abbiamo pensato bene di sfogarci in famiglia, e c’è una canzone di Ivan Graziani (“Pigro”) pronta a inquadrare alla perfezione certi comportamenti. Recita così… “Tu castighi i figli in maniera esemplare Poi dici Siamo liberi, nessuno deve giudicare”.
Predichiamo bene e razzoliamo male, ma vogliamo essere i gendarmi del pianeta. Passiamo col rosso e malediciamo gli altri che lo fanno, se prendiamo una multa cerchiamo l’escamotage per non pagarla, le file al supermercato o alla posta decidiamo di scavalcarle, insomma, a puntare quel dito siamo reucci. Perché?
Perché ci dobbiamo liberare delle rabbie represse, dell’alzata di voce del padrone, perché siamo “i meglio e i più”. Figurarsi adesso che c’è il virus, siamo pronti a far follie. “Guarda quello come porta la mascherina”, “Quello non si è sanificato le mani”, “Chissà se in quel negozio seguono le regole”, di frasi del tipo si potrebbe riempire la Treccani. Perché ci sentiamo superiori, e dobbiamo vigilare.
Per cui guardiamo in cagnesco chi porta la mascherina sotto il naso, senza manco renderci conto che certi nasi alla Cyrano de Bergerac neanche sono preposti per le mascherine. Accusiamo il Governo di renderci succubi delle zone colorate, ma tutti stiamo a chiederci “quest’estate andremo in vacanza?”.
E comunque alzi la mano chi non ha voglia di riprendere qualcuno con la scusa di sentirsi importante. Sentinelle come noi neanche a trovarle in giro. Noi siamo sentinelle. Noi vigiliamo. Noi stiamo attenti. Peccato che quando facevamo la naja e ci mettevano di guardia, avremmo augurato una dissenteria senza fine all’ufficiale di picchetto che controllava il nostro modo di fare i custodi della caserma.
Massimiliano Morelli
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Non si tratta di fare bla sentinella di nessuno, tantomeno sentirsi importanti, chi pensa o scrive questo probabilmente sottovaluta la situazione, il numero dei morti che forse Si sarebbero potuti evitare se ci fosse stato più senso del rispetto ed educazione. Nessuno fa la paternale ci si appella al buon senso che forse non c’è. L’ignoranza e la prepotenza sono dei pessimi ingredienti .
Io sono tra quelli che le regole le rispettano sempre e confesso che mi da profondamente fastidio vedere qualcuno che non lo fa! Chi non indossa la mascherina, fa assembramenti e si rifiuta di rispettare poche e semplici regole danneggia tutti, contribuendo al propagarsi di una epidemia che ha già distrutto tante vite. Se tutti fossero stati meno egoisti e irresponsabili, forse adesso non saremmo a questo punto! Quindi ben vengano le sentinelle!