Si torna a scuola al 50%, dopo oltre due mesi. Oggi, gli Istituti superiori del Lazio hanno potuto riaprire le porte delle loro aule, sempre con le dovute precauzioni. Molti si sono seduti al proprio banco, ma alcuni hanno rifiutato perché scettici sulle misure adottate.
Una giornata di sole ha accolto il rientro in classe di 256 mila studenti delle scuole superiori della Regione Lazio, da ieri considerata zona arancione. Dopo la chiusura del 5 novembre, i vari rinvii del Governo, le conseguenti proteste e le manifestazioni delle scorse settimane, da questa mattina, 18 gennaio 2021, le porte delle scuole di sono riaperte, permettendo il riavvio delle lezioni in presenza.
Al Farnesina docenti e studenti soddisfatti
“L’atmosfera di oggi – ci racconta Marina Frettoni, Preside del Liceo Farnesina di Vigna Clara – era piena di entusiasmo e soddisfazione da parte dei ragazzi e dei docenti. Nonostante le ultime indicazioni del Governo siano arrivate abbastanza tardi, ossia solo venerdì, ci siamo organizzati nel miglior modo possibile per consentire il rientro di almeno il 50% dei nostri alunni”.
Non tutti, però, hanno risposto all’appello. “Di fatto sono entrati in classe un po’ meno del 50%. – spiega la Preside – Perché c’è agitazione, alcuni tra ragazzi, genitori e insegnanti temono che non sia ancora il momento opportuno e che le modalità adottate non siano sufficientemente efficaci e sicure. Noi stiamo lavorando per rassicurare tutti e garantire la ripresa delle attività didattiche in presenza in modo calibrato e adeguato”.
Le precauzioni prevedono la misurazione della temperatura, l’obbligo dell’uso delle mascherine anche quando si è seduti al banco, l’invito a igienizzarsi le mani e a rispettare le distanze, la sistemazione in banchi singoli e opportunamente dislocati.
“I docenti di questa scuola – continua Marina Frettoni – hanno dimostrato una grande professionalità in questo momento così complesso, sono certa di poterlo dichiarare apertamente, ma sono diversi i ragazzi per i quali è stato complicato adeguarsi alla DAD, da coloro che hanno bisogno di essere sollecitati maggiormente a coloro che vivono in realtà non raggiunte da internet”.
“Abbiamo sofferto l’andamento incerto delle Istituzioni, dettato chiaramente dal momento, ma ci auguriamo che si prospetti un periodo di maggiore tranquillità almeno da punto di vista organizzativo”, conclude la Preside.
La scuola “motore di cambiamento”
“La scuola deve essere motore del cambiamento”, ha dichiarato Claudio Di Bernardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio, nella lettera inviata agli studenti per assicurare che “L’impegno della Regione Lazio rimane quello di contribuire a rimettere al centro della discussione sullo sviluppo della nostra regione e del nostro paese il tema della scuola, dei saperi, della formazione e delle competenze, per far ripartire l’ascensore sociale ma anche per dare un impulso decisivo all’innovazione del sistema economico, produttivo, amministrativo e sociale nel rispetto della sostenibilità e dei diritti”.
Giulia Vincenzi
AGGIORNAMENTO del 19 gennaio
Tutt’altro e molto diverso, secondo i ragazzi, è stato il mood della prima giornata di scuola. Abbiamo raccolto le proteste degli studenti e dei genitori e le risposte della preside: clicca qui
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Beh! Che dire la realtà è un po’ diversa.
Riscaldamenti non funzionanti, collegamento internet assente per la Dad, orario settimanale in Dad 3 ore al giorno al posto di 6 perché ancora internet non è stato adeguato, la maggior parte dei ragazzi non si è presentata a scuola. Tutti soddisfatti!
Confermo, i termosifoni non funzionavano, in alcune classi erano presenti 5/6 ragazzi e l’organizzazione della DAD e’ pessima! Soltanto 3 ore al giorno perché dopo un anno ancora la rete Wi-Fi non e’ stata potenziata!! E poi chiedono il contributo volontario??? Soddisfatti di cosa???? L’unica cosa su cui sono d’accordo e’ la professionalità dei professori
Riscaldamento ko. Connessione internet per la DAD praticamente assente. Classi quasi vuote…
Nonostante tutto però oggi l’atmosfera era ricca di “entusiasmo e soddisfazione” per tutti… Beato chi ci crede!!!!
Mi è difficile capire come si possa essere soddisfatti.
Dopo 9 mesi di pandemia di riesce a fare la Dad solo grazie a professori che mettono a disposizione il loro Wifi personale!
Gli alunni che seguono da casa non possono collegarsi per più di 3 ore perché la rete della scuola non è stata potenziata!
Abbiamo le stesse criticità di marzo 2020
E l’Ufficio Scolastico Regionale che fa? Le lettere dei genitori le legge? Ne hanno inviate parecchie a ottobre.