
“Due anni sono passati. Noi per primi ci siamo attivati, ma nessuno ha voluto fare nulla nonostante le nostre numerose insistenze fino a giungere alla barbara esecuzione della famiglia di cinghiali. Le responsabilità di Città Metropolitana e Regione Lazio sono evidentissime e sotto gli occhi di tutti. Per questo abbiamo chiesto un nuovo consiglio straordinario in XV Municipio”.
Così fanno sapere i cinque consiglieri di centrodestra del Municipio XV, (Giorgio Mori, Giuseppe Mocci, Antonello Derenti, Andrea Imbimbo e Giuseppe Calendino) nel pubblicare su facebook la lettera con la quale in data 19 ottobre hanno richiesto un consiglio straordinario sul tema “emergenza cinghiali nel territorio municipale”.
I cinque hanno inoltre chiesto di invitare i responsabili del Campidoglio e della Regione Lazio competenti sul tema. A norma del regolamento municipale, il consiglio straordinario dovrà essere convocato entro i prossimi dieci giorni.
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Basterebbe non fargli trovare il cibo che centinaia di incivili “umani” (chi è la bestia?) lasciano nei sacchi dell’immondizia deposti ai piedi dei cassonetti Ama, invece di fare la differenziata e semplicemente gettare il tutto negli appositi contenitori, certamente irraggiungibili dagli ungulati! Perché lasciate tutto in terra?? Bah. Forse è il caso di fare dei controlli ed elevare multe, intanto, come deterrente. Poi vediamo se i cinghiali, non trovando cibo in città, vanno a grufolare ancora fuori dal Parco di Veio!
Veramente i cinghiali sono piuttosto in gamba e rovesciano i cassonetti, perlomeno sotto a casa mia a via Panattoni dove ci sono i cassonetti piccoli i cinghiali vengono rovesciano solo quello dell’umido e mangiano quello che c’è. Ci vuole la raccolta porta a porta
Si deve aggiungere che la presenza di animali che si spostano aree naturali alle periferie delle grandi città è una novità del periodo, di questo periodo, orsi, scimmie, leoni, elefanti, giraffe, felini, cinghiali, ecc., ecc..
Queste visite di animali selvatici sono conseguenza diretta dei cambiamenti globali, cambiamenti epocali e cambiamenti climatici.
I cambiamenti climatici hanno modificato le condizioni di vita nelle aree dove normalmente vive questa fauna, la cosiddetta desertificazione del pianeta, che vuol dire meno acqua, meno vegetazione e meno cibo, anche se a nostro avviso, non si può parlare ancora di interruzione o modificazione dei cosiddetti “cicli della vita”, ma di processi naturali che si sospetta essere stati accelerati dalle attività umane.
Dunque presenze inaspettate di animali che si contano comunque sulla punta delle dita, uno o due esemplari e via discorrendo, diverso è la presenza dei cinghiali e degli ungulati che è stata accolta dalla popolazione in maniera abbastanza superficiale almeno nei racconti di chi è stato ed è appassionato di caccia, problematica o emergenza da trattare nell’insieme senza iniziative popolari perché i cinghiali e gli ungulati sono e rimangono pur sempre animali selvatici cioè non domestici.