Destino segnato per la famiglia di cinghiali “residente” da un paio d’anni nel giardino intitolato alla memoria dei Caduti sul Fronte Russo.
Mentre i lavori di restyling languono, spuntano delle gabbie trappola che, a dire della sezione di Roma dell’Oipa, Organizzazione Internazionale Protezione Animali, “potrebbero essere attivate fin da stasera”.
“Alcuni residenti della zona ci hanno chiamati dopo aver trovato le gabbie destinate a catturare alcuni esemplari che da sempre abitano la zona e che convivono serenamente con i frequentatori del parco. Questi ultimi temono che finiscano in una riserva faunistica venatoria, dunque destinati a essere cacciati”, racconta la delegata Oipa di Roma, Rita Corboli.
“Sappiamo che i cinghiali sono fauna selvatica, ma questo piccolo gruppo è ormai “addomesticato” dai residenti che, sbagliando, li hanno abituati addirittura a mangiare dalle mani e che ora sono angosciati per il loro destino. Si tratta di animali che andrebbero incontro, fiduciosi, al fucile di un cacciatore”.
L’Oipa di Roma chiede quindi a Regione Lazio, al Campidoglio e all’Ente regionale RomaNatura, competente per la confinante Riserva Naturale dell’Insugherata dalla quale molto verosimilmente questa famiglia di cinghiali va e viene, precise garanzie per questi animali affinché sia salvata la loro vita.
“Vogliamo garanzie che non siano portati in aziende faunistiche venatorie, chiediamo di sapere con certezza dove sarebbero portati gli animali una volta catturati, e che sia garantito l’eventuale spostamento in un’area protetta, o, ancora meglio, che si proceda alla sterilizzazione degli esemplari, lasciandoli nel loro territorio”, è l’appello dell’Oipa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
E’ un modo per risolvere la questione rapidamente, incuranti che anche i cinghiali sono delle creature, anzi creature di Dio, che soccorre il corvo che grida a Lui. Capisco pure che a voi non freghi niente dei cinghiali e tanto meno di Dio, al Quale non credete. Vi interessa fare un lavoro che vi gratifica e fa prendere punti per la vostra carriera politica. Io non sto nella politica, me ne guardi Iddio, è stomachevole come è diventata, ma lo capisco anch’io e bene, che la soluzione non è quella di far sparire i cinghiali, grandi e piccoli, ma casomai spostarli in luoghi, consoni per loro e se possibile monitorarli. Capisco che questo faccia perdere tempo e soldi, ma a voi non importa di nessuno. Li ucciderete. Mi attendo e non solo io, le prove del contrario. Gli animalisti si sono imboscati? O anche loro esercitano solo in alcuni settori? Metto il mio nome senza difficoltà.
Fenomeno gestito in maniera vergognosa! Prima li hanno lasciati scorrazzare per anni per strade, piazze e parchi; hanno lasciato che si ingozzassero presso i cassonetti trasformati in mini-discariche; li hanno fatti riprodurre a raffica; ora li vogliono catturare a Tomba di Nerone (quando basterebbe allontanarli, sbarrare gli accessi e catturarli altrove). Paghiamo l’ Addizionale regionale e comunale più alta in Italia per essere governati in questo modo. “Non nobis domine…”
Immagino che Dio non c’entri poi molto con l’invasione dei cinghiali o il guano dei piccioni od il proliferare di topi , gabbiani eccetera.
O forse si
D’altronde quando ha voluto punire qualcuno ha inviato orde di rane , zanzare , mosche velenose e per ultimo le locuste.
Magari adesso ha commissionato la punizione ai cinghial&C
Fatto sta che proprio non me la sento di convivere con cinghiali , piccioni , topi e gabbiani
O perlomeno , non negli spazi riservati all’uomo , che vedi un po’ tu , è il genere animale a cui apparteniamo , che piaccia o meno.
Impossibile recintare ettari di prati e boschi.
Se si chiude sulla Cassia passano dall’Acqua Traversa altrimenti optano per Via Panattoni sempre con l’alternativa di sbucare dal Mary Mount od altre strade.
Hanno un gps formidabile per arrivare al punto.
Vero è che molti “zozzoni” lasciano le buste in terra per la troppa fatica di alzare il coperchio del cassonetto , vero pure che molto spesso – troppo spesso – sono stracolmi ; vero pure che hanno preso la simpatica abitudine di rovesciare quelli più piccoli .
Tutte le sere , dico tutte , i cinghiali scorrazzano ( ad esempio ) per Via e Piazza Azzarita , non li spaventa il Commissariato.
Dalle 23,00 circa bisogna stare attenti , nel camminare da soli o con il cane.
Non sono proprio mansueti come qualcuno afferma , addomesticati un paio di pa.le !
Non è possibile non poter camminare tranquillamente o dover avere dei punti off limits per la loro presenza.
Bisogna abbatterli , sono troppi.
Inutile spostarli , sono troppi anche in Toscana , Umbria , Abruzzo eccetera
Con buona pace dei danni che causano alle coltivazioni
Preferisco tutelare l’economia di un contadino piuttosto che il cinghiale
Se poi li catturano e li inviano ad aziende alimentari , a chi piace , buon appetito
Inutile rammaricarsi per la sorte dei cinghiali: è grazie al rimpallo di responsabilità tra comune, Regione e Ente parco se si è arrivati al punto che i residenti debbono temere per la loro incolumità.Non si poteva recintare , sterilizzare, nutrire in area protetta senza danno per i cittadini?Ora siamo arrivati al punto di dover sceglire tra i cinghiali e le persone.
Sono d’accordo con Aragorn: in città sono un problema e vanno abbattuti. Sono diventati una specie troppo invasiva anche a causa dei ripopolamenti fatti dai cacciatori con razze dell’est Europa e la specie non rischia certamente l’estizione.
Le osservazione della Signora Lucia e di Aragorn sono quanto mai realistiche,obiettive e giustamente accolte. Quanto a quelle della Signora Cristina e Kurtz li rimando al loro mondo delle favole….scegliere l’incolumità tra le persone e gli animali (per altro assai aggressivi) solo gli stolti e ve ne sono tanti,opterebbero per questi ultimi.
Immagini bene Aragorn, Dio non c’entra nulla. L’invocazione, è evidente, era rivolta al proliferare dell’incapacità e ignoranza nella politica. Basta leggere qualsiasi rapporto o documento scientifico per individuare le cause del problema: l’immissione di cinghiali incrociati con scrofe da parte di allevamenti autorizzati e questo grazie ai “piani faunistici” (succede ancora oggi); e poi l’aver affrontato questa emergenza non a livello nazionale, lasciando che le regioni facessero da sè. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: per quanti ne possano accoppare la situazione non cambierà di molto.
Caro Marco Sesto Rufo la perdono volentieri perchè è evidente che non ha capito nulla dei miei commenti.
Ha ragione Mauro, i cinghiali che abbiamo in Italia, ed una stima di due anni fa ne numerava 1 milione, si sono riprodotti indisturbati perché discendenti da varietà introdotte dai paesi dell’est negli anni 80 quando ancora c’erano le lobby dei cacciatori – erano 2 milioni oggi 600mila. Il cinghiale italiano puro é rimasto dolo all’Elba e nella tenuta del Presidente a Castel Porziano. Il cinghiale dell’est é più grande e vorace, meno elusivo di quello nostrano, e fa il doppio dei cuccioli anche due volte l’anno. Araño il terreno mangiando di tutto, tuberi, orchidee, sottobosco, ghiande, funghi, minacciando l’esistenza di tante specie vegetali. Mangiano anche rettili, anfibi, uova di uccelli, rischiando estinzione di tante specie ed eliminando cibo per altri animali. Rovinano piccoli stagni, ambienti delicati, di strucco o campi ed orti, causano incidenti ed Ali erano la caccia di frodo e la vendita di carni non controllate. Un vero disastro è molto costoso. Chi li difende per qualsiasi motivo non sa che salvando loro uccidiamo tante altre specie di cui ignoriamo l’esistenza solo perché non le vediamo. Dobbiamo ragionare in senso naturalistico, non animalisti i fine a se stesso. Siamo noi che abbiamo insidiato gli equilibri naturali ed ora l’unico rimedio é il contenimento della specie per abbattimento. Oltretutto sono animali intelligenti e sociali, i cuccioli imparano percorsi ed abitudini dai genitori per cui ad ogni generazione che abituiamo alla nostra presenza ne segue una altra …
@Duccio Perdercini,
perché sono animali,
I Cinghiali erano la preda per eccellenza dei cacciatori o attività venatoria, partivano a notte inoltrata con il portabagagli pieno di armi e cartucce, fucili a doppia canna o a canne sovrapposte, tenuta da caccia, una bella cartuccere piena di cartucce per cacciare prede con carni di elevata qualità, fagiani, lepri e appunto cinghiali nelle cosiddette “tenute di caccia”. I cacciatori tornavano sempre a mani vuote tant’è vero che sparavano ai piccioni ed alle rondini ed anche fra di loro, gli incidenti di caccia riempivano le pagine delle cronache locali. Quando invece si tronava dalla battuta di caccia con un fagiano o lepre o cinghiale era tutta una festa, le donne (per così dire) iniziavano la lavorazione di queste carni (perché immangiabili appena cacciate), sappiamo della frollatura e dei vari trattamenti per le carni di cacciagione comunque cucina di alta qualità.
Vedere questi cinghiali abbastanza nutriti a quanto pare non genera allarme sociale, accasati bene rimangono sempre animali dalle carni pregiate da non considerare mai come animali domestici, sia ben chiaro!