A Milano è stato incendiato il muro delle bambole, ce ne sta uno anche a Roma, a due passi dal Lungotevere. Il muro delle bambole è un simbolo contro il femminicidio.
Nato per accendere i riflettori sugli abusi nei confronti delle donne. Il Centro Culturale di via De Amicis, a Milano, dal 2014 ospita “Wall of Dolls”, installazione artistica inaugurata per sensibilizzare la popolazione sui temi del femminicidio.
Non sappiamo perché sia stato dato alle fiamme quel simbolo, le tre cofondatrici Jo Squillo, Giusy Versace, e Francesca Carollo sperano si tratti di un casualità.
“Confidiamo – hanno detto – che non si tratti di un evento doloso, ma se così non fosse i responsabili facciano un passo avanti, chiedano scusa e si adoperino per riparare il danno. Il muro non è solo una installazione permanente, è un’opera d’arte volta a sensibilizzare e coinvolgere.
È della cittadinanza e fa piacere quando incontri gente che lo sente proprio come nel caso di Umberto Sbordone che ci ha subito avvisate e che ringraziamo. I
l restauro, in ogni caso, avverrà in tempi rapidi perché questo luogo possa continuare a rappresentare un invito alla riflessione e un simbolo della lotta alla violenza sulle donne”. Il muro delle bambole è un simbolo.
Farsi non una, ma cento domande, adesso, non è reato…
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Cogliamo l’occasione per aggiungere un commento e ricordare che le relazioni uomo-donna o donna-uomo non sono una barzelletta.
Questi femminicidi derivano proprio dal mancato riconoscimento di risultati incontestabili che le donne hanno ottenuto per farsi riconoscere più come individui e meno come “femmine”.
Il mondo maschile riversa ancora troppo sulle proprie compagne o mogli il proprio essere, risultato quello a cui assistiamo attacco infame contro “il sesso debole” per antonomasia.
Gli insuccessi nel sociale degli uomini derivano da interpretazioni della realtà e di se stessi fuori portata, mentre invece i successi del mondo femminile in ogni ambito derivano principalmente da impegno, studio, dedizione, rispetto, lavoro, fatica, approfondimenti, ecc. costruzione poderosa di figure professionali per essere in grado di provvedere a se stesse. Stanche le donne, tutte, di essere guardate solo come donne chiedono a gran voce riconoscimento e rispetto sollecitano una riflessione sul destino di chi nasce donna in Italia.
Bambole appese al muro.