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Simonelli (M5S): “Alla ricerca dello scandalo perduto in XV”

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Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

“Mi scuserete se il titolo ‘Alla ricerca dello scandalo perduto’ di questo comunicato è un po’ scherzoso ed informale ma ho pensato di adeguarlo alla simpatia di un post su facebook di alcuni consiglieri ed ex consiglieri che hanno cercato di fare un ‘leggero’ clamore anche raccontando uno ‘scandalo perduto’ attraverso alcuni organi d’informazione riconosciuti, tra cui un quotidiano romano in apposita rubrica nominata ‘il caso’.”

Così Stefano Simonelli, presidente del Municipio XV, risponde al comunicato a firma Dario Antoniozzi e Stefano Erbaggi, membri del direttivo romano di FDI, con il quale lo si accusava di tenere fermi, anziché distribuirli, numerosi pacchi alimentari predisposti dal Comune di Roma a favore di famiglie indigenti.

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“Se i due non fossero cresciutelli mi verrebbe voglia di dargli quel pizzicotto sulle guance che si dà ai bambini un po’ birbanti” ironizza il presidente ricordando che ieri, in risposta al comunicato diffuso anche sotto forma di post su facebook, ha utilizzato “il medesimo strumento per dare diverse informazioni sull’argomento, un po’ dispiaciuto, devo ammettere, di aver fornito degli elementi che, probabilmente, hanno deluso le aspettative dei simpaticoni sopra richiamati”.

“Mi è stato quindi chiesto di raccontare anche per iscritto la questione. Chiesto, fatto. I pacchi fotografati fanno riferimento all’ultima trance di pacchi spesa (n. 500) acquistati da Roma Capitale e che la scorsa settimana sono stati consegnati, in due differenti giornate, dalla Guardia di Finanza (che ringrazio vivamente, insieme alla Protezione Civile, per la disponibilità e il prezioso supporto). Nelle scorse settimane sono pervenuti quasi il doppio dei pacchi spesa sopra indicati. Gli stessi sono stati via via consegnati soddisfacendo tutte le richieste fino a quel momento pervenute dai Servizi Sociali Municipali, da diverse Parrocchie del territorio e dalle Caritas di riferimento, da alcune Associazioni, come la Croce Rossa Italiana, e anche da Consiglieri Municipali”.

“Solo nel caso di due Parrocchie, che non hanno indicato un numero di pacchi specifici ma hanno indicato il numero totale di famiglie seguite (oltre 300), abbiamo consegnato 60 pacchi a Parrocchia. La generosità di alcuni cittadini – continua Simonelli – ha altresì permesso di aiutare alcune famiglie con beni aggiuntivi, acquistati dai cittadini stessi, appositamente per rispondere a specifiche necessità (es. omogeneizzati, pannolini, carta igienica, etc…)”.

“I pacchi tanto diventati famosi per merito degli esimi consiglieri ed ex consiglieri sopra ricordati sono in parte già in consegna e saranno consegnati via via che arriveranno al Municipio nuove richieste. Permettetemi di concludere rappresentando una punta di dispiacere nel vedere come l’ansia di screditare qualcuno a prescindere e nella volontaria inconsapevolezza dei fatti a volte – conclude Simonelli – e purtroppo non è la prima che capita, sfocia in patetica superficialità”.

https://www.facebook.com/StefanoSimonelliM5sRomaXV/videos/722461071914322/

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3 COMMENTI

  1. Nervosetto il Presidente…tutte bellissime parole ma i pacchi sono ancora fermi la…
    Presidente lo vuole capire che ha commesso un illecito se le indicazioni dei pacchi sono state date dai consiglieri…chi ha valutato la povertà di ogni nucleo familiare a cui é arrivato il pacco? Almeno capisce dopo 5 anni che i pacchi non sono comprati da lei ma da noi contribuenti?
    La prego delle volte si fa più bella figura non rispondendo!

  2. Simonelli , un pizzicotto te lo darei volentieri pure io ma non sulle guance .
    non stavamo messi bene ma voi a forza di “pacchi” ciavete ammazzato.
    perchè quelli so’ stati spediti e pure ricevuti , pacco monnezza, pacco buche , pacco autobus , pacco igiene decoro e pulizia , pacco ordine pubblico eccetera eccetera.
    ho l’impressione che siete improvvisati un po’ su tutto , venendo dal nulla ed essendo nulla si crea solo il nulla , quello che stiamo patendo da 4 anni.
    come se in una nazione “civile” venisse nominato un ministro degli esteri che non conosce inglese . geografia e storia.
    ma anche questo è un pacco ( magari dentro c’è una poltrona o anche solo uno strapuntino )
    prima o poi si voterà

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