Sconcertante scoperta nei locali del Policlinico Gemelli: nel pomeriggio di mercoledì 26 febbraio, in un’intercapedine del vano areazione è stato trovato il corpo di un paziente sparito dal reparto di Medicina Interna e Gastroenterologia sei mesi fa.
Si tratta di Hant Valer, 45 anni, senza fissa dimora, che era stato ricoverato a causa di una grave cirrosi epatica salvo poi rendersi irreperibile nei giorni successivi.
Nonostante tutte le ricerche messe subito in atto dal personale del policlinico nessuno lo aveva più trovato e così i medici archiviarono il suo ricovero registrandolo come dimissione volontaria.
Dalle prime ipotesi sul decesso parrebbe che l’uomo, nel girovagare per l’ospedale e stante le sue condizioni fisiche e la vista non buona, possa essere caduto nel vano e dopo un volo di sei metri essere deceduto sul colpo. La Magistratura ha aperto un fascicolo ed ha disposto l’autopsia del corpo mentre dal Policlinico un comunicato ricostruisce l’intera vicenda.
Il comunicato
«L’uomo di 45 anni, senza fissa dimora e con una storia di epatocarcinoma su cirrosi ascitica, era stato ricoverato in Policlinico nel mese di agosto, accompagnato da un operatore volontario della Caritas che lo aveva visto più affaticato del solito e con l’aggiunta di un peggioramento della vista.
Accettato in Pronto Soccorso, stabilizzato era stato destinato al reparto di Medicina Interna e Gastroenterologia per la prosecuzione delle cure e nei tre giorni seguenti era stato sottoposto a terapia idratante e a supporto nutrizionale, con iniziale positivo andamento dei valori di laboratorio.
Il paziente, autonomo nello svolgimento delle comuni attività, ricevute le cure proprie dell’acuzie e percepitone il beneficio, in un colloquio avuto nel pomeriggio del 13 agosto 2019 alla presenza dell’operatore della Caritas, ha espresso ai curanti il desiderio di interrompere l’iter terapeutico.
Al termine di questo colloquio, il paziente è sembrato convincersi dell’opportunità di proseguire il ricovero, ma nella notte immediatamente seguente, attorno alle 2, si è allontanato dal reparto volontariamente.
Nonostante il personale sanitario si sia subito preoccupato di rintracciarlo anche con l’ausilio del servizio di vigilanza interno ed esterno, ogni tentativo di perlustrazione di scale, reparti, corridoi e ambienti esterni del Policlinico si è purtroppo rivelato vano. Ci si è quindi convinti dell’avvenuta dimissione volontaria e nella tarda mattinata del 14 agosto 2019 il ricovero è stato chiuso per “dimissione volontaria”.
E’ possibile ritenere che l’uomo si sia effettivamente allontanato dal reparto adoperando l’uscita di sicurezza, introducendosi nel vano e rovinandovi all’interno. E’ peraltro possibile immaginare che l’accidentalità dell’episodio si sia determinata in tempi estremamente concentrati, sia per effetto delle problematiche organiche di cui il paziente era portatore (epatocarcinoma su cirrosi ascitica con piastrinopenia), sia per il verosimile sovrapporsi di lesività traumatica.
Si tratta di un episodio che addolora un’istituzione che da sempre è vicina alle condizioni di fragilità e che ancor più recentemente ha voluto esprimere questa vocazione impegnandosi nella realizzazione di una struttura di ristoro per persone che vivono l’esperienza della marginalità. Nonostante si sia certi di aver fatto tutto il possibile per questa persona, resta il rammarico per un epilogo tristemente inaspettato».
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