
Tiberis ex libris, è nata una biblioteca a un passo dal Tevere. Il 21 ottobre il Liceo Farnesina ha inaugurato la sua nuova biblioteca scolastica nella sede di via dei Robilant 7, tappa importante di un progetto più amplio che vuole riallacciare il dialogo tra i romani e il loro biondo fiume grazie alla determinazione di studenti e professori.
“La nuova biblioteca è per la nostra scuola un motivo di orgoglio. – ci racconta la Dirigente Scolastica del Liceo Farnesina, Marina Frettoni – Professori e studenti hanno permesso di valorizzare e riqualificare uno spazio della nostra sede di via dei Robilant, trasformando una semplice aula docenti in uno spazio utile e piacevole. Hanno fatto un lavoro importante, perché la biblioteca è da sempre un luogo di conservazione e di condivisione del sapere e poter avere uno spazio così a disposizione è straordinario”.
Una brezza di cultura in un luogo visto spesso solo come icona della movida, un luogo alternativo per incontrarsi, un esempio di come insieme sia possibile realizzare i progetti migliori: la nuova biblioteca è tutto questo.
L’iniziativa, infatti, è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra il Liceo Farnesina – come scuola capofila –, l’Istituto Comprensivo Goffredo Petrassi, il Liceo Lucrezio Caro e l’Istituto omnicomprensivo di Orte. Queste scuole insieme hanno partecipato e vinto un bando per Poli di biblioteche scolastiche del Ministero per i beni e le attività culturali e della Direzione generale per l’innovazione digitale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, volto appunto a promuovere il libro e la lettura.
Il Tevere è il filo conduttore dell’interno progetto che porta il titolo “Tiberis ex libris: il fiume racconta” e che coinvolge oltre 4500 studenti, dai 3 ai 19 anni, ognuno chiamato a dare il suo contributo tramite diverse attività con al centro il tema del fiume.
La professoressa Pietrina Pellegrini, referente del progetto, ci spiega che “Il Tevere è un fiume sofferente che vive una vita parallela rispetto a quella della città, con la quale tuttavia per tanto tempo è stato in simbiosi.
La nostra biblioteca intende proporsi come piccolo polo specializzato in libri dedicati al fiume, all’acqua e alle tematiche ambientali, con l’ambizione di crescere e favorire il rapporto dei giovani con il loro territorio e la sua storia millenaria. Una sorgente che anela al mare, una parte del percorso che abbiamo voluto intraprendere”.
In cantiere, infatti, c’è la “Human Library”, una biblioteca estemporanea di racconti di vita, di coloro che vivono nei margini perché vittime dei pregiudizi. Ne sentiremo presto parlare.
All’interno della biblioteca di via dei Robilant, oltre a poter consultare e prendere in prestito i libri, c’è un angolo per il bookcrossing e un pianoforte ed è possibile accedere in modo gratuito alla piattaforma digitale MLOL (‘Media Library OnLine‘, una biblioteca di ebook).
Quest’ultima consente la fruizione di circa 58mila ebook e 8mila tra quotidiani, riviste e materiali multimediali sempre aggiornati.
Su una parete si staglia un murale realizzato da alcuni studenti e che sintetizza il leitmotiv del progetto: il fiume campeggia come protagonista e sotto i ponti accompagna la sua città.
“I ragazzi hanno dato un grande contributo, dal murale al montaggio i mobili, fino alla catalogazione digitale dei libri all’interno del sistema OPAC (Online Public Access Catalogue, una piattaforma che contiene quasi tutti i titoli dei libri delle biblioteche nazionali) grazie a un progetto di studio-lavoro in collaborazione con La Sapienza”, aggiunge la prof. Pellegrini e continua “Il nostro auspicio è che diventi un luogo di incontro per i ragazzi e per le famiglie, uno spazio per leggere ma anche per scambiarsi idee, per progettare, per coltivare passioni come la musica”.
Il Liceo Farnesina ha potuto contare sul sostegno di partner di prestigio, quali il WWF di Roma e dell’area metropolitana, le Biblioteche di Roma e l’Università “La Sapienza”. “È stato importante anche il ruolo di Daniele Torquati, consigliere del XV Municipio e nostro ex studente, che è stato sempre al nostro fianco, sostenendoci e partecipando alle attività della scuola”, ha concluso la professoressa.
Oggi la biblioteca di via dei Robilant 7 è destinata alla sola comunità scolastica, ma si spera possa essere presto aperta a tutti; come il Bibliopoint. sempre del Liceo Farnesina ma in via dei Giuochi Istmici 64, aperto anche a utenti esterni dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14 e il martedì dalle 8 alle 16.30.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
salve, ma potete scrivere un articolo sui lampioni di corso francia? li stanno sostituendo tutti levando quelli belli di ghisa con i riccioli di ferro battuto per mettere dei lampioni a luce fredda orrendi da autostrada ma come possibile?????? perche nessuno dice nulla? uno scempio ! al posto di migliorare la zona, mettere alberi rifare marciapiedi , rotonde levano l’unica cosa decente messa negli ultimi 20 anni a corso di francia?
sono sconvolta! spero ve ne occupiate grazie
Veramente lmi sembra una buona notizia l’eliminazione dei “lampioni di ghisa con i riccioli di ferro battuto” che contrastavano con quelli moderni degli anni ’60, intonati allo stile dell’intero quartiere dove si trovano interventi di pregio degli architetti dell’epoca, come quelli di Piazza Stefano Jacini. Tra l’altro a prosegimento del Palazzetto dello Sport di Nervi.
Ho sempre considerato la scelta di quei lampioni ottocenteschi un esempio della mancanza di cultura e di spregio delle caratteristiche di un luogo cittadino. Sono curiosa di vedere quelli nuovi per capire meglio. Magari non guasterebbe un servizio fotografico di VCB. Grazie.
Sono passata per Corso Francia e ho visto con soddisfazione che i nuovi lampioni al centro della strada richiamano quelli laterali che si trovano lì dagli anni ’60. Aspettiamo di giudicare anche l’illuminazione e non solo l’estetica.