
Entrato in vigore nel 2015 sostituendo Qurami (l’app elimina code introdotta nel 2014), il sistema Tupassi è stato mandato in soffitta dal Campidoglio e si ritorna al vecchio “numeretto”.
A partire dal prossimo 1 ottobre per il rilascio di certificazioni a vista e per la richiesta di estratti degli atti di stato civile non sarà più necessario infatti avvalersi di Tupassi. Sarà invece sufficiente presentarsi allo sportello anagrafico senza appuntamento, richiedere i certificati compilando un apposito modulo di richiesta ed esibendo un documento di riconoscimento, pagare il dovuto col bancomat e voilà, il gioco è fatto.
Ne dà informazione il sito web del Campidoglio sul quale l’assessore al Personale, Antonio De Santis, così commenta la novità: “Si tratta di una misura finalizzata a ottimizzare e a snellire ulteriormente le procedure. Con l’arrivo di nuovo personale presso gli sportelli e con il potenziamento dei servizi online, per i cittadini diventa sempre più semplice e agevole accedere alla documentazione richiesta”.
Eventuali prenotazioni effettuate con Tupassi e fissate in data successiva al 30 settembre non saranno più valide, anche in questo caso occorrerà presentarsi allo sportello in un qualsiasi giorno senza appuntamento.
Vale poi la pena ricordare che i certificati anagrafici sono validi solo nei rapporti tra privati (legge 12 novembre 2011, n.183). Questo significa che le pubbliche amministrazioni non possono richiedere al cittadino certificazioni anagrafiche avendo l’obbligo di acquisirle autonomamente d’ufficio.
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A quando la stessa procedura per la carta di identità elettronica?