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Emergenza rifiuti in XV, secondo esposto in Procura

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Lettere al direttore

Non è restato un gesto isolato quello del Consorzio Cortina d’Ampezzo che nella giornata di lunedì 1 luglio si è rivolto alla Procura della Repubblica per denunciare la “situazione igienico-sanitaria di elevato allarme sociale” venutasi a creare nel territorio consortile a causa della “sistematica mancanza di raccolta dei rifiuti” ed ipotizzando a carico dell’AMA il reato di “interruzione di Pubblico Servizio ai sensi dell’art. 331 del Codice Penale e di possibile inquinamento ambientale con conseguente grave violazione del diritto alla salute ex art. 32 della Costituzione”.

Oggi, a dare man forte al Consorzio è nientemeno che la Consulta dei Comitati di Quartiere del Municipio XV, organo ufficiale e istituzionale a tutti gli effetti, che con un esposto a firma dell’avvocato Francesca Giglio, coordinatore della Consulta, a nome di tutti i Comitati chiama in causa la Procura  per denunciare la totale assenza di un adeguato servizio di raccolta dei rifiuti in tutto il Municipio che ha comportato e sta comportando una situazione di emergenza con grave pericolo alla salute ed all’incolumità.

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La raccolta dei rifiuti nel Municipio XV è al collasso. Tutti i cassonetti sono stracolmi con rifiuti a terra sui marciapiedi e lungo la strada con gravissimi ed intuibili rischi. Il disservizio sta determinando un pericolo per la salute pubblica della popolazione residente esposta alla vicinanza con i rifiuti e alle emanazioni di ogni specie. Occorre un intervento urgente per tutelare i cittadini a causa dell’interruzione di un pubblico servizio” è quanto si legge nell’esposto nel quale si spiega che “L’attività di smaltimento di rifiuti è infatti da considerare un ‘servizio di pubblica necessità‘ e, pertanto, integra il reato di interruzione di un servizio di pubblica necessità l’inadempimento di tale attività che ha alterato il funzionamento del servizio nel suo complesso in tutto il Municipio XV.”

Con l’esposto, i Comitati cittadini del XV, per tutelare la cittadinanza dai pericoli esposti, chiedono dunque alla Procura di intervenire “nei modi più opportuni e conformi alla legge nei confronti di qualunque soggetto ritenuto responsabile e/o corresponsabile della vicenda, a tal fine disponendo ed allertando l’intervento delle autorità di verifica e controllo competenti nel compiuto esercizio delle funzioni sue proprie di sorveglianza sull’osservanza delle leggi e sulla pronta e regolare amministrazione della giustizia, di tutela dei diritti dello Stato, delle persone giuridiche e degli incapaci, e di repressione degli eventuali reati, che si dovessero ravvisare, allertando ove di competenza anche la Corte dei Conti”

L’esposto è stato firmato dai comitati: Ambiente e legalità Ponte Milvio rappresentato da Carmine Perrone; dal Comitato Cittadino per il XV Municipio rappresentato da Renata Capobianco; dal Comitato abitare Ponte Milvio rappresentato da Paolo Salonia; dal Comitato di zona via Vincenzo Tieri rappresentato da Giovanni Giallombardo; dal Comitato di Quartiere Via della Giustiniana dalla Cassia alla Cassia bis rappresentato da Vittorio Lorenzo; dal Comitato “I quartieri della Stazione di Vigna Clara e dintorni” rappresentato da Carlo Angelini e dal Comitato cittadini Saxa Rubra rappresentato da Michele Carosella.

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1 commento

  1. Vorrei precisare come coordinatore della Consulta che alla seduta del 25 giugno 2019 è intervenuto anche il Comitato di Cesano “Insieme per Cesano” rappresentato da Paolo Pasqualini che ha prestato adesione alla proposta votata all’unanimità di presentare l’esposto odierno. Pasqualini ha riferito anche dell’esposto presentato nel mese di gennaio scorso proprio per denunciare la sospensione del pubblico servizio e la gravità della situazione a Cesano.

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