
Dopo l’ultimo atto dello scorso 21 gennaio con il quale è stato ufficializzato il passaggio ad Anas di diciassette strade regionali e due provinciali – precedentemente gestite dalla Regione Lazio tramite la società Astral – fra le quali la Cassia Veientana, comunemente chiamata Cassia Bis, dall’innesto con il Raccordo Anulare fino a quello con la Cassia, la Cassia, dall’innesto con la Cassia Veientana fino a Viterbo, e la la Flaminia fino al confine con Regione Umbria, l’Ente Nazionale per le Strade ha comunicato che interverrà presto sulla Cassia bis.
Per il manto stradale, le buche e le barriere sono stati impegnati in tutto 130mila euro. Poi, con gare di appalto ad hoc, l’Anas investirà 3,5 milioni per l’ulteriore risanamento del piano viabile, la riparazione e sostituzione di barriere di protezione laterale, l’abbattimento e la potatura di alberi che mettono a rischio la sicurezza della viabilità, la pulizia del piano viabile e delle pertinenze stradali, interventi su opere, la segnaletica orizzontale e verticale e gli impianti tecnologici.
Ad annunciarlo oggi sono il comitato di quartiere “Le Rughe“, quello di Sutri “Il verso giusto” e il circolo Legambiente Formello “Terre di Veio“, che nei giorni scorsi hanno scritto all’Anas per intervenire con urgenza anche sulle piazzole della strada invase dai rifiuti. Dalla risposta ricevuta emerge che è stata programmata la loro rimozione, seppur non rientra tra le competenze di Anas: l’art. 14 del Codice della Strada, infatti, trova applicazione solo ove i rifiuti ostacolino la sicurezza della circolazione.
I cittadini, insieme a Legambiente, hanno chiesto l’installazione di videocamere per prevenire e reprimere le violazioni ambientali.
“Non appena sarà possibile procedere alla rimozione dei rifiuti e alla potatura degli alberi, anche in sinergia con le amministrazioni locali e con gli organi di polizia – ha risposto l’ufficio stampa dell’Anas – si potrà avviare un’attività di sorveglianza eventualmente anche con l’impiego di telecamere per controllare e scoraggiare tale fenomeno“.
Fondamentale, sempre secondo la richiesta formulata ad Anas, che assieme all’attività di pulizia e repressione sia avviata anche quella di prevenzione. Attività informativa da accompagnare con l’installazione di cartelli sulle modalità di smaltimento dei rifiuti nelle isole ecologiche.
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Di buoni propositi sono piene le fosse. Ne abbiamo sentite tante di promesse. Speriamo sia la volta buona.
indispensabili le corsie di emergenza come già segnalato da altri …..!