Corruzione, falso e truffa i capi d’accusa per cinque dirigenti dell’AMA e nove imprenditori edili indagati dalla Procura della Repubblica di Roma per appalti relativi a lavori nei cimiteri della città, da quello di Prima Porta al Verano.
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha effettuato perquisizioni negli uffici del quartier generale della municipalizzata e nelle sedi di alcune aziende edili. A quanto si apprende, parrebbe che i cinque dirigenti, di cui tre con l’incarico di direttore dei lavori, abbiano tenuto comportamenti compiacenti nei riguardi degli imprenditori.
Si parla di omissione nei controlli dei lavori, attestazione di fine degli stessi mentre erano invece ancora in corso consentendo la liquidazione delle fatture nel frattempo emesse, di mancata verifica dei subappalti e di fatture gonfiate. Nel mirino della Procura anche alcuni affidamenti diretti senza ricorso ai bandi di gara.
In cambio, i dirigenti avrebbero ottenuto denaro, favori come la messa a disposizione di un’auto e la riparazione gratuita di un’altra, lavori nelle loro abitazioni. A quanto è dato di sapere, uno degli imprenditori si sarebbe offerto di regalare a un dirigente un anello e di aiutarlo a trasferire del denaro in Russia.
“Le notizie sull’inchiesta della magistratura che indaga per reati gravissimi dirigenti e funzionari dell’AMA sono sconcertanti” ha dichiarato la sindaca Virginia Raggi annunciando: “Non faremo sconti a nessuno“.
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