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Quarant’anni senza Miguel, il runner desaparecido

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Una storia mai dimenticata che il 21 gennaio, come ogni anno, verrà ricordata con la gara che si svolge a Roma in memoria di Miguel Benancio Sanchez, il maratoneta-poeta fatto scomparire la notte tra il 7 e l’8 gennaio 1978 dalla dittatura argentina. Stessa sorte toccò ad altri 30mila desaparecidos.

E la Corsa di Miguel 2018 (partenza alle 9.30 dal piazzale della Farnesina e arrivo all’interno dello Stadio Olimpico) giunta alla sua XIX edizione, sarà presentata giovedì 11 gennaio, alle 11.30, al MAXXI di via Guido Reni.

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Gli organizzatori della manifestazione hanno deciso che tutti i podisti delle società colpite dal terremoto del 2016 potranno usufruire dell’iscrizione gratuita alla gara.

Arriveranno in massa gli amatori di Norcia Run guidati da Mario Ottaviani, protagonisti di un entusiasta arrivo all’Olimpico mano nella mano un anno fa, e il Cus Camerino. Ma correrà un po’ tutta l’Italia a Roma il 21 gennaio: una grande comitiva è attesa da Barletta anche per pubblicizzare l’appuntamento con la Pietro Mennea Half Marathon di febbraio.

E sarà una bambina, Sara, a indossare il pettorale numero uno. Lei è costretta a muoversi in carrozzina, ma tutto ciò non le ha tolto uno straordinario sorriso e la voglia di sognare. In particolare, sognare canestri.

Sara ha convinto la sua famiglia a chiedere una possibilità al Comitato paralimpico e al suo presidente Luca Pancalli. E ha trasmesso tutto il suo entusiasmo anche al presidente della repubblica Sergio Mattarella nell’inaugurazione della nuova città paralimpica delle Tre Fontane.

Sara è il simbolo dei quasi 100 incontri organizzati dalla Corsa di Miguel nelle scuole del Lazio sul tema del diritto allo sport degli atleti con disabilità. Un percorso che non si è esaurito e continuerà anche dopo la Corsa di Miguel.

Non mancheranno anche delle figure simbolo dell’iniziativa. L’associazione Sod (la onlus che si occupa della displasia setto ottica e ipoplasia del nervo ottico) diretta da Diana Vitali porterà a Roma delle joelette, carrozzina speciale che consentirà a persone con disabilità di essere scortate da amici e familiari verso il traguardo. E arriveranno in massa anche i podisti in maglia arancione del Progetto Filippide, che da anni organizza l’attività sportiva di tante persone autistiche.

Ad affrontare la gara di Miguel, inoltre, oltre cento pazienti con diabete dell’Associazione nazionale italiana atleti diabetici allenati dal prof. Felice Strollo, diabetologo e vicepresidente dell’Aniad. Obiettivo: lottare contro il pregiudizio, perché una diagnosi non ferma la corsa. Previsti punti di rilevazione dati e supporto medico.

Il tutto consentirà di raccogliere un’ampia serie di informazioni sulla risposta fisiologica allo sforzo e sulle migliori strategie adottate in termini di allenamento, trattamento farmacologico ed integrazioni nutrizionali utili a tutti gli atleti che vorranno prepararsi alle prossime manifestazioni.

Come sempre a correre per Miguel sono anche le scuole, protagoniste della Strantirazzismo, la ‘sorellina’ della Corsa di Miguel, in programma sempre il 21 gennaio ma con partenza un’ora dopo, dal Ponte della Musica. Anche in questo caso, si arriverà all’Olimpico. Ma le scuole continueranno a correre e non solo a Roma e nel Lazio. Il 17 aprile debutterà infatti il Vivimiguel, una staffetta di 42 chilometri e 195 metri divisi in 42 frazioni e dedicato agli istituti superiori. Si correrà in contemporanea a Modena e a Foligno, a Milano e a Siderno, a Bergamo e a Bologna.

Edoardo Cafasso

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