
L’ennesimo caso di un bus Atac che va a fuoco è accaduto alle prime luci di questa mattina in via della Camilluccia dove in un mezzo della linea 188, quella che una volta era la navetta Vigna Clara-Ponte Milvio, si è sviluppato un principio di incendio.
Fortunatamente a bordo del bus non c’erano passeggeri e l’autista che ha provato a fermare le prime fiamme con l’estintore di bordo non ha riportato danni.
A riferirlo è una nota di Atac nella quale si spiega che il fatto è accaduto poco dopo le 6, che per spegnere l’incendio si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco e che è stata avviata un’indagine interna per accertare le cause del fatto.
La linea 188
Strana vicenda questa del 188, la cosiddetta “Navetta della Farnesina” tanto cara ai residenti del lungo rettangolo i cui lati sono Ponte Milvio, via della Farnesina, via Nemea, via Orti della Farnesina.
Se c’era un bus locale che funzionava bene era proprio quello, diciamolo apertamente, una delle poche navette romane che veramente rispondeva al suo nome, in una manciata di minuti faceva il giro del quartiere.
Molti gli anziani che la usavano per andare e venire agevolmente dal mercato di Ponte Milvio.
Poi, a seguito delle modifiche alla rete del trasporto pubblico – razionalizzazione venne chiamata – dal 22 settembre 2014 la linea ha visto stravolto il suo percorso. Venne infatti unificata per un tratto al tragitto del 48 (che invece fu soppresso) e quindi, dal capolinea Largo Maresciallo Diaz, da allora si inerpica su Via dei Colli della Farnesina per poi scendere su via della Camilluccia fino a piazza Giuochi Delfici.
Da lì prosegue per via Nemea, la percorre tutta fino a piazza Riccardo Moizo, poi gira a sinistra per via della Farnesina. Raggiunto il ponte dell’Olimpica gira a sinistra in via Ranuccio Farnese per poi proseguire con il percorso tradizionale e cioè via Orti della Farnesina, Piazzale Ponte Milvio.
Un percorso tortuoso che non risponde più alla logica della navetta locale e che, negli orari di punta o nelle giornate di pioggia, trova facili intoppi in piazza Giochi Delfici, nell’obbligo di svolta a sinistra di via Ranuccio Farnese per non parlare della trafficatissima via Flaminia. Razionalizzazione, è così che la chiamarono.
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E non vi sta mai bene niente!
Se razionalizzano perché razionalizzano, se non razionalizzano perché non razionalizzano…
Una volta dei tizi cantavano qualcosa del tipo
– Sono come sono
– E cerca di cambiare
– Eccomi sono cambiato
– Non sei più quello di una volta
E’ ovviamente ironico.
Tipico caso di “quando una cosa funziona, arriva sempre il genio che pensa di migliorarla invece di migliorare quello che non funziona”. Con il risultato che così quello che non funzionava continua a non funzionare e quello che funziona viene reso meno o per nulla funzionante. E’ possibile che ci sia anche qualche corollario della legge di Murphy in proposito (o magari è semplicemente un effetto del “Principio di Peter”)
FB stava benissimo prima della razionalizzazione.
Poi è facile: basta che il conducente chiede il biglietto a quelli che salgono, e le razionalizzazioni non serviranno più.