“Aspettavo te da tanto tempo ormai, che quasi non ci credevo che arrivassi più…” canta Vasco Rossi in “Stammi vicino”. Versi di un amore disperato o sospiro di sollievo all’arrivo del bus?
La vicenda nasce infatti in una pensilina Atac di Corso Francia dove questa mattina è stato affisso un foglio con una scritta bella grossa che pare proprio rifarsi ai versi del Vasco nazionale: “22.000 GIORNI… E ARRIVI TU“.
E’ stato immediato pensare ad un utente Atac in attesa del bus da un bel po’ di anni ma poi, guardando meglio, si scopre che quelle parole d’amore non sono per l’azienda dei trasporti ma per una donna che lì, sotto quella pensilina, pare essere dedita al mestiere più antico del mondo, “ad adescare perfetti sconosciuti“.
E lui, sessantenne (età ricavabile dai 22mila giorni in attesa del grande amore) le scrive di essersi innamorato perdutamente, che vuole strapparla a quella vita, che vuole comprarle casa, che sogna di volare con lei a Capo Verde, presunto paese d’origine dell’amata, con le fedi al dito. E infatti le grida: VUOI SPOSARMI?
Infine, teneramente, ammette di avere già una certa età e quel che resta della sua vita vuole proprio dedicarlo a lei.
Una lei però che resta indifferente, che lo liquida con un “messaggio gentile quanto distante e letale” costringendolo a ricorrere a questi mezzi per chiedere la sua mano.
Una tenera storia romana stile Pretty Woman. Un film che si chiude con un lieto fine, lo stesso che auguriamo al nostro sconosciuto innamorato sessantenne di Corso Francia.
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Ma la nostra città, merita proprio di essere deturpata dalla pubblica esposizione di svenevolezze scervellate che un minimo senso di pudore suggerirebbe di tenere accuratamente private ?
Evviva! Finalmente un messaggio amorevole,positivo e propositivo come un fiore in mezzo a tanta mondezza. Magari ce ne fossero di più!