Martedì 11 aprile in via Cortina D’Ampezzo 256, nei locali del Teatro dell’Istituto San Giuseppe Calasanzio, si celebrerà la giornata della storia dedicata al ricordo dei soldati italiani che non son più tornati dall’Isola di Cefalonia.
Con storici e cultori in materia, nella mattina si svolgerà l’incontro con gli studenti mentre alle ore 18, con la presenza del generale Antonio Vittiglio, comandante in carica della Divisione Acqui, verrà presentato il nuovo romanzo storico di Vincenzo Di Michele “Cefalonia, io e la mia storia” (editore il Cerchio). Modererà l’incontro il prof. Renzo Santinon, Preside dell’Istituto Calasanzio.
Grazie ai preziosi reperti della Divisione Acqui e di altro materiale trovato sull’isola, proveniente dalle sale storiche della “Caserma Pasquali” dell’Aquila, sarà allestita una mostra museale.
Si tornerà indietro nel tempo, in quel maledetto settembre del 1943 e si ripercorreranno alcune fasi salienti: da quella pacifica, con la canzone Mamma – che i greci avevano scambiato per l’inno italiano – alle divise e agli armamenti dell’epoca, che saranno messi in esposizione, fino al racconto cruento della strage dove i tedeschi falciarono a colpi di fucile i soldati italiani che si erano arresi.
Commenta l’autore: “È una storia vissuta in prima persona, a cominciare dal processo di Alfred Stork, il caporale nazista condannato all’ergastolo per i crimini di Cefalonia, fino all’arringa dell’avv. Marco Zaccaria. Partendo da fatti realmente accaduti, e con nuove testimonianze tra cui reduci e familiari – continua Di Michele – ho ripercorso gli avvenimenti di quei giorni e ho espresso la mia versione su quello che per anni non è mai stato detto intorno all’eccidio di Cefalonia. Deve venire alla luce una scomoda verità che nei fatti consentì a quei pochi sovversivi di prevalere sulla massa dei deboli.”
“Tra i personaggi menzionati nel libro – conclude Di Michele ripensando a quei momenti così violenti – non ho potuto fare a meno di ricordare la mia maestra, suor Maria Laura Mainetti, la suora di Chiavenna di cui è in corso il processo di beatificazione”.
Parteciperanno gli allievi dell’Accademia Europea Sordi, diretta da Laura Santarelli del Tg1 Rai Lis e l’evento sarà accessibile ai non udenti.
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Egr. dr. Di Michele,
in occasione dell’incontro dell’11 aprile pv per la presentazione del suo libro all’istituto San Giuseppe Calasanzio in via Cortina D’Ampezzo n. 256 al Teatro dell’Istituto San Giuseppe Calasanzio di Roma, le invio un link da me commentato pregandola di farlo leggere al gen. Vittiglio che di certo ignora -non per sua colpa- l’infamia compiuta dal governo badogliano nel tragico settembre 1943 che costò la vita ANCHE a mio Padre il magg. Comandante del Genio-Acqui Federico Fiippini fucilato il 25/9/1943 al quale fu intitolata nel 2009 una via cittadina (v all) vhe l’Esercito colpevolmente ignora …. http://www.comune.roma.it/servizi/SITOWPS/dettaglioAreaCircolazione.do?codiceVia=17209
Questo il link:
La sorte dei nostri UFFICIALI che dovettero eseguire l’ ORDINE DI RESISTERE inviato il 13/9/1943 al gen. Gandin dal fuggiasco Comando badogliano SENZA AVER DICHIARATO GUERRA ALLA GERMANIA -che lo fu ‘SOLO’ il 13 ottobre successivo- fu identica a quella del s. ten pil. CARLO NEGRI.fucilato come
‘FRANCO TIRATORE’
Ce lo dice addirittura….l’ Ass.Naz. PARTIGIANI d’ITALIA
A. N. P. I.
(“Fra i caduti vi era anche il sottotenente pilota Carlo Negri del 4° stormo CT, che il giorno 21, durante una ricognizione a vista sull’aeroporto di Koritza, in Albania, era stato colpito
dalla Flak e costretto ad atterrare sullo stesso campo nemico; catturato e sottoposto a sommario processo come «franco tiratore», veniva passato per le armi, non avendo ancora il governo Badoglio dichiarato guerra alla Germania”).
http://www.anpibrindisi.it/archivio-storico/la-storia-poco-raccontata-del-sottotenente-pilota-carlo-negri-medaglia-d%E2%80%99oro-al-valore-militare-e-delle-azioni-svolte-dalla-regia-aeronautica-nel-territorio-del-salento-dall%E2%80%998-al-21-se/
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Cordialmente
avv Massimo Filippini
via Liri 13
04100 Latina (LT)
tel 0773 – 622.794
Vista l’assoluta indifferenza verso il mio commento che -a prescindere dal suo contenuto- meriterebbe risposta se non altro per la mia QUALITA’ di Figlio di un Ufficiale fucilato dai tedeschi in quella tragedia causata dal Re e Badoglio con il nefasto ORDINE DI RESISTERE inviato SENZA aver DICHIARATO GUERRA ALLA GERMANIA dico all’Autore del libro: “DI MICHELE SE CI SEI BATTI UN COLPO”