A seguito della lettera aperta di una rappresentante di classe della materna Ferrante Aporti di via Serra, a Fleming, che lamentava come a fronte della temporanea riduzione dell’orario a tempo pieno dovuta a lavori alla rete fognaria non siano state prese iniziative per riempire il “buco” di due ore per tenere comunque i bimbi a scuola fino alle 16.30, riceviamo e pubblichiamo la risposta della dottoressa Elisamarzia Vitaliano, dirigente scolastica.
“Gentile Redazione, sono la preside Vitaliano Elisamarzia dell’Istituto Comprensivo Nitti che, al suo interno, comprende il Plesso di scuola primaria F. APORTI sito in Via Antonio Serra.
Vorrei sottolineare che la lettera scritta dalla signora Valentina Foti sul tema “Uscita anticipata della piccola utenza della scuola dell’Infanzia“ pubblicata in data 3 febbraio sul vostro giornale on line contiene delle inesattezze dalle quali poi scaturiscono commenti negativi e infondati da parte dei genitori.”
“Mi interessa sottolineare che sin da quando si è saputo dagli organi tecnici del 15° Municipio che si dovevano effettuare dei lavori urgenti sulla rete fognaria di una parte dell’istituto, tutti ci siamo preoccupati di ridurre al minimo il disagio dell’utenza (sia della scuola primaria che dell’Infanzia ) e pertanto affermazioni riportate da qualcuno nei commenti sottostanti la lettera della signora Valentina Foti sono assolutamente privi di fondamento e lesivi rispetto al mio mandato e alla mia azione educativa che svolgo quotidianamente.”
“Ecco i fatti. Il problema della rottura delle fogne è emerso il giorno 25 gennaio 2017 e alle ore 18 sono stata convocata al 15° Municipio dal Presidente Stefano Simonelli e dall’assessore Pasquale Russo. Qui si è svolto un primo tavolo tecnico con gli esperti per vagliare le possibili soluzioni al problema.
Il giorno successivo alle ore 7 del mattino le stesse persone presenti al tavolo tecnico hanno effettuato un sopralluogo sul posto.”
“Per gli alunni della scuola primaria (scuola dell’obbligo) è stata individuata la soluzione di utilizzare i bagni del liceo situato al primo piano dell’ala non interessata dal problema.
Per gli alunni della Scuola dell’Infanzia, dopo verifica tecnica, si è constatato che gli stessi potevano continuare ad utilizzare i servizi igienici. Si sottolinea che un recente lavoro di miglioramento ha aumentato le postazioni al primo piano.”
“Il giorno 30 gennaio 2017 alle ore 15 si è svolta presso il 15° Municipio una riunione a cui hanno partecipato i genitori rappresentanti del Consiglio della scuola dell’infanzia, il presidente del Municipio Simonelli, l’assessore Russo, la coordinatrice della scuola dell’Infanzia, alcune docenti della Scuola dell’Infanzia e la sottoscritta.
Nel corso della riunione è emersa la volontà di tutti di risolvere il problema tecnico nel migliore dei modi riducendo il disagio dei bimbi e delle famiglie.”
“Sottolineo che nel corso della riunione non è emersa la proposta di utilizzare nella fascia oraria 14,30 – 16,30 la palestra, spazio condiviso tra gli alunni del liceo, della primaria e della Scuola dell’Infanzia in orari definiti all’inizio di ogni anno scolastico.”
“Sono venuta a conoscenza dell’utilizzazione di questo spazio, da parte di una associazione presieduta dal signor Camarda, attraverso una telefonata di una docente dell’Infanzia che mi chiedeva se avessi autorizzato qualcuno a svolgere attività nella fascia oraria 14,30-16,30”.
“Evidenzio che il proprietario dell’immobile è il Municipio. Fino alle ore 17 i locali sono a disposizione della scuola per attività inserite nel POF, e dalle 17 in poi è in uso alle Associazioni che attraverso disciplinare tecnico e autorizzazione del Municipio effettuano attività.
Quindi la richiesta di utilizzare questo spazio nella fascia oraria 14,30–16,30 doveva essere rivolta al Municipio per quanto di competenza e al Dirigente Scolastico per accertare di non sovrapporre le attività (didattica per la primaria e postscolastica per l’Infanzia).”
“Non ho mai ricevuto alcuna richiesta né dal signor Camarda né dai genitori. Nella giornata di giovedì, sono stata contattata telefonicamente dall’assessore Russo e ho subito dato parere favorevole all’uso della palestra.”
“Probabilmente i genitori, nell’organizzare le attività dalle 14,30 hanno agito autonomamente coinvolgendo l’Associazione ma non hanno avanzato alcuna richiesta formale al Municipio e per conoscenza al dirigente scolastico”.
“Spero che i fatti così come sono stati riportati dalla sottoscritta possano dare sufficienti elementi ai genitori di fiducia nelle istituzioni e di rispetto delle stesse.”
Il dirigente scolastico dottoressa Elisamarzia Vitaliano
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Come al solito le gente parla senza sapere.
La Preside Vitaliano è sempre pronta a risolvere i problemi. Brava!!
Credo che il rispetto delle procedure eviterebbe inutili e sterili polemiche. Il guasto alla rete fognaria è un disagio per tutti, ma con la collaborazione, al posto della chiacchiera, diventa più leggero per tutti
Gentile Preside, se la mia lettera contiene delle inesattezze è probabilmente dovuto al fatto che non sono state rese ai genitori le dovute informazioni dagli organi di governo della scuola dell’infanzia su una vicenda che invece richiedeva una tempestiva comunicazione per i canali ufficiali: non è stato reso disponibile un verbale dell’incontro del 15 sebbene io l’abbia richiesto ai rappr.d’istituto in contatto con il municipio; è apparso l’annuncio,incluso con link nella mia lettera, sul sito del municipio SOLO dopo qualche giorno dall’inizio del provvedimento, senza ulteriori motivazioni o soluzioni propositive del tipo “stiamo lavorando per trovare soluzioni alternative…”; un pezzo di carta non firmato appeso a scuola con l’indicazione dell’ orario di chiusura anticipata.
I commenti negativi di qualche genitore sono, probabilmente, lo sfogo di un disagio inascoltato e non della mia lettera che riporta i FATTI.
Non condivido la supposizione riguardo ai genitori che autonomamente si sono organizzati per la soluzione “palestra” perchè così non è stato.
Non dubito sul fatto che Lei non fosse stata avvertita e La ringrazio per aver risposto favorevolmente giovedì sera alla richiesta dell’uso della palestra nelle 2h di buco, ma Le riferisco anche che la scuola materna ha provveduto a richiedere le deleghe ai genitori martedì 1 febbraio con tanto di foglio attaccato a scuola per iscrizione dei bambini al servizio, dunque non è stata una gestione autonoma e inopportuna dei genitori, chiamati persino nella tarda mattinata di martedì per riprendere i bambini all 14.15 perchè il servizio palestra non era più disponibile(!).
Nella riunione non è emersa alcuna richiesta di usufruire della palestra proprio perchè i genitori non avevano consapevolezza di questa possibilità che è stata proposta dalla scuola, come detto sopra, soltanto il martedì mattina e dopo 2h smentita.
Dai rappr. Dei genitori sono pervenute idee e proposte di ogni altro genere, utilizzo di altro plesso, utilizzo di personale ausiliario tramite associazioni di volontariato, perché, come lei ben sa avendo provveduto in tale senso e saggiamente per la sua scuola primaria, il problema vero di questo provvedimento è la carenza di personale della materna.
In ogni caso, apprezzo il fatto che Lei ha pubblicamente manifestato le sue ragioni e ha comunicato nero su bianco la disponibilità della palestra, quando la mia lettera è evidentemente rivolta al MunicipioXV, in quando organi di governo della materna, grande assente in questo dibattito.
Grazie anche alla redazione di Vignaclarablog.it che riesce a mettere “magicamente” in comunicazione due realtà, le istituzioni e i suoi utenti, che troppo spesso viaggiano su reti parallele.
Concludo, rivolgendomi al Municipio XV, che questa soluzione dell’ attività in palestra è a pagamento, seppur contenuto, e che quindi è una soluzione a carico delle famiglie, e che nessuna soluzione organizzativa è stata proposta in alternativa laddove esiste un obbligo CONTRATTUALE tra gli utenti iscritti a tempo pieno e la scuola dell’Infanzia del Comune di Roma.
Precisa e puntuale come sempre il DS dell’IC “Nitti” mette in chiaro i FATTI al di là delle reazioni emotive delle famiglie. Le “preoccupazioni” sono senz’altro condivisibili, le critiche sommarie un po’ meno.
Patrizia Cuppari
Condivido la lettera e le puntualizzazioni di Valentina, rappresentante nella classe di mia figlia. Aldilà della cortese risposta della Dirigente del’IC “Nitti” il principale destinatario della lettera e dei disagi manifestati dai genitori della Scuola dell’Infanzia è il XV Municipio, da cui peraltro dipende la stessa scuola e da cui dipendono i lavori di ripristino della rete fognaria. Ora aldilà delle soluzioni emergenziali trovate in questo frangente, quello che preme a noi genitori è la fine dei lavori in tempi ragionevoli e il sollecito ritorno alle condizioni normali di tempo pieno, servizio da noi scelto in accordo con il Comune di Roma. Speriamo che almeno in questa occasione le Istituzioni dimostrino di essere realmente al servizio di noi cittadini!
Sono la mamma di una bambina che frequenta la scuola materna Ferrante Aporti.
Ringrazio la preside per aver voluto chiarire alcuni aspetti a noi oscuri e ringrazio ancora di più la Sig.ra Valentina F. (che non ho piacere di conoscere personalmente) per aver fatto emergere pubblicamente i disagi che questa situazione porta ogni giorno ,gravando esclusivamente sulle famiglie e sui bambini.
Sono la mamma di una bambina di 5 anni appena compiuti , lavoro 10 ore al giorno mediamente, ho rifiutato, al tempo in cui mi venne proposto, di mandare mia figlia alla materna con la soluzione “modulo” proprio perchè ho necessità di lavorare per garantirle uno stile di vita adeguato.
Se di emergenza si fosse trattato, probabilmente tutti i genitori sarebbero rimasti meno stupiti e avrebbero avuto reazioni più moderate ,rispetto ad un macroscopico disservizio di fronte al quale non possiamo far altro che alzare le mani.
Il problema è che non si può parlare di “emergenza” quando sono anni che si è consapevoli di un guasto fognario sul quale non sono mai state messe le mani( almeno così si evince dalla circolare 144 “il problema che si evidenzia perdura da diversi anni”).
Ovviamente ciò ha comportato che sono stati i genitori a dover entrare “in emergenza ” accogliendo la proposta fatta dal professor Camarda di una sorta di dopo scuola (preciso a nostro carico) che ci permettesse di attenuare il disagio.
Purtroppo continuo a trovare assurdo che , di fronte ad un disagio che non è riconducibile alle famiglie , siamo noi a dover “pagare”, per quanto in misura minima, per tamponare il disservizio ,ma come si dice? Necessità fa virtù.
Abbiamo fornito regolari deleghe e firmato fogli sulle bacheche delle classi quindi ,di certo, non potevamo prevedere che dal piano terra al terzo piano non ci fosse stato dialogo .
Resto fiduciosa che la scuola e il municipio ci diano supporto concreto anche perchè, conti alla mano , qualora dovessi usufruire ogni giorno del servizio di “dopo scuola” , ed ipotizzando(ma con poche speranze) che i lavori durino un mese , sono più di 100€ che dovrei pagare senza responsabilità.
Fiduciosa attendo.
Grazie.
Al di là di tutto l’unica certezza è che i genitori della materna si sono dovuti organizzare per conto loro, a spese loro e l’unico che davvero si è prodigato per aiutare a trovare una soluzione per i bambini è stato il prof Camarda. Per il resto vedo solo grandi assenti: nessuno che ci abbia aiutato a trovare soluzioni prima e nessuno che ora si prodighi affinché il problema possa venire presto risolto. Son passate 2 settimane da quando si è creato e ad oggi c’è solo un grande buco in strada. Niente operai, tutto fermo. E una recinzione che instabile è dir poco. Dov’è il municipio in tutto questo? Invito anzi la redazione a venire a verificare di persona in che condizioni si stanno portando avanti lavori così detti urgenti.