Dalle denunce alle operazioni antidroga, dall’ordine pubblico allo stadio alla ricerca di persone scomparse. Il lavoro sulle volanti, gli appostamenti, le perquisizioni, gli arresti. Ma anche la routine, fatta di pratiche da sbrigare e di turni. Di giorno e di notte. Come quella che abbiamo trascorso al loro fianco.
Sotto la direzione del dr Filiberto Mastrapasqua, il Commissariato di Ponte Milvio è operativo H24. Copre un territorio vasto: Ponte Milvio, Vigna Clara, Fleming, Tor di Quinto fino a via Vitorchiano, parte della Cassia, parte di via della Camilluccia, via Cortina d’Ampezzo e tutta la zona del Lungotevere intorno a Piazzale Maresciallo Diaz.
All’interno di via degli Orti della Farnesina 8, sede del Commissariato, gli uffici principali sono quelli della Polizia amministrativa per il rilascio o il rinnovo del passaporto, del porto d’armi e di licenze amministrative, della Polizia giudiziaria per sporgere denunce, rimettere querele o presentare esposti e l’Ufficio emergenze e Pronto intervento, per la prevenzione e la repressione dei reati.
Quest’ultimo di notte è sempre operativo, gli agenti svolgono, alternandosi nei turni, un lavoro continuo ricevendo le richieste di intervento dalla sala operativa del 112, il numero unico per contattare i servizi di emergenza che smista le segnalazioni tra le varie forze dell’ordine.
Ed è proprio l’Ufficio emergenze che ci ha ospitati e del quale abbiamo seguito il lavoro nella notte di sabato 16 gennaio.
La notte nell’Ufficio Emergenze
L’Ufficio è guidato da un sovrintendente che ci ha spiegato che gestisce e coordina gli interventi di emergenza, l’ordinario lavoro di pattugliamento per la sicurezza notturna del territorio e, infine, il “servizio movida”.
Il servizio movida. Attivo tutti fine settimana, dalle 22 alle 4, è un compito che la Polizia compie insieme ai Carabinieri alternandosi nelle operazioni. Nella capitale copre una zona molto vasta, i punti di maggior controllo sono Piazza di Spagna, Piazza Navona, Il Pigneto, Testaccio, Campo dei Fiori, Trastevere, Monti, Ostia ed ovviamente Ponte Milvio.
Il Commissariato di via Orti della Farnesina si occupa ovviamente della movida di Ponte Milvio.
E’ il sovrintendente dell’Ufficio emergenze che risponde alle chiamate degli agenti in strada; controlla al computer le patenti e i documenti di identità delle persone fermate dando o no l’ok ai colleghi di pattuglia. Le chiamate sono tante, arrivano di continuo. Ma il report finale è buono: su circa 90 fermati durante tutta la notte, sia italiani che stranieri, solo uno aveva precedenti.
Il controllo del territorio. Oltre al lavoro del “servizio movida”, dal Commissariato di Ponte Milvio di notte partono anche altri agenti che in pattuglie da due, girano sul territorio. Su tutta Roma ci sono più di 50 volanti della Questura che presidiano la città ma ogni Commissariato dà poi il suo contributo impiegando i propri equipaggi, di norma due volanti ma a volte anche tre, che vanno a coprire la zona di loro competenza.
La prima emergenza, un’aggressione. l’Ufficio non si chiamerebbe così se non fosse deputato a gestire le emergenze. Sono le 23.32 quando un uomo e una donna fanno ingresso nel Commissariato. Vogliono sporgere una denuncia per aggressione. L’uomo perde sangue dal naso ed ha un occhio gonfio.
Visibilmente scosso, afferma che mentre si recava al ristorante con la moglie, veniva aggredito da uno sconosciuto. Un agente prende nota e dopo aver avuto la descrizione dell’aggressore avverte subito i colleghi di una volante che si trova nei pressi del luogo dove è accaduto il fatto. A quanto pare l’assalitore sarebbe entrato in un locale, forse lo si può fermare.
Nel frattempo, nel Commissariato non si perde tempo, è necessario che il ferito si rechi in ospedale. A formalizzare la denuncia ci si penserà il giorno dopo.
La notte prosegue a piedi… Il sovrintendente ci invita infatti ad accompagnarlo a piedi a Ponte Milvio, dove i suoi colleghi sono al lavoro. Sono circa le 2 e la vita notturna è al suo culmine.
Alcuni agenti fermano dei minorenni che vengono visti fare uso di alcool. Il nostro accompagnatore ci spiega che quando ciò accade, il titolare dell’esercizio che ha venduto alcolici ai minorenni viene multato e quando recidivo si può arrivare anche alla chiusura del locale. Un fatto non nuovo, negli ultimi anni fra Piazzale Ponte Milvio, via Flaminia e via Riano di chiusure locali ce ne sono già state.
Un’altra emergenza, il sovrintendente viene richiamato in Commissariato dove due agenti stanno portando un giovane straniero fermato dopo una rissa e privo di documenti di identità.
La sala operativa 112 aveva infatti inviato una pattuglia in un appartamento dove si erano sentite forti grida. E’ qui che hanno trovato il giovane straniero al culmine di una lite con una italiana. Sprovvisto di documenti, il ragazzo è stato portato in commissariato.
Il giovane, dopo aver detto come si chiama, viene piantonato da un poliziotto mentre l’altro agente cerca conferme al computer, ma non risulta nulla, il nome che è stato dichiarato non esiste. Il giovane parla poco l’italiano e la comunicazione è davvero difficile. I due agenti cercano di fargli capire che è importante che fornisca le sue vere generalità ma il ragazzo sembra non capire, continua solo a ripetere un nome che non esiste. Non resta che portarlo all’Ufficio immigrazione.
E’ l’ora dei consuntivi. Sono le quattro di mattina, e il “servizio movida” è finito. Arriva il momento del resoconto finale, occorre inserire nel sistema tutti i nominativi dei fermati e le annotazioni che ogni volante ha redatto per poi inviarli alla sala operativa che ha sede nella Questura. Serviranno per elaborare statistiche e mappatura delle zone a maggior rischio sotto il profilo della sicurezza e della criminalità.
Un lavoro certosino di data entry di cui si fa carico il sovrintendente.
Squilla il telefono, la notte non è ancora finita. Sono le 5 quando un uomo chiama perché l’allarme della sua abitazione sta suonando. Si trova in Calabria ma il suo appartamento è a Roma, poco dopo Vigna Clara. Sembrerebbe poca cosa, ma anche di questa richiesta si fa carico l’Ufficio Emergenze che spedisce al volo una pattuglia a controllare.
Falso allarme, nessuna effrazione, solo problemi al sistema antifurto. La pattuglia rientra, manca poco alla fine del turno.
Verbali dopo verbali...Alle 6 infatti è l’ora del rapporto finale dell’intero turno di notte. Tutto il lavoro svolto, tutti gli eventi, tutti gli interventi anche minimi, come l’ultimo, devono essere verbalizzati e trasmessi, come per il servizio movida, alla sala operativa. Un lungo lavoro burocratico.
Finisce il turno. Alle 6 e 45 arrivano gli agenti del turno di mattina che danno il cambio a quelli della notte. Si passano le consegne, una battuta, un saluto, un buon lavoro ai primi e un buon riposo ai secondi.
Sono le 7, e il sovrintendente e i suoi lasciano il Commissariato dopo aver svolto un lavoro impegnativo a tutela della sicurezza di tutti. Salutandoci ci dicono: “vi è andata bene, questa è stata una notte tranquilla…“
Valentina Ciaccio
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