Proseguono i forti disagi sulle linee periferiche gestite dal consorzio Roma Tpl per la protesta dei lavoratori per il mancato versamento degli stipendi arretrati e contro l’annuncio di 143 licenziamenti. Anche oggi 92 linee su 103 non sono in strada nonostante l’annuncio del Comune: “pronti a liquidare 12 milioni subito e poco dopo altri 32”.
“L’Amministrazione Capitolina entro il 30 novembre liquiderà l’importo di 12 milioni relativi al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della Società Roma Tpl per l’annualità 2015.”
E’ quanto si apprende da un comunicato diramato dal Campidoglio nella serata di ieri, martedì 24 novembre, e nel quale si spiega inoltre che “terminate le procedure necessarie alla redazione della delibera di riconoscimento del debito fuori bilancio, saranno erogati anche i 32 milioni relativi agli oneri aggiuntivi connessi al rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro relativi agli esercizi pregressi”.
Nonostante ciò nessun passo indietro dagli autisti di Roma Tpl. Andrà avanti ad oltranza la loro protesta, finchè non vedranno accreditati i loro stipendi e scongiurati i 143 licenziamenti già annunciati dalla società.
Inizia così, con questo braccio di ferro, il terzo giorno di sciopero selvaggio che anche oggi sta causando pesantissimi i disagi nelle periferie romane ed in particolare a Roma Nord dove da Prima Porta a Valle Muricana arrivando fino ai confini di Cesano le linee coinvolte sono ben otto e cioè 031, 035, 036, 022, 024, 030, 032, 226.
Come nei giorni scorsi, migliaia di cittadini sono stati letteralmente lasciati in strada. Studenti non riescono ad andare a scuola, anziani sono bloccati sotto casa, le persone arrivano sul posto di lavoro solo con grande difficoltà.
L’Agenzia per la Mobilità rende infatti noto che oggi sulle 103 gestite, solo 11 sono le linee regolarmente in servizio, e cioè 044, 053, 055, 056, 048, 049, 059, 314, 349, 404, 437.
Quelle ferme per il terzo giorno consecutivo sono invece 08, 011, 013, 017, 018, 022, 023, 024, 025, 027, 028, 030, 031, 032, 035, 036, 037, 039, 040, 041, 042, 050, 051, 054, 057, 066, 078, 088, 135, 146, 213, 218, 226, 235, 339, 340, 343, 344, 441, 444, 445, 447, 502, 503, 505, 543, 546, 548, 552, 557, 657, 660, 663, 665, 701, 702, 710, 711, 720, 721, 763, 764, 767, 771, 775, 777, 778, 787, 789, 808, 889, 892, 907, 908, 912, 914, 982, 985, 992, 993, 998, 999, 013D, 701L, 703L, C1, C19.
Infine, alla luce di quanto sta accadendo in questi giorni, ieri il garante per gli scioperi ha scritto al prefetto Tronca comunicandogli che “in considerazione dei gravi disagi all’utenza” sta valutando eventuali sanzioni per i dipendenti che hanno aderito alla protesta.
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