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Aumenti strisce blu, Tar boccia il Campidoglio. Atac: “da oggi sosta più lunga”

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strisce-blu240.jpgTerza battuta d’arresto imposta dal Tar del Lazio sulla manovra finanziaria del Campidoglio. Dopo lo stop agli aumenti delle tariffe Ztl e dopo quello sugli aumenti delle rette negli asili calate sulle testa dei genitori a iscrizioni effettuate, ieri il Tar ha accolto il ricorso presentato dal Codacons sull’aumento delle tariffe per le strisce blu in vigore dalla scorsa estate.

Atac: da oggi più lunga la sosta

E nella serata di ieri l’Atac, che gestisce i parcheggi a striscia blu, è corsa ai ripari diramando una nota nella quale si avverte gli automobilisti di stare tranquilli, che il tagliando da 1,50 euro coprirà un periodo di sosta più lungo, da 75 a 90 minuti.

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“Atteso che per la modifica dei parcometri e degli altri sistemi di pagamento occorrerà, così come del resto è avvenuto all’indomani dell’aumento delle tariffe, un periodo di tempo quantificato, a seconda dei canali di pagamento (parcometri, grattini, titoli online), in giorni o settimane, il pagamento di 1,50 euro a partire da mercoledì 18 marzo consentirà la sosta per settantacinque o novanta minuti, a seconda delle zone. Gli ausiliari della sosta – sottolinea Atac – non terranno conto nell’attività di verifica dell’orario di fine sosta stampato sulla ricevuta esposta, ma solo dell’orario di inizio”.

Esulta il Codacons

Grande la soddisfazione di Carlo Rienzi, presidente del Codacons, promotore del ricorso accolto dai giudici amministrativi. “Gli aumenti erano non trovavano giustificazione alcuna nella realtà – commenta Rienzi – Non solo infatti le tariffe sono aumentate del 50%, ma addirittura sono state cancellate quelle agevolazioni per i meno abbienti o per chi è costretto a parcheggiare sulle zone a pagamento quando si reca a lavoro e deve sostare 8 o più ore”.

Dal Campidoglio: “sentenza politica”

“Proporremo ricorso al Consiglio di Stato verso una sentenza che è culturalmente sbagliata” è la risposta del Campidoglio attraverso le parole dell’assessore capitolino alla Mobilità Guido Improta.

“Prendiamo atto – spiega l’assessore – della sentenza fotocopia del Tar che censura Roma Capitale per l’istruttoria insufficiente che avrebbe accompagnato l’adozione della delibera n. 48 del 29 luglio 2014. Dopo la pronuncia sulle tariffe Ztl, cui abbiamo fatto fronte con una nuova delibera, il Tar del Lazio, anche in questa occasione, riconosce il potere attribuito a Roma Capitale in materia ed evidenzia l’aspetto formale della mancata adozione del Pgtu da parte dell’Assemblea Capitolina come elemento fondante della sentenza emessa”.

“Ma il Tar in questa occasione – prosegue Improta – si spinge anche a compiere delle valutazioni politiche che non ci convincono proprio. Infatti, mentre da un lato accetta il fatto che le strisce blu costituiscano un elemento essenziale per la limitazione della circolazione, dall’altro dice che dobbiamo tener conto delle abitudini dei cittadini all’uso dei mezzi pubblici che, in una città con 2,8 milioni di veicoli, sono evidentemente da modificare se non da costruire a partire da un diverso approccio culturale al tema della mobilità.
I provvedimenti che stiamo adottando – conclude l’assessore – sono finalizzati al miglioramento strutturale delle condizioni di vita dei romani, a partire dagli aspetti ambientali. Inoltre, lo stesso Tar non tiene in considerazione i soli 70.000 stalli effettivamente disponibili per la sosta tariffata e le ripercussioni sulla velocità commerciale del trasporto pubblico determinati dalla densità del traffico e dal fenomeno della sosta vietata”.

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3 COMMENTI

  1. la vergogna è il prezzo non più giornaliero della sosta sulle strisce blu! Non esiste giornaliero, non esiste abbonamento mensile… E soprattutto in una città che non ha alcuna alternativa all’uso di mezzi propri… Data l’offerta del
    Servizio pubblico ridicola!
    Parcheggiare per andare a lavorare costa 20€ al giorno, questa è roma

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