Non è un gran che come sepolcro, forse per come è stato conservato. Resta però il fatto che il Sepolcro dei Veienti all’interno del Parco della Pace è un manufatto datato tra il primo secolo a.c. e il secondo d.c. Per di più affaccia sulla antica Via Veientana e fa parte della serie di opere e monumenti che arricchiscono tutta l’area di Grottarossa.
Peccato però che sia così difficile da individuare e da osservare dal momento che la siepe che lo circonda, non più potata, è cresciuta a dismisura tanto da impedirne la vista.
Gli arbusti hanno anche soffocato il minuscolo cartello plastificato che illustra l’origine e la storia del sepolcro. Non solo: oltre ai rifiuti che circondano il monumento anche uno squarcio nella rete che consente a chiunque l’accesso all’interno dell’area protetta.
Il Parco della Pace è un grande e bel parco nato per iniziativa di Nino Papacci e molto frequentato dai residenti; di tanto in tanto l’erba viene tagliata e i cestini svuotati ma tutta l’area è in una condizione di trascuratezza incredibile; specie la parte bassa dove nel fine settimana si radunano gli appartenenti ad alcune comunità straniere.
Qui abbiamo trovato cumuli di sporcizia e numerose bottiglie oltre ai resti di un grande falò dove si è bruciato addirittura il tronco intero di un albero. Forse il menù domenicale prevedeva un bisonte arrosto?
A pochi passi dal cancello che dà sulla Veientana qualcuno ha pensato bene invece di lasciare l’arredo del salotto che recentemente ha rinnovato; tavolo, cassettiera, armadio. Materiale buono per il prossimo barbecue dove si potrà cuocere un elefante intero.
Come se non bastasse ci sono anche le baracche dei senzatetto: salendo verso Via di Grottarossa, sulla sinistra, in un angolo riparato da alberi e arbusti, ci sono un paio di baracche con tutto il corredo previsto come teli di plastica, stracci e materassi.
Lasciare che tutto questo avvenga all’interno di un parco pubblico giornalmente frequentato da bambini, ragazzi, anziani è un qualcosa di intollerabile. La sporcizia, il degrado, l’abbandono non sono mai accettabili specie all’interno delle aree verdi; consentire questo scempio è una colpa grave che investe tutta la comunità.
Vittorio Sgarbi parlando dei danni provocati dai tifosi olandesi alla Barcaccia di Piazza di Spagna ha parlato di “inciviltà dei popoli”; la stessa inciviltà che a quanto pare caratterizza chi insozza questo parco.
Francesco Gargaglia
© riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dal 29 marzo 2014 (tra poco festeggiamo un anno esatto)
data in cui venne ripulito il parco della Pace, vennero tagliate le erbacce,e potato i rami intorno alla tomba dei Veienti e venne applicato il cartello plastificato con i cenni storici della tomba fornitaci dall’Arch. Rodolfo Bosi che partecipo’ insieme ad un funzionario del Parco di Veio alla pulizia dell’area.
Ecco qui alcune foto dell’evento
http://www.romaxv.it/sabato-29-marzo-grande-giornata-partecipazione-per-pulizia-parco-pace-papacci/
Da quella data, appunto, non viene più fatta una normale manutenzione.
E’ ovvio che oltre all’educazione della gente che frequenta il parco, ci deve essere anche una manutenzione ordinaria, altrimenti ogni anno saremo punto e accapo.