Home ATTUALITÀ Io, perseguitata dall’AMA a Piazza Jacini

Io, perseguitata dall’AMA a Piazza Jacini

Fabrizio Azzali

ama.jpg“Dopo il solito trambusto per lo svuotamento dei cassonetti all’ una della notte, stamattina seconda sveglia alle 6.20 con rumori più prolungati. Affacciatami scopro con sgomento che stanno posizionando, accanto agli altri 3, un quarto cassonetto: ovviamente sempre a ridosso del mio giardino!”

Inizia così questa nuova mail di Clara, la nostra lettrice residente in piazza Jacini che un mese fa ci scrisse una mail per lamentarsi del fatto che su quella piazza, per circa tremila residenti e una ventina di negozi, c’erano solo tre cassonetti e per di più posizionati proprio davanti alle sue finestre (risiede a piano terra).
Per immaginare l’olezzo che penetra in casa non ci vuole molta fantasia.

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L’AMA pare dunque aver accolto il suo appello e, stando al racconto di Clara, questa mattina un quarto cassonetto è arrivato di rinforzo. Sempre ovviamente un un paio di metri dalla sua finestra.

“Il che ora comporterà – esclama Clara – che di notte il tempo di raccolta si prolunghi ancor di più, con il motore del camion su di giri, scarichi di gas di scappamento e rumori assordanti di ferraglia in movimento. Questo il risultato del mio e vostro appello affinché la piazza venisse dotata di un apposito servizio di raccolta in favore del centro commerciale!”

L’anomalia infatti è che questi quattro cassonetti sono fronte strada e fronte abitazione di Clara anziché al centro della piazza, come succede poco lontano. Ad esempio a Piazza Carli.

“Faccio presente che in piazza Carli esistono cassonetti correttamente posizionati al centro della stessa, quindi anche più facilmente svuotabili dal mezzo AMA… non si capisce perché ci si rifiuti di adottare la stessa soluzione per Piazza Jacini” esclama Clara aggiungendo: “se fossi paranoica, penserei si tratti di una volontà persecutoria nei miei confronti !”

“Resta il fatto che le mie notti estive sono un incubo! Qualcuno pagherà alla fine per la mia ridotta capacità lavorativa e per l’esaurimento che rischio a causa di questa protratta e sorda e inutile violenza di cui sono fatta oggetto? Per risolvere il tutto senza danneggiare nessuno – conclude Clara – basterebbe spostare i cassonetti al centro della piazza, perché non viene fatto?”

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1 commento

  1. Lotta eroica quella di Clara , ma sorda e’ l’amministrazione e anche vendicativa:lei protesta perche’ nei due cassonetti sotto le sue finestre dedicati alla raccolta dei rifiuti dei condomini privati sverzino le lordure degli esercizi pubblici del centro commerciale che dovrebbero avere la loro raccolta dedicata, e l’Ama le aggiunge un terzo cassonetto sotto casa. Protesta che un terzo cassonetto sotto la sua finestra aumenta il disagio per rumori sempre notturni gli odori mefitici di rifiuti alimentari di ristoranti e bar che ristagnano per tutto il giorno dentro e fuori i cassonetti e non risolve con equita’ il peso di un servizio che dovrebbe essere sopportato non da un solo cittadino ma da tutti quelli che producono rifiuti, in primis dagli esercizi commerciali che producono rifiuti dieci volte superiori a quelli che puo’produrre una singola unita’ abitativa, e l’AMA che fa’ ? Udite, udite! Piazza un quarto cassonetto proprio , e ancora , sotto la finestra di Clara lasciando indenni ancora una volta gli esercizi commerciali e il grande condominio detto ” gli stellari”. Ci viene da chiedere quale pensiero disturbato ci sia dietro questo ragionamento e a chi giovi tutto questo e a quali interessi ci siano dietro; chi risarcirà l’eventuale probabile danno psichico conseguente a questa vera e propria persecuzione?
    Anche io tutte le notti vengo svegliato dall’indegno rumore … Ma per fortuna sono più lontano…e almeno la puzza degli scappamenti a gasolio mi viene risparmiata..

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